Il pm Paolo Storari racconta in tribunale la stagione dei veleni alla Procura di Milano durante l’inchiesta flop sul petrolio in Nigeria: «Vincenzo Armanna era un calunniatore e abbindolava tutti con storie sui servizi segreti».
Il processo non provoca contraccolpi al procuratore aggiunto: resterà al suo posto a Milano e proseguirà le investigazioni con i colleghi del Belgio sul Qatargate e sull’ex deputato Antonio Panzeri. Sul caso continua il silenzio del Guardasigilli e della Cassazione.