cartolina mario giordano

Caro Draghi, l’Europa che ha fallito è la sua
Mario Draghi (Ansa)

Caro Mario Draghi, caro mister Europa, salvatore dell’Europa, guida dell’Europa, costruttore dell’Europa, garante dell’Europa, speranza dell’Europa nonché colonna dell’Europa, le scrivo questa cartolina perché l’altro giorno l’ho sentita al meeting di Rimini dire che l’Europa «non conta nulla».

Cara Lahbib, ci dia il kit di sopravvivenza all’Ue
Hadja Lahbib (Ansa)

Cara Hadja Lahbib, cara commissaria europea alla Preparazione e alla gestione delle crisi, le scrivo questa cartolina per ringraziarla dell’imperdibile video con cui ci ha illustrato il kit di sopravvivenza per resistere 72 ore in caso di attacco militare. Soprattutto la ringrazio per averci ricordato di prendere le carte da gioco: all’acqua e al cibo in scatola forse ci sarei arrivato da solo, ai farmaci e agli occhiali pure, con un po’ di sforzo potevo pure ricordarmi di mettere nello zaino torcia elettrica e coltellino svizzero.

Caro Tavares, per i suoi demeriti meritava di più
Carlos Tavares (Ansa)

Caro Carlos Tavares, caro ex amministratore delegato della ex Fiat, le scrivo questa cartolina per consolarla. Non riesco a capire, infatti, come non le abbiano dato quei 100 milioni di euro di liquidazione che erano stati annunciati dopo il suo addio a dicembre e che certamente meritava, avendo distrutto il settore auto del nostro Paese.

Caro Lepore, 27UP1d0 è chi lo stupido fa
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore (Ansa)

Caro Matteo Lepore, caro sindaco di Bologna, le scrivo per farle i complimenti per la sua ultima iniziativa: definire «27UP1d0c0c09lion3», cioè in slang social «stupidi coglioni», i 4.000 dipendenti del Comune è, in effetti, un’idea intelligente come le altre che lei ha avuto fin qui: dopo aver imposto il limite dei 30 all’ora in città (con severe multe a chi è stato beccato a 39 all’ora); dopo aver scoperchiato i canali cittadini favorendo la drammatica alluvione di ottobre; dopo aver rischiato di far crollare la Torre Garisenda avendo sottovalutando gli allarmi; ecco, dopo tutto questo, che cosa poteva fare ancora per dimostrare le sue straordinarie capacità? Ovvio: insultare i dipendenti comunali.

Cara Pascale, ci accolga nel partito del Calippo
Francesca Pascale (Ansa)

Cara Francesca Pascale, le scrivo questa cartolina per chiederle di iscrivermi al suo partito. Non so ancora come si chiami, né che programma abbia, ma sono sicuro che sarà un partito di successo, dal momento che lo guida una grande statista come lei. Ora che si è anche iscritta all’Anpi e ha pure cambiato il colore dei capelli (da biondo platino a castano ramato) nessuno la fermerà più.

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