La boutade del norvegese crea malumori anche dentro l’Alleanza: la sua sortita viene definita «inusuale». Il trattato istitutivo è chiaro: non spetta a lui decidere la linea politica e l’unione non ha natura offensiva.
Bruxelles lancia gli acquisti congiunti ma rinvia (per ora) gli Eurobond. Emmanuel Macron stuzzica gli alleati: «Sulle truppe al fronte non siate codardi». Mosca denuncia: «Caccia francesi provano a violare i confini sul Mar Nero». Berlino intanto pensa di reintrodurre la leva.
Mandati d’arresto per due ufficiali del Cremlino dalla Corte penale internazionale.
L’Ungheria ha bloccato l’ultima tranche di finanziamenti dell’Unione, 500 milioni di euro, per le forniture militari all’Ucraina. La Germania si chiama fuori dalla coalizione per fornire i caccia F-16. Prorogati per due mesi gli accordi sull’export di grano.
Il Sudafrica: «Ecco il nostro piano di pace». Il cardinal Pietro Parolin: «Santa Sede al lavoro».
Gli Usa daranno a Kiev materiale e addestramento per altri cinque anni. Da Berlino forniture per 500 milioni nel 2023. L’Occidente sta contribuendo alla creazione di un Afghanistan europeo, eternamente destabilizzato.
Visita di Di Maio in Ucraina: «Non potevamo ignorare il
vostro grido di dolore». Altri sette bombardamenti sulla centrale
nucleare di Zaporizhzhia.