albanesi

Giro di droga tra albanesi e nigeriani. Base dello spaccio: il centro rifugiati
(Getty Images)
L’ex Sprar di via della Riserva Nuova, alle porte di Roma, era il luogo di stoccaggio e ripartenza della merce, che viaggiava sui mezzi di trasporto pubblici. A smistarla erano richiedenti asilo con permesso di soggiorno.
Una volta la Cei tuonava: «Troppi stranieri»
12 aprile 1992: il cardinale Camillo Ruini, allora presidente della Cei (Getty Images)
Nel 1992 i vescovi bocciavano la legge Martelli e chiedevano al Paese di chiudere le porte. Il ministro del Psi replicava: «Abbassiamo lo stipendio ai nuovi arrivati». Trent’anni dopo i politici non possono più parlare così e la Chiesa predica accoglienza indiscriminata.
Arbereshe, l’«invasione» di cinque secoli fa
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Gli albanesi d'Italia costituiscono un insieme di isole etnico-linguistiche storicamente stanziate nel Sud del Paese e soprattutto in Calabria. Una cucina semplice ed essenziale, ricca di tradizioni antiche e sapori legati a un territorio che ne rispetta le peculiarità.
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Una delle imbarcazioni cariche di Albanesi a Brindisi nel marzo 1991 (Getty Images)

La prima settimana di marzo del 1991, le coste pugliesi venivano invase da migliaia di cittadini albanesi in fuga dal disfacimento del regime comunista che li aveva portati alla fame in quarant'anni di reclusione forzata entro i confini dell'Albania, governata con il pugno di ferro dal dittatore Enver Hoxha. In Italia era investita per la prima volta da uno tsunami umano giunto dall'altra sponda dell'Adriatico.

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Furti, droga e sesso. La frenesia criminale dei baby kosovari
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L'Italia garantisce vitto e alloggio a oltre 10.000 immigrati sotto la soglia della maggiore età. Gli albanesi i più numerosi.
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