2025-03-23
Svolta nella cooperazione estera Usa. Infrastrutture al posto degli aiuti
Dopo il taglio dell’80% dei fondi Usaid, prende forma la strategia di Trump: Exim finanzia un impianto di Lng in Mozambico, il fondo Apollo entra nel gasdotto turco Tanap. L’obiettivo è il predominio energetico.Mentre l’Unione europea corre al riarmo con il ricorso al debito, gli Stati Uniti già da tempo sono impegnati in una nuova rincorsa: gli investimenti in infrastrutture nel mondo. In particolare, la svolta impressa da Donald Trump negli ultimi mesi riguarda gli aiuti internazionali. Con un tratto di penna del presidente americano, il 10 marzo scorso l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (Usaid) ha cancellato oltre l’80% dei suoi contratti, tagliando anche i finanziamenti destinati alla cooperazione nei Paesi in via di sviluppo. Molti finanziamenti concessi da Usaid e ritenuti opachi sono ora sotto investigazione: in Nigeria, ad esempio, il Parlamento locale sta sottoponendo a revisione contabile una decina di Ong, dopo che il deputato statunitense Scott Perry ha detto che l’Agenzia americana aveva erogato finanziamenti a varie organizzazioni terroristiche in tutto il mondo, tra cui Boko Haram.Più che chiudere del tutto, però, la cooperazione internazionale degli Stati Uniti sta cambiando faccia, puntando più sugli investimenti diretti che sugli aiuti a fondo perduto ai Paesi in via di sviluppo.Lo dimostrano un paio di avvenimenti notevoli ma passati sottotraccia in Europa. Il primo è un finanziamento da 4,7 miliardi di dollari per un progetto di gas naturale liquefatto (Lng) in Mozambico. La Export-Import bank of the United States (Exim), l’agenzia ufficiale di credito all’esportazione degli Stati Uniti che facilita le esportazioni americane, ha approvato la settimana scorsa questo finanziamento che supporterà l’ingegneria, l’approvvigionamento e la costruzione dell’impianto Lng onshore, delle strutture correlate e delle attività offshore nel Paese africano. Si tratta di un progetto di Totalenergies, arrestatosi nel 2021 dopo che l’insurrezione islamista nella provincia di Cabo Delgado ha bloccato le attività di costruzione a terra. Il finanziamento di Exim permette alle aziende americane di esportare tecnologie e servizi, ma al contempo consente lo sblocco dei lavori e una ripresa delle attività, con l’obiettivo di inaugurare i primi carichi di Lng nel 2030. Le entrate fiscali per il Mozambico sarebbero significative, così come le ricadute occupazionali locali. Gli Usa ritengono quello del Lng un mercato interessante anche nel lungo periodo, nonostante la spinta contraria delle fonti rinnovabili. Più vicino all’Europa vi è poi l’ingresso nel capitale del gasdotto Tanap da parte del fondo americano Apollo global management. Il fondo di investimento guidato da Marc Rowan ha acquisito da Bp una quota del 25% di Bp pipelines, il veicolo societario che detiene una partecipazione del 12% nel gasdotto trans-anatolico Tanap, parte del corridoio meridionale del gas. Il gasdotto Tanap attraversa la Turchia, portando il gas naturale dall’Azerbaigian alla Grecia. Da lì il gas azero arriva poi in Italia attraverso il gasdotto Tap che approda in Puglia, a Melendugno. L’operazione segue un altro investimento già effettuato lo scorso settembre da Apollo, quando il fondo di private equity aveva acquisito (sempre per un miliardo di dollari e sempre da Bp) una quota di minoranza in Bp pipelines tap limited, che detiene il 20% del gasdotto Tap. Il binario della nuova cooperazione internazionale degli Stati Uniti è dunque costituito da investimenti diretti (o finanziamenti all’esportazione) per progetti legati a infrastrutture energetiche. Del resto, il 14 febbraio scorso con un ordine esecutivo, il presidente americano ha stabilito il National energy dominance council. Il comitato, di cui fa parte anche il segretario dell’Energia Chris White, deve fornire consulenza a Trump sulle «strategie per raggiungere il predominio energetico migliorando i processi di autorizzazione, produzione, generazione, distribuzione, regolamentazione e trasporto di tutte le forme di energia americana», come si legge nell’ordine esecutivo. Inoltre «il comitato deve elaborare una strategia nazionale per il predominio energetico, volta a ridurre la burocrazia, potenziare gli investimenti del settore privato e promuovere l’innovazione».La svolta del nuovo inquilino della Casa Bianca rispetto al passato è dunque chiara. Da una parte, fine di Usaid e degli aiuti a pioggia sui Paesi in via di sviluppo e al loro posto investimenti diretti o finanziamenti a iniziative industriali. Dall’altra, espansione degli interessi americani nell’energia in tutto il mondo, con lo scopo di mantenere la piena indipendenza energetica e anzi di arrivare al «predominio» energetico.Come aveva già scritto Claudio Antonelli su La Verità, siamo in presenza di una nuova strategia americana nella politica estera, che vede una ristrutturazione geopolitica in cui i Paesi del Golfo avranno un ruolo importante. Considerata questa nuova e diversa attenzione americana verso il vicino Oriente e l’Africa, un ruolo positivo potrebbe esserci per l’Italia. Il Piano Mattei può essere infatti un buon punto di contatto per sviluppare a un tempo cooperazione internazionale in Africa e una maggiore sicurezza energetica per il Paese.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.