2022-02-15
Stupro del Rubicone, si cerca un africano
Nel Cesenate è caccia alla persona che venerdì scorso ha picchiato e violentato un’imprenditrice sessantenne. L’uomo descritto come «di colore». Le forze dell’ordine monitorano anche i filmati delle telecamere. Recentemente altre due aggressioni in zona.A Gatteo Mare, località balneare tra Ravenna e Rimini e a mezz’ora da Cesena, l’hanno già ribattezzato «lo stupratore del Rubicone». Lì un uomo indicato come «di colore» venerdì sera dopo le 21 avrebbe aggredito e stuprato una imprenditrice sessantenne che, da sola, stava portando il suo cagnolino a passeggio lungo il passaggio pedonale che dall’agglomerato di case porta alla foce del fiume. Un posto che sulle indicazioni turistiche viene indicato come «davvero ideale per tutta la famiglia». Ma che è poco illuminato, nonostante sia proprio di fronte a un parco e ai giardini Don Guanella, che d’estate si riempiono di turisti, ma che ora sono praticamente quasi deserti. Giunta alla fine del percorso che faceva quasi quotidianamente, la vittima si è trovata davanti lo straniero. Ed è piombata in un incubo. La caccia all’aggressore è scattata subito. Gli investigatori per ora non si sbilanciano ma, stando alle indicazioni ricevute, ritengono che possa trattarsi di un nordafricano. Le indagini sono partite dalla ricostruzione fornita dalla vittima. Che improvvisamente sarebbe stata spinta a terra, presa a pugni, trascinata con forza sull’arenile e, quando era quasi priva di conoscenza, stuprata. Finché lo straniero non ha mollato la sua preda ed è fuggito, scomparendo subito nel buio. È stata la donna a chiamare con il suo telefono cellulare i soccorsi. Con un’ambulanza è stata trasportata all’ospedale Bufalini di Cesena, dove i medici, come riporta l’edizione di Bologna del Corriere della sera, hanno confermato le tracce di violenza sessuale. Dieci giorni, invece, la prognosi per le lesioni riportate. I carabinieri della compagnia di Cesenatico, dopo aver raccolto la descrizione dell’aggressore, hanno subito cercato qualche telecamera attiva sul possibile percorso di fuga. La località è a due passi dagli stabilimenti balneari e quasi tutti montano delle telecamere di sicurezza. Quelle funzionanti in questo periodo sembra siano davvero poche. Ci sarebbero, però, delle telecamere pubbliche piantate in alcuni punti dell’area e sulle strade collegate al vialetto che potrebbero aver registrato qualcosa di utile alle investigazioni. Inoltre, i carabinieri sono alla ricerca di qualche potenziale testimone che in serata era da quelle parti e che potrebbe aver incrociato lo straniero mentre si recava sul posto o durante la fuga. Il caso ha creato subito un certo clamore. Soprattutto perché negli ultimi giorni l’area del Rubicone sembra essersi trasformata in un set da film splatter. È di una settimana fa l’aggressione con coltellata, a Savignano, sulla porta di casa, alla speaker radiofonica Tamara Cantelli, voce della locale Radio gamma. Una persona l’ha attesa e mentre la speaker stava rincasando ha tentato di portarle via la borsa, ferendola al polso con un coltello da cucina. Quattro giorni fa, a Gambettola, invece, una donna (che anche in questo caso stava portando a passeggio il cane) ha subito un tentativo di rapina a mano armata in pieno centro, da due uomini, uno dei quali brandiva un coltello. Le avevano chiesto di consegnare borsa e cellulare, poi le hanno puntato il coltello allo stomaco. Alla fine, però, hanno desistito e sono scappati. E venerdì il grave episodio di Gatteo Mare non ha fatto altro che buttare benzina sul fuoco. I cittadini, spaventati, chiedono sicurezza e soprattutto più telecamere di sorveglianza. Dal Comune di Gatteo fanno sapere di aver rispolverato un vecchio progetto per installare delle telecamere all’ingresso del paese, per monitorare chi accede nel territorio comunale. Ma ormai la frittata è fatta. Inoltre, Gatteo non ha una stazione dei carabinieri, che venerdì sono dovuti intervenire dal radiomobile di Cesenatico e dal comando stazione di Savignano sul Rubicone. Sui social c’è chi chiede che la questione sicurezza venga portata all’attenzione del ministero dell’Interno tramite i parlamentari locali. Ma anche che le aree più isolate e particolarmente frequentate vengano meglio illuminate. E sempre sui social è intervenuto il sindaco di Gatteo, Roberto Pari: «La vile e ignobile aggressione avvenuta a Gatteo Mare ai danni di una donna è un episodio gravissimo e deprecabile. Simili fatti sono intollerabili e vanno condannati e contrastati con assoluta fermezza». Il sindaco ha espresso solidarietà alla vittima e auspicato «che i carabinieri, con cui sono costantemente in contatto, possano trovare il colpevole e assicurarlo alla giustizia in tempi rapidi».
Sehrii Kuznietsov (Getty Images)
13 agosto 2025: un F-35 italiano (a sinistra) affianca un Su-27 russo nei cieli del Baltico (Aeronautica Militare)
La mattina del 13 agosto due cacciabombardieri F-35 «Lightning II» dell’Aeronautica Militare italiana erano decollati dalla base di Amari, in Estonia, per attività addestrativa. Durante il volo i piloti italiani hanno ricevuto l’ordine di «scramble» per intercettare velivoli non identificati nello spazio aereo internazionale sotto il controllo della Nato. Intervenuti immediatamente, i due aerei italiani hanno raggiunto i jet russi, due Sukhoi (un Su-27 ed un Su-24), per esercitare l’azione di deterrenza. Per la prima volta dal loro schieramento, le forze aeree italiane hanno risposto ad un allarme del centro di coordinamento Nato CAOC (Combined Air Operations Centre) di Uadem in Germania. Un mese più tardi il segretario della Nato Mark Rutte, anche in seguito all’azione di droni russi in territorio polacco del 10 settembre, ha annunciato l’avvio dell’operazione «Eastern Sentry» (Sentinella dell’Est) per la difesa dello spazio aereo di tutto il fianco orientale dei Paesi europei aderenti all’Alleanza Atlantica di cui l’Aeronautica Militare sarà probabilmente parte attiva.
L’Aeronautica Militare Italiana è da tempo impegnata all’interno della Baltic Air Policing a difesa dei cieli di Lettonia, Estonia e Lituania. La forza aerea italiana partecipa con personale e velivoli provenienti dal 32° Stormo di Amendolara e del 6° Stormo di Ghedi, operanti con F-35 e Eurofighter Typhoon, che verranno schierati dal prossimo mese di ottobre provenienti da altri reparti. Il contingente italiano (di Aeronautica ed Esercito) costituisce in ambito interforze la Task Air Force -32nd Wing e dal 1°agosto 2025 ha assunto il comando della Baltic Air Policing sostituendo l’aeronautica militare portoghese. Attualmente i velivoli italiani sono schierati presso la base aerea di Amari, situata a 37 km a sudovest della capitale Tallinn. L’aeroporto, realizzato nel 1945 al termine della seconda guerra mondiale, fu utilizzato dall’aviazione sovietica per tutti gli anni della Guerra fredda fino al 1996 in seguito all’indipendenza dell’Estonia. Dal 2004, con l’ingresso delle repubbliche baltiche nello spazio aereo occidentale, la base è passata sotto il controllo delle forze aeree dell’Alleanza Atlantica, che hanno provveduto con grandi investimenti alla modernizzazione di un aeroporto rimasto all’era sovietica. Dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea, i velivoli della Nato stazionano in modo continuativo nell’ambito delle operazioni di difesa dello spazio aereo delle repubbliche baltiche. Per quanto riguarda l’Italia, quella del 2025 è la terza missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e 2021.
Oltre ai cacciabombardieri F-35 l’Aeronautica Militare ha schierato ad Amari anche un sistema antimissile Samp/T e i velivoli spia Gulfstream E-550 CAEW (come quello decollato da Amari nelle immediate circostanze dell’attacco dei droni in Polonia del 10 settembre) e Beechcraft Super King Air 350ER SPYD-R.
Il contingente italiano dell'Aeronautica Militare è attualmente comandato dal colonnello Gaetano Farina, in passato comandante delle Frecce Tricolori.
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