Nel riquadro la foto segnaletica di Dhaher contenute nell’ordinanza (Ansa)
Operazione oltre confine della Procura di Palermo. L’uomo, riconosciuto da alcuni stranieri sbarcati a Lampedusa, era un torturatore del centro libico di Bani Walid. In passato era stato anche in Italia.
Massimo Recalcati
Sentenza n. 9595/2023 pubbl. il 28/11/2023
R.G. 21025/2021
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO
Sezione Prima Civile
nella persona del Giudice dott. Paola Gandolfi, ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di I grado iscritta al n.r.g. 21025/2021 promossa da:
MASSIMO RECALCATI, con il patrocinio
dell’avv. Valentina PEREGO e dell’avv. Federico CORTI
- attore -
contro
LA VERITÀ S.R.L. (P.I 04999310289), MAURIZIO BELPIETRO e FRANCESCO BORGONOVO,
con il patrocinio dell’avv. Claudio MANGIAFICO - convenuti -
P.Q.M.
Il Tribunale definitivamente pronunciando sulle domande proposte con atto di citazione notificato il 26/4/21 con cui Massimo Recalcati chiamava in giudizio LA VERITA s.r.l., Maurizio Belpietro e Francesco Borgonovo per sentirne accertare la condotta lesiva e diffamatoria perpetrata con la pubblicazione in data 26/11/19 di un articolo dal titolo “Lo psicologo di riferimento della sinistra: “i sovranisti sono malati di mente”, ogni altra domanda ed eccezione disattesa:
A) Dichiara i convenuti responsabili di lesione alla reputazione professionale, identità personale ed all’immagine pubblica dell’attore, per la formulazione del titolo, con attribuzione fra virgolette di un’affermazione mai resa da Recalcati;
B) Condanna i convenuti, in via tra loro solidale a risarcire all’attore i danni, come sopra liquidati in euro 25.000,00, in moneta attuale, oltre interessi legali dalla pubblicazione della sentenza al saldo effettivo;
C) Condanna Francesco Borgonovo e Maurizio Belpietro ex art. 12 L. 47/48 a pagare all’attore ulteriori euro 5.000,00 sempre in moneta attuale e comprensiva di interessi ad oggi, oltre interessi legali dalla pubblicazione della sentenza al saldo effettivo;
D) Ordina la pubblicazione del dispositivo della presente sentenza, a caratteri doppi del normale, per una volta su La Verità, nonché sulla versione digitale, a spese e cura dei convenuti stessi;
E) Condanna i convenuti, in via tra loro solidale e rifondere agli attori le spese di lite, come sopra liquidate in euro 7.616,00 per compensi, oltre accessori di legge e 15% spese generali.
Milano 28/11/23 Il giudice
Paola Gandolfi
