La società di J-Ax che vende cannabis ha i conti in regola

La società di J-Ax che vende cannabis ha i conti in regola
Alessandro Aleotti in arte J-Ax (Getty Images)

In merito all’articolo «J-Ax, tradito dalla Maria. La sua cannabis light fa volare solamente i debiti», da voi pubblicato, segnaliamo che:

1) il nostro assistito, Alessandro Aleotti in arte J-Ax, detiene una quota di minoranza che non permette alcun controllo sulla società in questione, e non ha alcuna carica amministrativa od operativa;

2) i ricavi tra l’anno 2021 e l’anno 2022 risultano essere in aumento (indice di una buona gestione);

3) i costi per la produzione sono diminuiti (indice di una buona gestione);

4) sono aumentati unicamente i costi per i servizi la cui causa è da imputarsi al generale aumento del costo delle utenze (energia in primis), situazione che ha messo in crisi la maggior parte delle imprese italiane, oltre che all’avvicendamento tra gli amministratori;

5) la società nell’esercizio corrente è già in attivo.

Leaf, Area Legale

Merz: l’Europa sono io (più Parigi)
Friedrich Merz (Ansa)
Il cancelliere conferma che alla guida del continente devono esserci solo i tedeschi e i transalpini. E per avere un’Unione più utile a Berlino, punta a sopprimere il veto.

L’Unione europea non funziona più? Facciamone un’altra, più piccola e maneggevole, in tandem con la Francia. Questo il senso profondo di quanto dichiarato ieri dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, nel corso di un convegno organizzato dalla Süddeutsche Zeitung.

Con i soldi che gli abbiamo regalato Zelensky fa fare gli affari a Macron
Volodymyr Zelensky ed Emmanuel Macron (Ansa)
Il presidente vola in Francia e compra 100 Rafale, 8 contraeree, radar, bombe e treni: con i caccia svedesi, il conto supera i 30 miliardi (nostri). E Ursula vuol dargliene altri 70, per coprire il «deficit enorme» di Kiev.

Ai grandi magazzini Lafayette, Volodymyr Zelensky ha comprato 100 caccia, otto contraeree, quattro sistemi radar, sei di lancio di bombe e 55 treni. Così, senza aver ancora spedito manco un legionario straniero al fronte, Emmanuel Macron ha raccolto, per conto della sua industria bellica, i dividendi delle passerelle dei volenterosi.

L’Italia si mette all’erta per la guerra ibrida
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni durante il Consiglio supremo di Difesa (Ansa)
Al Consiglio supremo di Difesa, con Mattarella, c’era la Meloni con mezzo governo. La nota del Colle: «Vigilare sugli attacchi cyber, adeguarsi alla sfida dei droni russi. A Gaza cessi l’occupazione, però Hamas va disarmata. Ignobile l’antisemitismo».

Un appuntamento fisso che in questo caso, visto il contesto, assume un’importanza diversa. Si tratta del Consiglio supremo di Difesa, che si tiene periodicamente al Quirinale e che ieri ha visto all’ordine del giorno, oltre all’evoluzione dei conflitti in corso, anche le minacce ibride, con riferimento alle possibili ripercussioni sulla sicurezza dell’Italia e dell’Europa. Cina e Russia, in particolare, sono state portate all’attenzione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che appena due giorni, fa al Bundestag, ha fatto riferimenti al rischio nucleare.

La mossa a sorpresa di Trump per stanare i dem sugli «Epstein file»
Donald Trump (Ansa)
Il tycoon dice sì alla pubblicazione dei documenti perché non crede che ci sia materiale compromettente contro di lui.

Sono giorni intensi quelli che sta attraversando Donald Trump. Il presidente americano si trova infatti contemporaneamente impegnato su più fronti: dal caso di Jeffrey Epstein ai dossier internazionali, come Venezuela e Medio Oriente. Domenica sera, Trump ha esortato i deputati repubblicani a votare a favore della pubblicazione dei file relativi al finanziere morto suicida nel 2019.

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