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La società di J-Ax che vende cannabis ha i conti in regola

La società di J-Ax che vende cannabis ha i conti in regola
Alessandro Aleotti in arte J-Ax (Getty Images)

In merito all’articolo «J-Ax, tradito dalla Maria. La sua cannabis light fa volare solamente i debiti», da voi pubblicato, segnaliamo che:

1) il nostro assistito, Alessandro Aleotti in arte J-Ax, detiene una quota di minoranza che non permette alcun controllo sulla società in questione, e non ha alcuna carica amministrativa od operativa;

2) i ricavi tra l’anno 2021 e l’anno 2022 risultano essere in aumento (indice di una buona gestione);

3) i costi per la produzione sono diminuiti (indice di una buona gestione);

4) sono aumentati unicamente i costi per i servizi la cui causa è da imputarsi al generale aumento del costo delle utenze (energia in primis), situazione che ha messo in crisi la maggior parte delle imprese italiane, oltre che all’avvicendamento tra gli amministratori;

5) la società nell’esercizio corrente è già in attivo.

Leaf, Area Legale

La Cina bersaglia l’Europa di dazi ma nessuno protesta
Ansa
Aliquota sui formaggi al 43%, sulla plastica al 35%, sulla carne al 20%... La Ue potrebbe reagire, però vuol salvare il Green deal.

«Gli Stati Uniti innovano. La Cina imita. L’Europa regolamenta». Recita il vecchio adagio. Che si parli di impresa o di tecnologia. E pure sui dazi, la storiella vale. Le tariffe di Trump hanno fatto parlare tutti di tutto. Dibattiti stucchevoli sui giornali e nei talk show televisivi. Ma alla fine, Trump i suoi dazi li ha imposti. E l’Ue li ha subiti. Del resto, si sa. Il cliente (gli Usa) ha sempre ragione. Neppure smaltita la depressione da parte degli europeisti, che ora pure la Cina mette i suoi di dazi. L’Unione europea si prende un’altra batosta. E gli europeisti muti.

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Dimmi La Verità | Alessandro Rico: «L'azione dei giudici nei casi della famiglia del bosco e di Sgarbi»

Ecco #DimmiLaVerità del 23 dicembre 2025. Con il nostro Alessandro Rico commentiamo l'azione dei giudici nei casi della famiglia del bosco e di Vittorio Sgarbi.

Pd e M5s respingono i danneggiati da vaccino
Ansa
Secondo Pd e M5s sono dei «no vax». Lisei (Fdi): «Giusto dare voce a chi si fidò dello Stato». Ira dell’associazione ContiamoCi!

Guai ad audire i danneggiati dai vaccini anti Covid, perché sono «no vax». È la stravagante logica che la sinistra ha illustrato ieri, durante la riunione dell’Ufficio di presidenza della commissione parlamentare sulla pandemia. «Esponenti del Pd e del M5s», riferiva una nota dei meloniani,«si sono opposti alla proposta di Fratelli d’Italia di audire associazioni di danneggiati da vaccino anti Covid. In uno slancio di surrealismo, sono arrivati a definire sdegnosamente queste persone “no vax”. Ma come? Cittadini che si sono fidati del governo di allora e sono andati a vaccinarsi vengono ora etichettati come contrari al vaccino?».

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VIAGGI CULT | L’Italia del viaggio di fronte alle sfide del presente
Turismo e ospitalità rappresentano la nuova leva strategica per la competitività del Paese: non più soltanto un comparto economico, ma una dimensione in cui si riflettono le trasformazioni socioculturale in atto.
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