2024-01-25
Società consortili contro la crisi delle imprese. La proposta di Valore Impresa
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Gianni Cicero, presidente di Valore Impresa: «Dalla legge sulle Pmi ci aspettiamo un intervento strutturale».In Italia esistono più di 4 milioni e mezzo di imprese, di queste 4 milioni e 300.000 sono definite microimprese perché hanno tra gli 0 e i 9 dipendenti. «Gli ultimi dati dell’Istat mostrano che hanno chiuso 220.000 aziende in Italia nel 2022» denuncia il presidente di Valore Impresa Gianni Cicero, spiegando come questo rappresenti un fallimento e un grave danno per l’intera società. Sì perché le microimprese, sempre secondo l’Istat darebbero lavoro a più di 17 milioni e mezzo di persone tra titolari e dipendenti. Purtroppo però osservando i dati, per quanto riguarda i fallimenti aziendali, si osserva un aumento del 2,8% su base congiunturale e dello 0,4% su base tendenziale. Le cose non migliorano nel 2023 dove il trend dei fallimenti continua ad essere positivo, complice l’aumento dei costi delle materie prime, inflazione ed instabilità economico-politica. Insomma è necessario intervenire e farlo presto. «Il problema» evidenzia Cicero «è che aumentano le normative di indirizzo europeo che non facilitano il rilancio dello sviluppo. Da una legge sulle Pmi ci aspettiamo un intervento strutturale, dunque non interventi fini a se stessi, ma misure che rilancino il 98% del tessuto economico nazionale. Bisogna parlare di politiche fiscali, parlare di politiche creditizie, di politiche del lavoro e di presenza sui mercati in termini di internazionalizzazione. Bisogna ridurre la burocrazia, deve diventare meno oppressiva. Temi per articolare un piano vero di rilancio. Comprendendo che il nostro (quello delle piccole imprese, ndr) è l’unico settore che può garantire occupazione ma l’equazione deve essere più sviluppo vuol dire più occupazione». Cicero insiste sul fatto che aiutare le Pmi vuol dire far crescere il Paese: «La mia paura è che la logica sia quella di favorire le grandi multinazionali e i grandi potentati economici. Ed è per questo che noi come Valore Impresa ci siamo focalizzati sull’aggregazione delle micro e piccole imprese per crearne delle medie. Solo così si può andare a ragionare su mercati troppo complessi per queste piccole realtà». Valore Impresa infatti punta sulla creazione delle società consortili che dislocate in modo da coprire tutto il territorio nazionale, aggregano aziende dello stesso settore o della stessa filiera produttiva. Lo scopo è di valorizzare l’Impresa Italiana, per promuovere i valori dell’imprenditorialità e tutelarne gli interessi a tutti i livelli.Il ministero delle imprese e del Made in Italy a breve convocherà un giro di consultazioni in vista di un decreto sulle Pmi. «Noi nutriamo grandi aspettative dall’intervento che il ministro Adolfo Urso farà a sostegno delle Pmi - spiega Cicero che aggiunge - contiamo sul ricevimento della nostra proposta sull’aggregazione delle imprese: il modello che proponiamo, che il Mimit conosce già, e il riconoscimento della centrale consortile come struttura di coordinamento delle filiere che abbiamo cominciato a costituire. Fare squadra, non deve essere più uno slogan, oggi è una necessità».
Edoardo Raspelli (Getty Images)
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