2023-05-11
La sinistra molla Schlein sull’utero in affitto
Il capogruppo verde alla Camera si scaglia contro la fiera della fertilità Wish for a baby di Milano: «Trasforma i neonati in merce e viola la legge, chiudiamola». Un pezzo di Pd meneghino è sulle barricate insieme alla Lega. E così il segretario dem resta isolato.Il caso di Wish for a baby, la «fiera della fertilità» in programma il 20 e 21 maggio in via Mecenate a Milano, è esploso. Ieri La Verità, con un articolo del nostro vicedirettore Francesco Borgonovo, ha sollevato la questione, ponendo un interrogativo su tutti: l’iniziativa metterà a disposizione dei visitatori anche informazioni sulla maternità surrogata, o utero in affitto, altrimenti detta gestazione per altri (Gpa), vietatissima in Italia? La risposta degli organizzatori è stata lapidaria: «Non ci saranno informazioni sulla surrogata. In ogni caso, si possono avere informazioni nei nostri show tedeschi».L’attivista femminista Marina Terragni, dopo aver chiesto un biglietto, ha ricevuto via e mail il regolamento per accedere alla fiera: «Un rigoroso e dettagliato codice di comportamento imposto a chi parteciperà a Wish for a baby, salone della fecondazione assistita. Badge strettamente personale, divieto di filmare e di distribuire volantini, minaccia di espulsione, addirittura abbigliamento consono, perquisizione delle borse e scanner. E poliziotti in divisa o in borghese a vigilare». Perché tanta attenzione a blindare un evento che dovrebbe essere, secondo gli organizzatori, semplicemente un luogo dove poter «incontrare gratuitamente i migliori esperti di fertilità di tutto il mondo»? Il caso, come dicevamo, è esploso e ora è arrivato pure in Parlamento. Nella stessa giornata di ieri, Luana Zanella, capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato una interrogazione al ministro della Salute, Orazio Schillaci, al ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, relativa all’evento.«La gestazione per altri (Gpa) ufficialmente non dovrebbe far parte della fiera», scrive la Zanella, «ma il dubbio è forte se si tiene conto del fatto che alla analoga fiera “Désir d’enfant”, che si è svolta a Parigi nel settembre 2021, la Gpa era ampiamente presentata nonostante la sua pubblicizzazione sia vietata anche in Francia; Wish for a baby è organizzata in collaborazione con cliniche per la fertilità che dichiaratamente si occupano di surrogacy, cioè di utero in affitto, quali Ivf e Babble, che assicurano gravidanze e parti garantiti, nonché banche del seme e di ovuli, prenotando una “consulenza personale” durante la fiera per accordarsi, sembrerebbe, anche per una surrogazione di maternità all’estero; stupisce come sia possibile che in Italia, dove è vigente la legge che vieta espressamente la surrogazione di maternità e la sua stessa pubblicità, possa essere organizzata e pubblicizzata una fiera come Wish for a baby. Con tutta evidenza, eventi come Wish for a baby», aggiunge Zanella, «servono a sostenere ed espandere un nuovo “mercato”, senza che preventivamente si sia svolto un dibattito pubblico serio e approfondito sulla sua legittimità, mentre approda a Milano nel silenzio delle istituzioni; gli organizzatori dell’evento, utilizzando strumenti tipici del marketing e della pubblicità più accattivante, propongono una manifestazione con una idea di bambini trasformati in merce e del corpo delle donne in contenitore».La deputata di sinistra chiede ai ministri interrogati «se non si ritenga che la fiera Wish for a baby sia un evento il cui fine è l’organizzazione e pubblicizzazione di un mercato globalizzato della maternità, della commercializzazione di gameti e di embrioni e, sembrerebbe, della surrogazione di maternità, in quella che appare all’interrogante come una violazione della legge e, in tal caso, se non ritenga che questo costituisca una ragione per evitarne lo svolgimento; se risulti», chiede ancora la Zanella, «che la fiera Wish for a baby del 20 e 21 maggio 2023 abbia usufruito di sovvenzioni dirette e/o indirette da parte di soggetti pubblici a sostegno dell’evento».Contro la manifestazione si scaglia anche Simona Baldassarre, responsabile del dipartimento Famiglia della Lega, che mette il dito nella piaga politica della vicenda: «Leggo», dice Baldassarre, «che si indignano anche alcuni politici del Pd, peccato che si tratti di una vera e propria farsa, dato che la segretaria Schlein è assolutamente a favore di tale incivile pratica». Il cortocircuito, infatti, è tutto in casa dem: le consigliere comunali di Milano Deborah Giovanati della Lega e Roberta Osculati, eletta col Pd, hanno presentato un documento congiunto per chiedere al sindaco Beppe Sala di fare chiarezza su questo evento. Brutta grana, per Elly Schlein, che lo scorso 19 aprile, in conferenza stampa, ha dichiarato: «Ho sempre espresso di essere favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse sensibilità».Dunque, su questo tema così delicato troviamo d’accordo con le posizioni del centrodestra, contrarissimo alla maternità surrogata, sia Avs, movimento di sinistra radicale e alleato del Partito democratico, nonché una larga parte del Pd, mentre la segretaria Schlein è, in maniera ondivaga, favorevole alla Gpa. L’ennesima dimostrazione della confusione generale che regna in casa democratica. In una sinistra che, sui temi etici, si dimostra sempre più spaccata.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
Continua a leggereRiduci
«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)