2024-07-21
Sinistra impazzita a Bologna. Insulti e boicottaggi al film sulla bimba che nasce
La cintura delle forze dell'ordine per proteggere la proiezione del filmato
Consiglieri comunali, collettivi e femministe ostacolano la proiezione di «Baby Olivia» promossa in piazza da Pro vita. Accusata addirittura d’essere un «attacco alla salute».Un video di poco più di tre minuti che inneggia alla vita deve essere soppresso e mai più mostrato, secondo la giunta del Comune di Bologna. La proiezione di Baby Olivia su un mega schermo nella centralissima piazza XX Settembre è stato accolto come la propaganda di un contenuto blasfemo, se non satanico, da vietare ad ogni costo.Anzi, se fosse stato censurabile per linguaggio e immagini, avrebbe riscosso più successo. Invece quel brevissimo filmato che dà un nome alle cellule dell’embrione, chiamandolo essere umano, venerdì pomeriggio è stato attaccato con violenza assieme ai suoi organizzatori, Pro vita & famiglia, che erano stati autorizzati a proporlo ai passanti. «Per incuriosirli e sensibilizzare, soprattutto i giovani, sulla vita e sul suo inizio», aveva spiegato l’associazione.Prima della proiezione, «si è radunata nella stessa piazza una contro manifestazione non autorizzata composta da centri sociali, collettivi femministi in compagnia dei consiglieri comunali Giulia Bernagozzi e Mery De Martino del Pd e Detjon Begaj della Coalizione civica», racconta Jacopo Coghe, portavoce di Pro vita & famiglia. Dapprima i manifestanti «hanno iniziato a disturbare la proiezione urlando con un megafono insulti, come “bastardi”, “pezzi di m…”, “vaffan…”», aggiunge Coghe. Poi i contestatori si sono avvicinati al palco «lanciando volantini e preservativi contro i presenti e tentando addirittura di manomettere i cavi di alimentazione dell’impianto audio».L’amministrazione guidata dal dem Matteo Lepore non ha biasimato l’irruzione, ne ha condiviso le gesta attaccando a sua volta Pro vita: «Esprimiamo il nostro sdegno per chi usa gli spazi della democrazia per veicolare intolleranza e attaccare la salute e l’autodeterminazione delle donne», ha fatto sapere in un comunicato. «Bologna, grazie ai suoi movimenti femministi, per i diritti civili e laicità dello Stato nei servizi pubblici, è da sempre schierata a favore della libertà di scelta delle donne sul proprio corpo, esprimiamo il nostro sostegno alle cittadine e ai cittadini che stanno manifestando il loro dissenso».Ma che cosa mai farà vedere questo brevissimo filmato, realizzato dall’associazione pro-life americana Live action? Forse interventi di condanna delle donne che abortiscono? Forse feti risucchiati e buttati nella tazza, eliminati con lo sciacquone come accade dopo un aborto farmacologico? Nulla di tutto ciò. Con il limite (o la bellezza) di immagini realizzate grazie all’Intelligenza artificiale, il video spiega come la vita inizi dal concepimento. Lo fa mostrando il «viaggio» di Olivia, a partire dalla fecondazione «che stabilisce il sesso, l’etnia, il colore dei capelli, degli occhi e molti altri aspetti», spiega la voce fuori campo.La piccola inizia a impiantarsi nell’utero della mamma circa una settimana dopo il concepimento, «le sue cellule si organizzano in quello che chiamiamo embrione. A tre settimane e un giorno possiamo già sentire il suo cuore che batte». Guardi quell’esserino e capisci che non può essere considerato un grumo di cellule. «I primi segni di braccia e di gambe appiano dopo quattro settimane.Olivia inizia a muoversi tra la quinta e la sesta settimana, con movimenti spontanei e di riflesso. A sei settimane dalla fecondazione si può rilevare attività celebrale e iniziano a formarsi le ossa». Poi spuntano le dita di manine e di piedini: arrivata alla nona settimana «Olivia sarà cresciuta da una sola cellula a quasi un miliardo», può succhiare il pollice, deglutire, respirare e distendersi. Fissi le immagini e pensi che l’aborto farmacologico è consentito fino a 9 settimane compiute di età gestazionale. Forse guardare su un mega schermo questo video riprodotto in loop scuoterà qualche coscienza distratta. L’embrione che fluttua nell’utero non è l’animazione di un video gioco, è un essere umano che si sta formando. La mamma sente che Olivia si muove tra la 14° e la 18° settimana; a 27 settimane gli occhi di Olivia e di ogni altro feto reagiscono alla luce, possono riconoscere le voci dei genitori.Non lo dice Pro vita, ma il team di esperti a livello internazionale nel campo della pediatria, della bioetica, della biologia cellulare, della neurobiologia e dell’anatomia che ha visionato il filmato. Il tentativo di sabotare una manifestazione autorizzata per sole motivazioni ideologiche «è di una gravità inaudita», ha dichiarato Coghe. «Sono schiavi di una ideologia cieca, pericolosa, che ignora ogni verità obiettiva e scientifica per continuare a indottrinare le menti a suon di urla, violenza e prepotenza. Lo specchietto per le allodole che usano è “la libertà”».Olivia rappresenta la vita che cresce nel grembo materno attraverso tutte le fasi gestazionali, eppure per il segretario dei Radicali, Matteo Hallissey, «è un insulto alle donne, la becera espressione di un’associazione reazionaria che vuole solo colpevolizzare l’aborto». Il video sulla vita è un insulto? Forse Hallissey non ha mai smesso di credere che sia la cicogna a portare i bambini, calandoli con un fagottino giù dai camini. Preferisce concentrarsi su fine vita ed eutanasia, oltre a mettere al primo posto «ambiente, energia, democrazie digitali, ecologia e lotta al cambiamento climatico», come dichiarò candidandosi al vertice dei Radicali.«Bologna merita video sui diritti delle donne, sull’aborto sicuro, sull’autonomo diritto di scelta e autodeterminazione, sulla libertà di accesso per chiunque decida di interrompere una gravidanza, non la ridicola propaganda dell’associazione Pro vita & famiglia», ha detto due giorni fa.Intanto, Baby Olivia non si ferma e il 26 luglio sarà ad Ancona.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.