2023-06-17
Sì all’accordo per i Vigili del fuoco. Solita ammuina Cgil che non firma
Trattativa durata nove mesi. L’aumento fino a 190 euro mensili riguarda 1.400 persone.Tutte le sigle sindacali, ad eccezione della Cgil, hanno sottoscritto ieri il primo accordo nazionale di lavoro per il personale specialistico dei Vigili del Fuoco. Si tratta di un contratto nazionale tra i più importanti del comparto sicurezza e il primo di questa portata ad essere nato sotto il governo Meloni. A siglarlo, ieri, presso il Dipartimento della Funzione pubblica, sono stati i ministri per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, dell’Interno, Matteo Piantedosi, tramite il suo delegato, il sottosegretario Emanuele Prisco, e dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, tramite un suo delegato. Ad eccezione della Cgil, l’accordo è stato firmato da tutte le unioni di lavoratori della categoria come Cisl-Conapo-Uil-Confsal e Usb. La trattativa è durata circa nove mesi e riguarda circa 1.400 unità di personale non direttivo e non dirigente, tra cui piloti, specialisti di aeromobile, elisoccorritori, sommozzatori, nautici di coperta e macchina. L’organizzazione guidata da Maurizio Landini si certifica ancora una volta come soggetto politico più che sindacale. Con alcune parole d’ordine: movimentismo a tutti i costi, protesta continua contro il governo Meloni di un sindacato in clamorosa crisi di iscritti e di rappresentatività è ormai sempre più scollegato dal mondo del lavoro.In ogni modo, l’accordo prevede l’erogazione di specifiche indennità al personale che porta avanti le funzioni specialistiche, appartenente ai ruoli delle specialità aeronaviganti e ai ruoli delle specialità nautiche e dei sommozzatori, titolare di specifico brevetto o abilitazione. Confermate le indennità di soccorso tecnico specialistico, il nuovo accordo istituisce anche un’ulteriore indennità accessoria, collegata all’attività svolta, in misura diversificata in relazione alla qualifica del personale, nell’ambito della singola specialità da 136 a 190 euro lordi medi mensili. Queste indennità vengono per la prima volta riconosciute anche nei confronti del ruolo degli elisoccorritori. Saranno inoltre corrisposti gli arretrati a partire dal 2019. Per tutte le nuove indennità è stato anche introdotto un sistema di salvaguardia economica a favore del personale specialista per i casi di indisponibilità dal servizio per infermità temporanea e permanente derivante da causa di servizio o per revoca dell’abilitazione.Parte ora l’iter procedurale che porterà al recepimento dell’ipotesi di accordo in un decreto del presidente della Repubblica, per permettere al personale interessato di fruire al più presto dei riconoscimenti retributivi. Durante la firma il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha espresso «viva soddisfazione per il raggiungimento di un accordo che riconosce il giusto merito ad una categoria di personale al servizio dei cittadini e del Paese, che opera in contesti operativi emergenziali, caratterizzati da notevoli difficoltà logistiche ed ambientali, che richiedono grande competenza ed abnegazione. Tali caratteristiche, insieme alla grande professionalità ed allo spirito di servizio, sono caratteristiche comuni del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, che costituisce un vanto del Paese e di cui occorre andare giustamente orgogliosi». Per il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, «l’accordo siglato rappresenta un ulteriore passo avanti importante nel percorso di riconoscimento e valorizzazione degli istituti delle componenti specialistiche del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Sono sicuro», continua il sottosegretario, «che si potrà anche in futuro dare ancora maggiore risalto alle specifiche peculiarità del Corpo».
Marta Cartabia (Imagoeconomica)
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