2020-07-02
Sequestrate le amfetamine dell’Isis. A Salerno carico da 1 miliardo di euro
Operazione senza precedenti di Gdf e Dogane: 84 milioni di pasticche nascoste dentro finti rulli di carta. La droga è il captagon, usato anche dai macellai del Bataclan per darsi coraggio. Così si finanzia la jihad.Un fiume di pasticche - 84 milioni - di captagon, la droga della jihad prodotta in Siria dall'Isis per finanziare il terrorismo, è stato sequestrato ieri al porto di Salerno. L'operazione, con numeri da record mondiale, ha sottratto ai trafficanti 14 tonnellate di amfetamine, per un valore di mercato di oltre un miliardo di euro. Il sequestro è stato messo a segno dai reparti scelti della guardia di finanza (Gico, Gruppi d'investigazione sulla criminalità organizzata), assieme agli uomini dell'agenzia delle Dogane, su disposizione della Procura Napoli, nell'ambito di una complessa attività d'indagine iniziata ancora mesi fa. Dopo il periodo di lockdown, dovuto all'epidemia del Covid-19, come già riportato dalla Verità, sono in corso alcuni cambiamenti nelle rotte e nelle modalità di conduzione del narcotraffico da parte dei jihadisti, soprattutto sulle coste nordafricane, come riportato da un report di Fondazione Icsa. Settimane fa, a insospettire gli uomini delle Dogane di Salerno era stato un container di scrivanie e abbigliamento ginnico con destinazione Libia, inviato da una società siriana, attraverso un gruppo svizzero. L'Italia doveva essere soltanto un luogo di passaggio tecnico, ma il controllo dei finanzieri ha portato alla scoperta di 2,8 tonnellate di hashish e 190 Kg (oltre un milione) di pasticche di amfetamine con il logo del captagon (due semicerchi speculari sfalsati). Una volta partita l'indagine, all'arrivo di altri tre carichi spediti dalla stessa società svizzero-siriana, è scattato il sequestro. In questo carico la droga era in contenitori cilindrici di carta per uso industriale e macchinari. In ciascuno di queste decine di cilindri alti circa due metri e del diametro di 140 cm - probabilmente costruiti in Germania in multistrato e capaci di nascondere allo scanner il contenuto - erano stipati, circa 350 kg di pasticche. Il captagon, conosciuto soprattutto perché trovato nel covo dei terroristi dell'attacco al Bataclan di Parigi nel 2015, è diffuso in tutto il Medio Oriente sia tra i combattenti, perché toglie paura e dolore, sia tra i civili perché riduce la sensazione di fatica. Nota come la droga della jihad, è un composto di amfetamine (cloridrato di fenetillina) e altre sostanze psico stimolanti che inibiscono totalmente la paura e il dolore, provocando forte euforia. Sintetizzato negli anni Sessanta, il captagon è stato utilizzato negli anni Novanta nei droga-party nei Paesi del Golfo. Prodotto soprattutto in Medio Oriente e, ultimamente in Siria, la droga sintetica si è diffusa capillarmente tra i militanti della guerra santa che l'assumerebbero non solo per bocca, ma anche direttamente in vena. Proibita negli anni Ottanta dall'Oms perché crea dipendenza, la droga dell'Isis è disponibile facilmente sul mercato a un prezzo che varia dai 5 ai 20 dollari a dose. Uno sballo a basso costo con cui anche gli europei finanziano il terrorismo islamico. Secondo la Dea americana l'Isis ne fa largo uso in tutti i territori su cui esercita l'influenza e ne controlla lo spaccio, anche perché sono spesso territori di guerra, dove paura e fatica sono all'ordine del giorno. Sintetizzare il captagon è semplice e poco costoso. Una volta avviati gli impianti chimici di produzione, è facile produrre grandi quantitativi anche per il mercato mondiale delle droghe sintetiche, in modo da accumulare rapidamente ingenti quantità di denaro. L'Isis infatti finanzia le proprie attività terroristiche, oltre che con il contrabbando di idrocarburi, anche con il traffico di droghe sintetiche. Il maxi sequestro di Salerno è particolare proprio per la dimensione del carico: di solito non vengono fatti viaggiare quantitativi così ingenti, per evitare di perdere incassi, nel caso di intercettazioni, e perché è difficile piazzare sul mercato dello spaccio così tante pasticche. Proprio alla luce di questi elementi gli investigatori ipotizzano che ad orchestrare il traffico sia un consorzio di criminali. Le indagini sono ancora in corso ma appare già chiaro che dietro alla società svizzera ci siano dei malavitosi italiani di appoggio a criminali mediorientali per farli entrare nel mercato europeo passando dalla Campania. Secondo gli investigatori, sia per il valore totale delle spedizioni, sia per la distribuzione sui mercati di riferimento, alla riapertura delle attività commerciali, molti trafficanti di droga, anche in consorzio, si siano rivolti alla Siria, la cui produzione di captagon non avrebbe subito i rallentamenti imposti, in altre parti del mondo, dall'epidemia da Coronavirus. Sono in corso ulteriori indagini per l'individuazione dei responsabili che, proprio in relazione all'ingente quantitativo sequestrato, potrebbero operare per conto di un cartello di clan di camorra in grado di commercializzare le sostanze in ambito internazionale. C'è poi la questione della destinazione finale del carico sequestrato. È verosimile che, probabilmente, la merce non sarebbe mai arrivata in Libia, ma che qualcuno avrebbe provveduto a scaricarla a Salerno.