2021-03-28
Non basta dire ci hanno ingannati. Qualcuno deve pagare
Ursula von der Leyen (Ansa)
Mario Draghi ha ammesso il fiasco europeo, però non basta: ora deve indicare i responsabiliÈ la terza volta che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, batte i pugni sul tavolo a Bruxelles. Bene, naturalmente. Di fronte al fallimento dell'Europa, alla catastrofe vera e propria di un'Europa che non ha saputo contrattare con le case farmaceutiche e far arrivare i vaccini ai suoi Stati membri, questo è il minimo sindacale che Draghi poteva fare in Europa, dove certamente ha una autorevolezza innegabile. Dunque bene.Ma ci chiediamo: può in un consesso internazionale affermare che «Ci siamo fatti ingannare» dalle case farmaceutiche, le Big Pharma? Perché uno si aspetta anche il seguito della frase, che è più importante della sua prima parte. E cioè: ci siamo fatti ingannare e dunque? Che si fa? Chi è stato, chi si è fatto ingannare? Ci saranno dei nomi e dei cognomi sia a livello nazionale che internazionale, figure interne alle istituzioni con ruoli dirigenziali o direttamente politici. Li lasciamo tutti lì belli tranquilli al loro posto? Colpire Arcuri per educarne cento? Se è vero, come è vero, che ci troviamo di fronte ai problemi più gravi dal dopoguerra a oggi, vogliamo lasciare al loro posto quelli che ci hanno portato a questo disastro? Con il suo ministro della Salute, Mister Draghi, è tutto ok? Non ha avuto nessun ruolo in tutto questo. Sarebbe grave sia nel caso che ce l'avesse avuto, perché avrebbe dato l'assenso a contratti sbagliati, sia nel caso che non ce l'abbia avuto perché vuol dire che non conta niente, e con lui l'Italia, dove si decide.E se ci hanno ingannati cosa si fa? Non basta che il nostro presidente del Consiglio dica alla von der Leyen che «l'Europa deve far sentire la propria voce». Lo potrebbe dire un presidente del Consiglio qualsiasi. Francamente da lui ci aspettiamo qualcosa in più, e cioè che assuma delle iniziative, che si faccia leader di proposte concrete, di vie alternative, di nuovi contratti, di azioni legali internazionali, di accordi commerciali sul mercato per approvvigionare l'Italia dei vaccini necessari. Lo può fare, quindi lo deve fare. Se non lui chi? Il nostro commissario europeo, Paolo Gentiloni? Non scherziamo? Il nostro ministrello della Salute? Non fateci ridere. Ci domandiamo cosa aspettiamo ancora ad approvvigionarci da soli. Astrazeneca doveva consegnare nel primo trimestre di quest'anno 120 milioni di dosi, ne sono arrivate 30. Cosa deve succedere ancora. Nel frattempo la curva dei morti da Covid a marzo, in Italia, è aumentata, mente in altri Paesi, tra i quali la Francia, è diminuita. Mancano i vaccini, soprattutto per gli anziani. Con l'Europa non si va da nessuna parte. Ottimo che Mario Draghi si occupi di fare i bond europei, ma ora la priorità è un'altra: comprare vaccini ovunque sia possibile farlo.