2021-12-23
Non c’è pace a scuola. La sinistra bisticcia e vuole un green pass anche per studiare
Iniziano le vacanze senza certezze sul rientro. Patrizio Bianchi esclude allungamenti. Si fa largo l’alternativa: vaccini dalle elementari.Continuano a scriverla con la q. Sulla scuola i governi mostrano regolarmente deficit di strategia e di capacità gestionale. Nel santuario cardine della sinistra la stagione dei banchi a rotelle di Lucia Azzolina e Domenico Arcuri è lontana, ma anche lo staff di Mario Draghi si muove a tentoni e rischia di essere travolto dalla contagiosità della variante Omicron: classi in quarantena, totale mancanza di screening, impossibilità di definire i flussi del virus all’interno di edifici fatiscenti. Con un’unica soluzione: mandare a casa i ragazzi. Dove i limiti della fibra e la diffusione poco uniforme della tecnologia impediscono una Dad diffusa ed efficace, con buchi di apprendimento del 50%. Poi ci si scandalizza per gli esiti delle prove Invalsi.Non c’è pace fra i banchi; fra oggi e domani gli studenti sono in vacanza ma non sanno quando torneranno in classe. Aumentano i contagi? Tutti in cameretta anche dopo l’Epifania. È ciò che chiede a gran voce il virologo in pensione Massimo Galli: «Non voglio tirarmi addosso un’iradiddio di critiche però ci sarà da pensare a una procrastinazione delle vacanze se le cose vanno male o malissimo». È vero che la percentuale dei contagi in classe aumenta, ma la soluzione riporta esattamente al marzo 2020. Quasi due anni buttati via. Sulla stessa posizione è Giorgio Palù, presidente dell’Aifa (Agenzia del farmaco): «Quando circolava la variante Alfa i bambini si infettavano pochissimo, non trasmettevano, non si ammalavano in forma grave», ha detto a Sky Tg24. «Oggi la situazione è diversa perché l’incidenza è soprattutto in questa fascia d’età scolare e la malattia è più severa. La valutazione è sempre di rischio-beneficio. Allunghiamo pure le vacanze, se abbiamo la possibilità di recuperare successivamente». E nelle regioni con più contagi ora l’ipotesi è il rientro in classe il 10 gennaio.Così la scuola, dove secondo la narrazione governativa sembrava che tutto stesse funzionando a meraviglia, torna drammaticamente centrale. Chi dovrebbe risolvere i problemi si limita a litigare. Da una parte le virostar, dall’altra il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, tecnico di facciata ma in realtà espressione del Pd più ortodosso, quello emiliano: fu assessore regionale nelle giunte di Vasco Errani e Stefano Bonaccini. Lui, ad allungare le vacanze invernali, è contrarissimo. «Sarebbe una misura sbagliata. La scuola è il comparto che con più prontezza ha risposto all’invito alla vaccinazione», ha spiegato a Unomattina su Raiuno. Poi ha smentito i dati, a conferma che l’evidenza scientifica è un’apparizione scomparente: «I positivi nelle scuole sono sotto lo 0,50%, le classi in quarantena sono 10.000 su 400.000. Il vero strumento per evitare il ritorno alle quarantene è la vaccinazione». Infine il suo mantra politico: «Il problema non è la scuola ma ciò che avviene fuori dalla scuola». Oltre ai presidi, fortemente contrari, a dar manforte al ministro è arrivato il premier Draghi nella conferenza stampa di fine anno. «Non allungheremo il calendario delle vacanze. Il ministro è stato esplicito in questa direzione. Sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subìto a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia». Ma ha chiuso lasciando aperta la porta: «Il ricorso alla Dad dipende delle vaccinazioni».Fra i sindaci di sinistra si fa largo una soluzione alternativa alle vacanze fiume: il green pass per gli studenti. Sarebbe un ulteriore giro di vite, impossibile da applicare nell’immediato visto che la campagna per i minori è cominciata da poco. Matteo Ricci, sindaco piddino di Pesaro e presidente dell’Associazione per le autonomie, insiste nella proposta: «Se non si prende un provvedimento urgente, dopo la pausa natalizia questo sarà l’amaro dono nella calza della Befana. I bambini e i ragazzi vaccinati non possono ritrovarsi in didattica a distanza a causa dei loro compagni non vaccinati. Bisogna introdurre il green pass anche per gli alunni delle elementari, per gli studenti delle medie e delle superiori». Lui chiederebbe il certificato anche a Gesù Bambino per entrare nel presepe.Il ministro Bianchi replica ma senza affossare il diktat: «Questa proposta ha trovato un’opposizione ampia, anche perché un conto sono i ragazzi grandi vaccinati all’85%, un conto i bambini. Ne discuteremo serenamente nel Consiglio dei ministri». Il summit si tiene stamattina a Palazzo Chigi e chi entra sarà accompagnato da una dura presa di posizione del Vaticano contro la Dad. La Pontificia accademia per la vita presieduta da monsignor Vincenzo Paglia ha presentato un documento nel quale sottolinea «la gravità della didattica a distanza, che dovrà in futuro essere considerata solo l’ultima ratio da adottare in casi estremi. Laddove le misure di contenimento hanno costretto i ragazzi alla Dad, l’impoverimento dell’apprendimento e la deprivazione delle relazioni formative sono diventati un’evidenza condivisa». A forza di vacanze prolungate, almeno dieci milioni di bambini nel mondo non torneranno più a scuola.
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