Scuola di bioetica 2019, un fine settimana con esperti in tutte le discipline per approfondire la scienza della vita e della famiglia

Scuola di bioetica 2019, un fine settimana con esperti in tutte le discipline per approfondire la scienza della vita e della famiglia
notizieprovita.it

Pro Vita & Famiglia vi invita alla III edizione del corso intensivo di bioetica, sabato 28 e domenica 29 settembre 2019. Il corso è aperto a tutti!

Le grandi sfide della società attuale si giocano proprio sul terreno della bioetica: aborto, fecondazione artificiale, eutanasia, famiglia, identità sessualeNon è possibile restare nell’ignoranza e trovarsi impreparati di fronte a temi così importanti che sempre più all’ordine del giorno entrano nel dibattito pubblico, nelle decisioni politiche e quindi nella nostra vita. Ecco perché Pro Vita & Famiglia rinnova l’iniziativa della Scuola di bioetica, in cui i temi più scottanti saranno trattati in profondità da professori universitari, giuristi, medici e altri esperti.

Un’occasione imperdibile per chi riconosce l’importanza di essere formati e informati per meglio difendere la vita e la famiglia.

Il corso avrà luogo a Roma, Villa Aurelia, Via Leone XIII, 459, dalle ore 9 di sabato 28 settembre alle ore 13 di domenica 29 settembre.

Scarica qui il programma completo e il regolamento per gli iscritti.

Alla fine del corso sarà consegnato un attestato di partecipazione.

Programma della Scuola di bioetica

Sabato 28

  • 9:00-10:00 Saluti e introduzione, Toni Brandi (Presidente di Pro Vita & Famiglia)
  • 10:00-11:00 Il problema del consenso all’uso della triptorelina, Dott. Alfredo Mantovano (Consigliere della Corte di Cassazione e Vicepresidente del “Centro Studi Rosario Livatino”)
  • 11:00-12:00 La reificazione dei minori nel XXI secolo, Don Fortunato Di Noto (Sacerdote e fondatore dell’associazione “Meter”)
  • 12:00-13:00 Identità di genere dei minori e triptorelina, Prof.ssa Assuntina Morresi (Professoressa di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia e componente del Comitato Nazionale per la Bioetica)
  • 13:00-15.00 Pausa pranzo
  • 15:00-16:00 Bioetica di fine vita: coscienza e stati vegetativi, Dott. Massimo Gandolfini (Medico chirurgo, specialista in neurochirurgia e psichiatria e Direttore del Dipartimento di neuroscienze e chirurgia testa-collo dell’ospedale “Fondazione Poliambulanza” di Brescia)
  • 16:00-17:00 Mutazioni del concetto di “diritti civili”, Prof. Eugenio Capozzi (Professore ordinario di Storia contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”)
  • 17.00-17.30 Coffee break
  • 17:30-18:30 Il caso Englaro dieci anni dopo, On. Eugenia Roccella (Giornalista, già parlamentare e sottosegretario al Ministero della Salute).
  • 18:30-19:30 Il problema del bene comune e della felicità, Prof. G. Samek Lodovici (Professore di Filosofia della storia e di Storia delle dottrine morali presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica di Milano)

Domenica 29

  • 9:30-10:30 Cyberfemminismo e postumanesimo: il tragitto al genere neutro, Dott.ssa Giulia Bovassi (Docente e Direttrice della Ricerca presso l’Istituto di Filosofia Applicata alla Consulenza e all’Etica, IFACE)
  • 10:30-11:30 Fabbriche di bambini malati, Prof.ssa Francesca Romana Poleggi (Direttore editoriale del mensile “Notizie Pro Vita e Famiglia”)
  • 11:30-12:30 La famiglia: prodotto sociale o società naturale?, Dott. Aldo Rocco Vitale (Visiting Professor presso la Facoltà di bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma)
  • 12:30-13:00 Saluti finali e consegna attestati

Scarica qui il programma completo e il regolamento per gli iscritti.

Per iscriversi al corso o per maggiori informazioni contattare l’indirizzo info@provitaefamiglia.it o chiamare il tel.: 377 4606227.

Dal 2000 le quotazioni fondiarie valgono oltre il 20% in meno, depurate dall’inflazione. Pac più magra, Green deal e frontiere aperte hanno fatto sparire 1,2 milioni di aziende.
Gridano al fascismo inesistente per giustificare la loro intolleranza
Bill Emmott (Ansa)
Giannini su «Rep» favoleggia di un mondo parallelo di complotti neri, mentre sulla «Stampa» Emmott minimizza il video manipolato di The Donald. Quando giova ai loro obiettivi, indulgono su bavagli e odio.

S’avanza la Cosa Nera. Un orrore primordiale simile all’It evocato da Stephen King, entità oscura che stringe la città di Derry nelle sue maligne grinfie. Allo stesso modo agiscono le «tenebre della destra mondiale» descritte ieri su Repubblica da Massimo Giannini, che si è preso una vacanza dal giornalismo per dedicarsi alla narrativa horror. E ci è riuscito molto bene, sceneggiando una nuova serie televisiva: dopo Stranger Things ecco Populist Things. Una narrazione ambientata in un mondo parallelo e totalmente immaginario in cui «populisti e estremisti deridono le istituzioni democratiche, avvelenano i nostri dibattiti, traggono profitto dalla paura». Un universo alternativo e contorto in cui «gli autocrati possono spacciare le loro verità alternative a community scientemente addestrate a un analfabetismo funzionale coerente con lo spirito del tempo».

Anche in Cgil c’è chi critica Landini. E lui cambia il suo braccio destro
Maurizio Landini (Ansa)
  • Aumentano gli scontenti dopo il divorzio dalla Uil. Ma il leader insiste sulla linea movimentista e anti Meloni In vista di elezioni e referendum è pronto a imporre il fedelissimo Gesmundo come segretario organizzativo.
  • Proteste contro l’emendamento che chiede di comunicare 7 giorni prima l’adesione.

Lo speciale contiene due articoli.


Da mesi, chi segue da vicino le vicende del sindacato e della politica economica del Paese si pone una domanda, se vogliamo banale: ma è possibile che di fronte alla trasformazione della Cgil in una sorta di movimento d’opposizione al governo, ai continui no rispetto a qualsiasi accordo o contratto di lavoro che possa coinvolgere la Meloni e a cospetto di un isolamento sempre più profondo, non ci sia nessuno che dall’interno critichi o comunque ponga qualche domanda a Maurizio Landini?

Borghi: «Tassare le banche? Sostenibile e utile. Pur con i conti a posto l’Ue non ci premierà»
Claudio Borghi (Ansa)
Il senatore della Lega: «Legge di bilancio da modificare in Aula, servono più denari per la sicurezza. E bisogna uscire dal Mes».

«Due punti in più di Irap sulle banche? È un prelievo sostenibilissimo e utile a creare risorse da destinare alla sicurezza. Le pensioni? È passato inosservato un emendamento che diminuisce di un mese l’età pensionabile invece di aumentarla. La rottamazione? Alla fine, anche gli alleati si sono accodati». Claudio Borghi, capogruppo della Lega in commissione Bilancio del Senato e relatore alla legge di bilancio, sciorina a raffica gli emendamenti di «bandiera» del suo partito con una premessa: «Indicano una intenzione politica che va, poi, approfondita». E aggiunge: «Certo, la manovra avrebbe potuto essere più sfidante ma il premier Giorgia Meloni non ha fatto mistero di volerci presentare nella Ue come i primi della classe, come coloro che anticipano il traguardo di un deficit sotto il 3% del Pil. Io, però, temo che alla fine non ci daranno alcun premio, anche perché, ad esempio, la Bce ha già premiato la Francia che ha un deficit superiore al nostro. Quindi, attenti a non farsi illusioni».

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