Giuseppe Conte (Ansa)
Il senatore Marco Lisei (Fdi) contro il leader dei 5s, critico sulle tutele legali per gli agenti.
Il senatore Marco Lisei (Fdi) contro il leader dei 5s, critico sulle tutele legali per gli agenti.Il tema dello scudo penale per le forze dell’ordine continua a infiammare il dibattito politico. Ieri a tornare con forza sul tema è stato Marco Lisei, senatore di Fdi e presidente della commissione di inchiesta bicamerale sul Covid, ai microfoni di Radio Cusano Campus. È stata l’audizione dell’altro ieri dell’ex commissario all’emergenza pandemica, Domenico Arcuri, proprio alla commissione d’inchiesta, a dare l’occasione a Lisei di evidenziare il cortocircuito innescato dalla contrarietà di Pd e 5 stelle alle maggiori tutele per gli agenti su cui è a lavoro il Guardasigilli, Carlo Nordio. In particolare, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nei giorni scorsi aveva dichiarato: «Chi parla di scudo penale non sa quel che dice: in uno Stato democratico non si possono creare spazi di impunità per i politici, per gli agenti delle forze dell’ordine che devono per primi rispettare la legge». Pronta quindi la risposta di Lisei: «Sta emergendo che, rispetto agli acquisti delle mascherine, nella struttura commissariale ci sono stati, diciamo, non pochi problemi», ha ricordato Lisei, che continua: «Tra l’altro la Procura della Corte dei conti ha risposto a una mia richiesta, dopo che mi sono mosso per cercare di capire anche il tema degli sperperi, dicendomi che tanti fascicoli aperti dovranno essere chiusi perché Giuseppe Conte aveva fatto uno scudo erariale per gli amministratori e, quindi, non si può indagare. Conte non vuole lo scudo per le forze dell’ordine, però allora lo scudo lo fece durante il Covid», ha sottolineato il senatore. «La Procura della Corte dei Conti», ha continuato Lisei, «ha spiegato che ci sono tanti fascicoli pendenti che purtroppo, però, non hanno potuto processare e indagare perché c’è lo scudo erariale nei confronti degli amministratori che hanno agito in quel periodo. Quindi indagheremo noi».A stretto giro la risposta da parte dei 5 stelle: «Ancora una volta, Lisei dice falsità al fine di solleticare quella galassia complottista e no vax che tanto piace a lui e al suo partito. Lisei ha fatto volutamente confusione tra lo “scudo penale” per gli agenti, a cui il M5s si oppone, e quello “erariale” predisposto da Conte ai tempi della pandemia appannaggio degli amministratori, che a detta dello stesso Lisei starebbe impedendo alla Corte dei conti di indagare. Colpisce che un miscuglio simile venga fatto da un avvocato qual è l'esponente di Fdi», ha dichiarato il capogruppo del M5s in commissione Affari costituzionali alla Camera e membro della commissione di inchiesta sul Covid, Alfonso Colucci.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
