2023-05-04
Schillaci combina un altro pasticcio: siamo all’anarchia delle mascherine
Orazio Schillaci (Imagoeconomica)
Il ministro della Salute, in stile Ponzio Pilato, lascia a ospedali e governatori la libertà di imporre o meno il bavaglio. L’autonomia differenziata dunque è possibile. Peccato che, in questo caso, porterà al caos.In Italia forse un giorno avremo l’autonomia differenziata, ma solo se alcune Regioni rosse non si metteranno di traverso, dicendo che questa sarà la porta d’ingresso della secessione del Nord dal Sud. Tuttavia, se prima di essere applicata la riforma Calderoli dovrà superare molti ostacoli, c’è un federalismo che non conosce impedimenti ed è quello delle mascherine. Il tutto grazie alle decisioni del ministro della Salute il quale, mentre altrove i cosiddetti dispositivi di protezione sono stati aboliti da un pezzo, ha deciso un liberi tutti dal primo di maggio, consentendo di togliersi il bavaglio anche nelle corsie degli ospedali e nelle Rsa, salvo precisare che ognuno può fare quello che crede. Occhio: la libertà di mascherarsi non riguarda il singolo cittadino - principio che sarebbe rispettabilissimo, perché in linea con l’auto determinazione di pazienti e visitatori - ma ogni singola struttura e anche ogni singolo Comune o Regione.In pratica, quella che originariamente era stata presentata come una misura a tutela della salute degli italiani, adesso diventa una misura a capocchia, che non ha alcuna motivazione scientifica, ma morale. Il direttore di una Rsa preferisce essere prudente anche se l’Oms ha deciso che la pandemia non c’è più? Se vuole può imporre l’obbligo di indossare la mascherina prima di fare visita al nonno. Il presidente di una Regione invece, ritiene che non ci sia più alcun motivo per proteggersi con un pezzo di carta su naso e bocca? Se lo desidera può liberare tutti quanti dall’obbligo. Insomma, invece della tanto ricercata autonomia sanitaria, siamo all’anarchia e con il beneplacito del ministero che dovrebbe assicurare politiche preventive per tutto il Paese.Infatti, è bastato che Orazio Schillaci dicesse che negli ospedali e nelle Rsa le mascherine non erano più indispensabili, precisando in puro stile Ponzio Pilato che però era possibile anche renderle necessarie, e subito l’Italia dei mille Comuni ha dimostrato la propria anima. In Trentino e nella provincia autonoma di Bolzano si sono subito affrettati a togliere il bavaglio a pazienti e visitatori, precisando che ognuno può circolare liberamente in corsia senza dispositivi di protezione. Ma qualche chilometro più in là, la Regione Veneto ha deciso diversamente, annunciando che dopo la decisione di Schillaci, per quanto la riguarda non è cambiato niente. Risultato, chi abita a San Candido deve ricordarsi che se va a Cortina, paese confinante, la mascherina diventa obbligatoria. E allo stesso tempo, se qualcuno si sposta da Rovereto per andare a trovare un anziano parente ricoverato in una Rsa a Recoaro Terme, non può fare a meno di imbavagliarsi.L’autonomia differenziata dei dispositivi di protezione, che potremmo anche chiamare federalismo delle mascherine o se volete libero bavaglio in libera regione, mette in luce almeno due aspetti. Il primo ci pare evidente ed è che quando si vuole l’autonomia è possibile. Quella che viene spesso dipinta come una deriva che porterà alla disgregazione dello Stato, quando la politica la reputa necessaria o anche solo conveniente per non assumersi responsabilità o per non scontentare qualcuno, diventa improvvisamente possibile e anche utile, tanto da essere sbandierata come «libertaria».Ma allo stesso tempo, si nota un altro aspetto. Fino all’altro ieri le autorità sanitarie motivavano ogni loro decisione sostenendo che lo chiedeva la scienza. Bisogna rinchiudere in casa gli italiani? Ce lo chiedono gli scienziati (che poi gli scienziati fossero Silvio Brusaferro e Franco Locatelli lo abbiamo scoperto dopo, sennò col cavolo…). È necessario sospendere le lezioni e costringere gli studenti a seguirle dalla loro cameretta? Ce lo impone il commissario all’emergenza, il genio che ha inventato i banchi a rotelle. Dobbiamo impedire a chi non si è vaccinato di lavorare e di salire sull’autobus? Ce lo ha detto Draghi, che ha consultato la strana coppia, ossia Brusaferro e Locatelli, i quali gli hanno spiegato che chi ha offerto il braccio alla patria è sicuro di non contagiarsi e di frequentare persone che non si contagiano. Così, dopo tre anni in cui anche le vacanze dovevano essere vidimate dal comitato scientifico, le mascherine si indossano senza sentire neppure la domestica di Brusaferro o l’autista di Locatelli. Sì, Schillaci se ne lava le mani. O meglio, le fa lavare ad altri, i quali - immaginiamo - colti da improvvisa responsabilità nell’azzurro nulla di maggio, non sapendo che fare si affideranno al caso o alla fortuna. Risultato: dopo essere stati i primi a essere chiusi in casa, gli italiani saranno anche gli ultimi a tornare alla normalità. Del resto, sono quelli che grazie a Conte e compagni hanno sospeso le scuole più a lungo e hanno avuto le conseguenze più pesanti. Dunque, animo: non solo siamo i primi della classe, ma anche quelli che per primi sperimentano l’esitazione al potere.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.