2024-09-03
Sara Giudice al testimone: «Andiamo tutti in vacanza con i soldi di Gaia»
In uno scambio di messaggi con un altro collega ospite alla sua festa, la giornalista indagata per stupro assicura al suo interlocutore che organizzeranno un viaggio insieme grazie al risarcimento che incasserà.Oltre al tassista Patrizio F., nel caso della presunta violenza di gruppo che vede indagati Sara Giudice (inviata di La7 in procinto di approdare in Rai) e il marito Nello Trocchia (firma di Domani), c’è un altro testimone fondamentale, citato dalla difesa della coppia denunciata da Gaia (il nome è di fantasia) una terza giornalista.Se il tassista è l’unica persona che ha assistito alle avances in auto su Gaia la notte tra il 29 e il 30 marzo del 2023, P.S. videomaker di trasmissioni Rai, è la persona su cui Giudice e Trocchia hanno puntato per ricostruire quanto accaduto durante la prima parte della serata, durante la festa di compleanno della Giudice, organizzata in un pub di Trastevere. Per la pm della Procura di Roma Barbara Trotta, P.S. è un teste a discarico, sentito dagli investigatori «su sollecitazione della difesa degli indagati». Nell’atto, la pm ricostruisce anche la genesi della testimonianza: «Nella chat, datata 13 marzo (2023), Sara gli diceva che gli doveva parlare da vicino di una cosa importante, che in particolare doveva chiedergli di fare uno sforzo di memoria.Lui le chiedeva con un vocale di cosa si trattasse e lei gli inviava la seguente risposta: «ti ricordi al mio compleanno quando stavamo fuori dal locale io te Nello e Gaia che aspettavamo taxi. Che lei si è accovacciata e mi baciava tutta disinvolta? O robe simili»». Ma proprio questa chat, un misto tra messaggi di testo e vocali, sarà probabilmente uno dei punti centrali dell’udienza del 10 dicembre, durante la quale il gip dovrà valutare l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal difensore di Gaia, Alessandro Gentiloni Silveri. Che di quella conversazione ha un’idea molto diversa, in particolare sul primo scambio di messaggi, che minerebbe la genuinità della testimonianza del videomaker: «La Giudice» scrive nella sua opposizione alla richiesta di archiviazione «a quel punto invece di attendere una risposta o sentire la sua versione lo imbecca “che lei si è accovacciata e m i baciava tutta disinvolta? O robe simili”». Il legale di Gaia osserva che quello che poi diventerà a tutti gli effetti un testimone «nega tale versione perché risponde “si Sara .... no più che là fori, prima ... sulla porta prima… poi lì al taxi si, stavate a fa un po’ i mattacchioni, così, però che è successo? Scusa comunque si avvinghiava, vi avvinghiavate, certo tu eri più spinta, questo va detto”». A quel punto la Giudice attacca, anticipando all’amico i dettagli che ha già fornito al suo difensore: «Comunque adesso abbiamo detto anche all’avvocata… è possibile che ti chiamino per testimoniare, gli abbiamo detto quello che hai visto, di questi baci/effusioni prima di salire sul taxi, e quindi vediamo se servirà, e tutto quanto». La vera paura della giornalista però è che la sua vicenda diventi di dominio pubblico: «Mi raccomando tesò, massima riservatezza, perché questa cosa la sappiamo io, te, Nello, Corrado (Formigli, ndr) e il pubblico ministero, l’avvocato, perché la cosa importante che non esca, che venga archiviata». In alcuni messaggi di testo dice anche «Eh si la mia paura è che i vari Libero ci cavalchino. Speriamo non esce nulla la speranza è quella». Poi si lascia andare ad uno sfogo pesante, che, se preso alla lettera, contiene anche una contropartita per il testimone, evidenziando tra le cose importanti che «quando sarà archiviato venga denunciata per calunnia e ci andiamo a fare tutti una vacanza con i soldi della calunnia... mortacci sua…».Il videomaker, si mostra molto disponibile e, anche se l’ha conosciuta solo alla festa, esprime giudizi molto duri su Gaia: «No Sara, ma io a disposizione totale e completa, cioè, ma figurati, ma poi, voglio dì, mi sembra un atto di spregiudicatezza… di mitomania proprio… e comunque certo tu fammi chiamare e io ci vado assolutamente, sti giorni no, perché fino a sabato sto fuori, però se me lo dicono un paio di giorni prima, prenderanno un appuntamento, comunque vacanze a parte, ste persone poi dopo, gli va fatta pagare, in senso legale, cioè loro devono capire che esiste un limite alla loro follia». L’indagata concorda: «Assolutamente si… Per fortuna diciamo, poi l’ho dovuto dire a Corrado (Formigli, ndr), perché sai non sia mai che.. questa cosa uscisse, lui comunque la doveva sapé, ed è rimasto veramente sconvolto, scioccato, perché poi a quella festa stava pure lui, e quindi… sai rischia pure in qualche modo di metterlo in mezzo, no? ... questo cazzo di Ghb ...». Poi afferma che, secondo lei, Gaia pagherà la sua denuncia anche a livello lavorativo: «Pensa stava addirittura venendo a lavorare a Piazza Pulita e quindi, il livello di terra bruciata che si farà attorno con questa storia è inimmaginabile, inimmaginabile, e comunque, esatto, cioè anche a livello legale, voglio che rimanga una denuncia per calunnia, perché è troppo grossa, troppo grossa, sta cosa che ha fatto». In un altro passaggio della chat il testimone ipotizza perfino l’entità della condanna che potrebbe subire Gaia e la somma che la sua amica potrebbe ottenere: « Si becca 7 anni. Ti fai dare 100k (100.000 euro, ndr) di risarcimento» Per dare forza alla sua posizione, la Giudice si spinge perfino a un’affermazione tutta da dimostrare, ovvero quella di essere a conoscenza del fatto che la pm con crede che Gaia sia sta drogata: «La pm non crede manco alla versione del Ghb. Ha disposto la prova del Dna sulla piscia (sic!, ndr), perché crede non sia manco la sua».Dopo il primo test che aveva dato esito positivo svolto in un laboratorio privato che aveva conservato il campione, la Procura aveva in effetti disposto ulteriori accertamenti (che hanno dato esito negativo sulla presenza di Ghb e che sono contestati dalla difesa) tra cui quello, di prassi, del Dna.In un successivo passaggio della chat la Giudice, che al suo interlocutore dice perfino di temere che le possono togliere la figlia, torna sull’argomento del Ghb, ipotizzando che Gaia abbia preso la sostanza a casa: « E poi dice che aveva ghb nelle urine. Con referto. Ma a quella festa non girava nulla. Dove se l’è preso A casa sua». Il videomaker chiosa: «È un attacco ai giornalisti non alle persone». E l’indagata conferma: «Anche, si».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.