La «caccia» a Salvini è giusta: ha troppo potere

La «caccia» a Salvini è giusta: ha troppo potere
ANSA

Venerdì 8 giugno l'articolo di fondo scritto da Maurizio Belpietro per La Verità recitava: «Il nuovo sport nazionale? Caccia a Salvini». E a pagina 3 la conclusione del pezzo aveva un titolo ancora più aspro: «In Italia se non spari su Salvini, non sei nessuno». Da semplice collaboratore settimanale della Verità, che ringrazio poiché ospita da anni il mio Bestiario, le affermazioni di Belpietro mi hanno costretto a un esame di coscienza. Mi sono domandato: caro Giampaolo, alla tua bella età sei diventato un killer che spara giudizi velenosi invece di pallottole? E seguiti a lavorare per un quotidiano che, secondo la penna del suo direttore, ritiene che i leader politici siano intoccabili e non possano essere criticati anche con durezza?

Pressing sulle banche. Dagli anticipi fiscali gli aiuti al ceto medio
Giancarlo Giorgetti (Imagoeconomica)
Governo al lavoro per ottenere un contributo dagli istituti di credito per il taglio dell’Irpef ai redditi fino a 60.000 euro.
Cedere il Tfr per la pensione a 64 anni: «C’è pure lo sconto», «Non conviene»
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon (Imagoeconomica)
La Lega vuol dare la possibilità su base volontaria di usare la liquidazione per lasciare prima il lavoro. Durigon: «Estendiamo l’opzione già prevista per i fondi». Damiano (ex ministro): «Il tesoretto non si tocca».
Trump, scacco «narcos» al nemico Maduro
Nicolàs Maduro e Donald Trump (Ansa)
Gli Usa accusano il presidente venezuelano di favorire i traffici di droga: piazzate tre navi lanciamissili nel Mar dei Caraibi. Ma dietro l’escalation ci sarebbe un piano per contrastare l’influenza di Cina e Iran in America Latina. Caracas: «Immorale».
  • Il Paese attraversa una grave crisi politica, sfiancato dalle continue crisi di governo. Anche la Presidenza da quasi un decennio è falcidiata dagli impeachment anche se il Pil è salito del 3,3% nel 2024. Trionfano i cartelli della droga, che hanno portato il Perù ad essere il primo produttore al mondo di cocaina.
  • Il Perù è stato il primo Stato del Sudamerica a riconoscere l'Impero del Sol Levante post-isolazionista già nel 1873. Per questo è stato oggetto di un forte flusso di immigrati dal Giappone sin dal 1899. La parabola dei Nikkei Perujin, dal lavoro nelle piantagioni al successo in città, alla deportazione nei campi di prigionia negli Usa.

Lo speciale contiene due articoli.

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