2024-05-25
Salvini battezza la nuova diga e difende Toti
Il leader del Carroccio inaugura il cantiere della barriera foranea e ringrazia pubblicamente il presidente sotto inchiesta: «Ha fatto un gran lavoro per lo sviluppo della regione». Edoardo Rixi: «L’opera vale 1,3 miliardi e sarà strategica per l’intero Paese».Matteo Salvini blinda Giovanni Toti. A Genova per la cerimonia per la posa del primo cassone della nuova diga foranea del porto, il leader della Lega riserva al presidente della Regione, attualmente ai domiciliari, parole che tutto sembrano tranne che un invito a dimettersi. Del resto, fino a quando Toti resterà sospeso dalla carica, la guida della Regione Liguria è nelle mani del vicepresidente Alessandro Piana, esponente del Carroccio, mentre Fratelli d’Italia ha già messo nel mirino la poltrona di governatore. Del resto, è difficile dare torto a Salvini, considerato che il centrodestra fino ad ora ha sempre tutelato i propri esponenti coinvolti in inchieste giudiziarie che non siano arrivate al terzo grado di giudizio. «Ringrazio la comunità ligure», argomenta un Salvini assai tonico, anche per la vittoria sul decreto salva-casa, «che ha creduto in quella che sarà la più grande opera di ingegneria idraulica del Paese, grazie a chi l’ha pensata, progettata e approvata. Ringrazio Giovanni Toti che è stato protagonista, co-protagonista, di un rinascimento ligure che, negli ultimi anni, è stato imponente e maestoso. Non voglio entrare nel merito di sfere che non mi competono, però io ricordo la fame di sviluppo, di crescita, di modernità della Liguria. Grazie a tutti coloro che sono co-protagonisti di questo piccolo grande miracolo e grazie a coloro che, forzatamente per il momento, non sono presenti ma ne sono altrettanto protagonisti». Riferendosi all’inchiesta su Toti, Salvini non si sottrae alle domande: «Il ministro delle Infrastrutture», sottolinea, «incontra degli imprenditori? Sì, è il mio mestiere. Se non incontrassi gli imprenditori farei il dopolavorista». Soddisfattissimo il sindaco di Genova, Marco Bucci: «Questa diga», dice, «è un dovere che abbiamo nei confronti dei nostri figli e delle future generazioni. Non possiamo perdere questa occasione. È un’opera che di per sé porta Genova ad allargarsi sul mare. Sono 3 milioni di metri quadrati che Genova conquista e questo sarà il nuovo limite della città». «Al di là di ogni forma retorica» esulta il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, uomo forte della Lega in Liguria, «credo sia chiara a tutti l’importanza economica e strategica della nuova diga foranea di Genova. Un progetto ingegneristico ambizioso, unico al mondo per le sue caratteristiche costruttive. Un’opera che rappresenta un passo fondamentale verso il potenziamento del nostro porto e la crescita economica dell’intero Paese. Il valore complessivo della nuova struttura», sottolinea Rixi, «è di 1,3 miliardi di euro, già finanziati». «È un momento particolare per la Regione Liguria», commenta il governatore ad interim Alessandro Piana, «abbiamo avuto l’orgoglio di cofinanziare la nuova diga del porto di Genova, un’opera strategica, che abbiamo la responsabilità di portare a compimento, un’opera fondamentale per la Liguria, l’intero Paese e l’Europa». Tornando alla querelle sulle dimissioni di Toti, va registrata la posizione garantista di Forza Italia: «Giovanni Toti», dice a Piazzapulita, su La7, il deputato azzurro Alessandro Cattaneo, «durante le otto ore di interrogatorio, secondo quanto detto dai suoi legali, si è difeso e ha respinto tutte le accuse. Vedremo se gli arresti domiciliari saranno confermati o meno, ma secondo alcuni dovrebbe dimettersi. Per me, che sono garantista, non è assolutamente così». Ribadisce la posizione espressa sin dalla prima ora il legale di Toti, Stefano Savi: «L’unica cosa che ha sempre detto Toti», commenta Savi, «è che è una decisione che non può prendere lui sulla base solo del suo interesse personale ma deve essere presa dopo un confronto e un accordo con le altre parti politiche. Le dimissioni sono legate alla misura cautelare perché in questa posizione non può parlare con nessuno che non sia il suo avvocato e quindi ha difficoltà a concordare un’eventuale decisione con gli altri soggetti con cui deve confrontarsi».
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.