2021-05-05
Roma lancia il pass per i viaggi e si concentra sulle isole minori
Francesco Figliuolo (Ansa)
Francesco Figliuolo: «Il focus sono anziani e fragili». Intanto l'Ema avvia la revisione su Sinovac.L'Agenzia europea del farmaco ieri ha avviato l'esame (in «rolling review») del vaccino sviluppato dalla cinese Sinovac, il Vero Cell. Ad avanzare la richiesta all'Ema è stata l'azienda farmaceutica italiana Life'On, il ramo specializzato nei vaccini del gruppo Orofino, che ha sede a Pomezia. La decisione si basa sui risultati preliminari di studi di laboratorio e clinici che suggeriscono come il vaccino inneschi la produzione di anticorpi che prendono di mira il Sars-CoV-2 e può aiutare a proteggere dalla malattia. L'Agenzia valuterà i dati per decidere se i benefici superano i rischi e la revisione progressiva continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per una domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio. La tempistica di un'eventuale approvazione non è ancora prevedibile. Un eventuale arrivo del cinese Vero Cell non sembra comunque cambiare la strategia di Bruxelles, che ha ormai deciso di puntare tutto su Biontech-Pfizer, anche se da parte dei singoli Stati le ordinazioni dipenderanno da quanto salati saranno i nuovi prezzi dei vaccini. La stessa Italia, se necessario, non si fermerà ai vaccini acquistati in ambito europeo. Non a caso. il commissario all'emergenza, Francesco Figliuolo, gioca la carta della rolling review sul campo, ovvero con l'esperienza accumulata durante le vaccinazioni: una valutazione che potrebbe portare in particolare a estendere anche a età più basse l'utilizzo di Astrazeneca e Johnson&Johnson, visti «gli effetti collaterali infinitesimali». Il mantra del generale è che «i vaccini vanno impiegati tutti» in vista della campagna di massa, nonché in previsione del varo, annunciato ieri da Mario Draghi per la seconda metà di maggio, del green pass nazionale. Sperando che questo provvedimento serva anche a superare psicosi ingiustificate: ieri a rallentare le immunizzazioni sono state, per esempio, intemperanze e tensioni in un hub vaccinale a Napoli, da parte di ultrasessantenni che erano stati convocati per ricevere Az, come da disposizioni nazionali, e invece pretendevano Pfizer o Moderna a suon di insulti e minacce verso il personale. Complessivamente sono oltre 2 milioni le dosi del vaccino Az nei frigoriferi delle Regioni: su un totale di 6.565.080 consegnate all'Italia ne sono infatti state somministrate 4.525.107, il 69% del totale.Figliuolo deve fare i conti anche con quelle Regioni che escono dal sentiero delle categorie prioritarie tracciato con l'ordinanza del 9 aprile. Come la Campania di Vincenzo De Luca, che ha fatto partire le vaccinazioni degli addetti al settore del trasporto pubblico e rischia di sacrificare i richiami degli over 80 per immunizzare Procida, Capri e Ischia in vista della stagione turistica e tutta Napoli entro giugno (in vista di un ritorno elettorale). Seguita, a ruota, dalla Sicilia di Nello Musumeci, che partirà nel weekend a Lampedusa e Linosa, da lunedì nel resto delle isole. Ieri in una nota il generale ha ribadito che la campagna vaccinale «continua con il focus su anziani e soggetti fragili», aggiungendo però che nel contesto della campagna vaccinale, «verrà data massima attenzione anche alla messa in sicurezza degli abitanti delle isole minori». Il tema sarà affrontato stamattina dal commissario nel corso di una conferenza organizzata dal governo, cui parteciperà l'associazione che riunisce i Comuni delle isole minori, insieme ai rappresentanti di altre isole. Tra le ipotesi di lavoro, prosegue il comunicato, «figura la possibilità di effettuare la vaccinazione di massa per mettere in sicurezza le isole minori, partendo da quelle che possono presentare una particolare esposizione al rischio epidemiologico e che non sempre sono provviste di presidi sanitari adeguati». In sostanza, una ratifica dello strappo già consumato da Musumeci e De Luca. Che ora alzerà la posta.