2024-01-12
«Role Play», il nuovo thriller targato Prime Video
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«Role Play» (Amazon Prime Video)
Un matrimonio felice, due coniugi innamorati, i figli, una casetta da sogno. E, a minacciare l’idillio di due vite all’apparenza ordinarie, un segreto: immenso, oscuro, un fatto impossibile da digerire senza mettere in discussione ogni premessa sulla quale si è costruita un’esistenza comune. Role Play, su Amazon Prime Video da venerdì 12 gennaio, ha un antefatto poco originale, usato e riusato mille e più volte all’interno della cinematografia. Eppure, il film della piattaforma streaming, una produzione originale con Kaley Cuoco e David Oyelowo a interpretare moglie e marito, ha un che di magnetico.Un fascino figlio della sua leggerezza, di un tono piuttosto originale per un thriller. Role Play non è la pellicola che sembrerebbe lecito aspettarsi, non per intero. La trama è scritta. Emma e Dave si sono sposati per amore, decidendo di comune accordo di stabilirsi in un sobborgo residenziale del New Jersey e, in quella casa su due piani, così simile alle mille altre del circondario, così calda e viva, dare inizio ad una propria famiglia. I figli sono arrivati e con loro un’intimità nuova. Il matrimonio, che la stanchezza e la fatica e il tempo risicato avrebbero potuto far vacillare, si è rafforzato. Emma e Dave sono diventati una versione migliore, più unita, di quel che erano agli inizi della loro relazione. E la relazione non ha mai smesso di interessarli. Per festeggiare un anniversario, dunque, hanno deciso di dedicarsi del tempo, piccante: un gioco di ruolo per ritrovare in camera da letto l’ardore delle prime volte. Si sarebbero finti sconosciuti, abbigliati in modo peculiare e ritrovati, come stranieri, all’interno di un bar. Ma, lì dove avrebbero dovuto giocare, si sono trovati, invece, a fare i conti con una verità, ingombrante e pesante. Emma, la docile e bionda donna che Dave ha sempre creduto essere una madre amorevole e una moglie sincera, si è rivelata ben altro: un sicario con una valigia piena di armi e parrucche, di documenti falsi e false identità. A sentirlo, sulle prime, Dave ne ha riso. Un’incredulità da barzelletta. Poi, il bagno di realtà. Emma si è sempre chiamata Anna e ha sempre lavorato al soldo della malavita. Avrebbe voluto lasciarla, cambiare. Ma la situazione le è sfuggita di mano, costringendola alla fuga. E qui, su questa premessa, Role Play si è fermato. Dave, lungi dall’essere costruito come tanti altri personaggi, sull’indignazione figlia del tradimento e madre di congetture infinite sulla natura del matrimonio, è stato scritto per essere un marito fedele, di quelli che «Nella buona e nella cattiva sorte». Perciò, si è messo sulle tracce della moglie assassina, per aiutarla e sostenerla come ogni uomo ha promesso in sede di matrimonio e Role Play, da thriller un po’ trito, si è trasformato in una commedia d’azione, dove i ruoli sono ribaltati e l’introspezione lasciata alla buona volontà dello spettatore.