Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Matteo Renzi ospite al podcast condotto da Fedez
L’ex premier si esibisce nel podcast del rapper. Una performance da influencer più che da politico, tra autocompiacimento, elogi a Bin Salman e battute prefabbricate: «Agli avversari do tre congiuntivi di vantaggio». Ma il padrone di casa gli tiene testa.
Sebastiano Ardita (Ansa)
Il magistrato Sebastiano Ardita: «Con Tinebra ebbi molti contrasti, dalla gestione di Provenzano e Giuffrè fino al protocollo che consentiva agli 007 di interrogare i mafiosi in cella. L’ex capo del Dap era massone? La voce girava».
Il presidente della Cassazione, Margherita Cassano (Ansa)
Sono stato addetto al Massimario per vent’anni. Le relazioni come quella sul caso Albania non hanno valore vincolante ed esprimono solo il pensiero di chi le redige.
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 1° luglio con Carlo Cambi