Ritratti | Giuseppe Guzzetti, il dominus delle fondazioni

Il primo podcast della collana è dedicato a Giuseppe Guzzetti, il dominus delle fondazioni di origine bancaria che per decenni hanno svolto il ruolo di bancomat del territorio, attingendo a loro volta con i dividendi dalle casse degli istituti di cui erano azioniste. Abbiamo scelto di partire da lui perché in Italia il potere politico-finanziario è come un orologio da polso di lusso: alcuni sanno come aprirlo e riescono ad ammirarne il funzionamento, ma solo pochi sono in grado di regolarne gli ingranaggi senza rovinarlo. A tutti gli altri, non rimane che adeguarsi al ritmo delle lancette. E’ la lunga durata che fa la differenza tra i grandi e i piccoli, i saggi e gli avventurieri, i maestri orologiai che hanno comandato complessi meccanismi e quelli che invece girano la clessidra solo per una notte. E Guzzetti è sicuramente uno degli orologiai dell’Italia repubblicana. Buon ascolto.

Ritratti | Angelo Rizzoli, dall'orfanotrofio al colosso editoriale

Imprenditore, editore e produttore cinematografico, inizia la sua carriera come tipografo e stampatore. L'impegno nel mondo del cinema lo porta a finanziare un film che susciterà un coro di proteste ma che poi incasserà un enorme successo al botteghino e un premio Oscar: La dolce vita di Fellini.

Ritratti | Safra Catz, la regina della Nuvola

E’ una delle donne più potenti non solo della Silicon Valley ma del mondo tech. Di certo è stata una delle prime manager a far volare la nuvola, i servizi del cloud computing che sono diventati fondamentali per la nostra vita digitale.

Ritratti | Pellegrino Capaldo, addio al banchiere-professore

Banchiere, economista e consulente del Vaticano, protagonista della finanza italiana per diversi decenni, docente universitario e personaggio di spicco del mondo politico. Questo podcast di Ritratti è dedicato a lui e alla sua storia.

Ritratti | Barbe Nicole Ponsardin Cliquot, la dama delle bollicine

Nonostante la storia dello champagne sia pervasa da uomini, illustri, nessuno ha avuto il ruolo di madame Ponsardin, vedova Cliquot. Se oggi possiamo amare questo vino lo dobbiamo dunque, soprattutto, a una donna.

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