Ritratti | Franca Bruna Segre, la signora della finanza sabauda

Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande. Parto da questa citazione di Adriano Olivetti perché è stato forse il primo, più grande, rivoluzionario d’impresa italiano. In questo podcast abbiamo provato a disegnare i ritratti di altri uomini e donne, viventi e non, che hanno lasciato il segno sulle pagine delle storia economica di questo Paese. Alcuni esprimendo un potere di lunga durata, altri portando la direzione di un intero settore produttivo verso la modernità. Quasi tutti hanno avuto grandi maestri ma pochissimi allievi. Una generazione senza eredi, solisti spesso irripetibili. Hanno vissuto da dentro il succedersi dei principali fatti dell’industria e lo sviluppo delle tecnologie più avanzate che hanno caratterizzato la vita economica e sociale dell’Italia. Hanno gestito i successi e i grandi passi avanti compiuti ma hanno anche conosciuto le conseguenze della nostra debolezza strutturale in aree strategiche. Ritratti racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere sé stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.

Le idee del sindacato rosso sono il vero pericolo per la sostenibilità del Paese
Ansa
Chiedere il blocco dei licenziamenti mentre l’occupazione cresce è la prova che il modello di questi partiti e queste sigle punta a lucrare politicamente sulla povertà,
Mai dire Blackout | L’uranio del Kazakistan

Export di uranio kazako in forte crescita. Trump vuole i dazi su import da Messico e Canada. Cavo nel Mar Baltico, è intrigo internazionale. La concentrazione nel mercato cinese dell’auto e le difficoltà della ricarica.

Da ottobre 2022 registrate 15 astensione al mese. Colpiti soprattutto i treni: proclamati 22 giorni di stop solo quest’anno.
Pure gli ucraini stanchi del conflitto. Questo bagno di sangue deve finire
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro danese Mette Frederiksen visitano i soldati feriti in un ospedale militare a Kiev (Ansa)
Chiedere un impegno per lo stop alle ostilità non è putinismo, ma realismo. Anche Volodymyr Zelensky è rassegnato a cedere alcuni territori. Poi ci sarà da pensare alla fase post bellica: tutte quelle armi sono un pericolo.
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy