2023-07-02
«I ristoranti firmati da Sophia Loren puntano sull’estero»
Gianluigi Cimmino (Getty Images)
L’ad di Yamamay e Carpisa, Gianluca Cimmino, che ha lanciato anche la catena di locali: «Siamo pronti a inaugurare a Hong Kong nel 2024».Diversificare. Pare questa la parola d’ordine di Gianluigi Cimmino, ad di Yamamay, Carpisa e della catena di ristoranti Sophia Loren. La moda come punto di partenza e ora anche la cucina italiana da esportare. «Il 5 luglio apre ufficialmente il nuovo spazio Sophia Loren all’interno del terminal 1 di Fiumicino, in partner con Autogrill», racconta Cimmino.Caratteristiche?«Autogrill prende il format e lo sviluppa. Ovvero un’area food dove ci sono altri brand e si rivoluziona il concetto di ristorazione in aeroporto, non più solo veloce ma anche uno spazio di intrattenimento per lunghe attese. Un ristorante con quasi 200 coperti. Per noi è un passaggio importante dato che Autogrill dopo la fusione con Dufry è il primo operatore al mondo nel food retail e ci auguriamo che possa essere il primo di una lunga serie».A oggi quanti sono i ristoranti Sophia Loren?«Con questo quattro: Firenze, Milano, Bari e Roma Leonardo da Vinci».Come mai vi siete allargati al mondo della ristorazione?«Crediamo che la principale vocazione del nostro Paese sia accogliere il turista. Sophia Loren è un marchio con il quale lavori con gli italiani ma particolarmente attrattivo per gli stranieri. E crediamo che all’estero i nostri fiori all’occhiello siano la moda e il cibo». Le colonne portanti del made in Italy.«Esatto. E visto che non esiste una catena italiana di ristorazione completa, e i nostri sono ristoranti con pizzeria, l’altissima qualità, la massima attenzione alle ricetta su un posizionamento medio e quindi anche accessibile sono la dimostrazione che si può avere successo. Potrei citare Arrigo Cipriani, ormai con una mentalità americana, ma che rappresentano un concetto diverso, di lusso. Proprio per questo, per quanto riguarda il cibo di buona qualità accessibile, crediamo ci sia uno spazio di sviluppo all’estero».L’obiettivo è l’internazionalizzazione?«Assolutamente sì. Apriremo un’altra decina di ristoranti in Italia, in totale una quindicina, e poi andremo all’estero dove abbiamo una lista d’attesa importante da Dubai a Hong Kong dove apriremo nel marzo 2024. L’esperienza con Autogrill sarà importante per recepire un certo metodo di lavoro come automatizzare le operazioni e la gestione delle risorse umane. Molti marchi all’interno degli aeroporti e altre aree di travel come le stazioni sono gestiti da Autogrill in franchising. Oltre ai marchi propri ne sviluppano di altri mettendo a fattor comune l’esperienza».Sophia Loren è contenta?«Ha seguito molto il progetto, in particolare nella scelta dei menu, lei, grande appassionata di cucina».Food e moda, due termini vincenti. Voi avete iniziato da quest’ultima, poi la valigeria tanto da avere in portafoglio marchi come Yamamay e Carpisa. Novità in questo campo?«I nostri sono marchi nazionalpopolari. Per questo dobbiamo essere sempre attenti a offrire il miglior prodotto qualità prezzo, soprattutto in momenti di difficoltà. Sono ottimista ma questa politica del continuo rialzo dei tassi ci auguriamo finisca altrimenti rischiamo di bloccare i consumi. E poi ci sono i milioni di turisti che stanno arrivando in Italia. Bisogna stare attenti a questa politica dell’aumento dei tassi che toglie ossigeno alle famiglie che hanno mutui».Quanti i negozi Yamamay?«Sono circa 650, quelli Carpisa 450. Numeri sempre in evoluzione perché le catene come la nostra hanno molta facilità di chiusura e apertura».Cosa chiedono oggi le donne in fatto di costumi?«Senza falsa modestia penso che abbiamo la collezione mare più bella al mondo. Il mare è un settore che seguo in modo molto specifico anche nella costruzione della collezione e delle collaborazioni con stilisti emergenti. Come la serie Linda, una limited edition di Yamamay creata con la designer colombiana Maygel Coronel. E noi l’abbiamo all’interno della nostra collezione che offre di tutto, dalle soluzioni tecniche alla sostenibilità dato che oltre il 70% è in tessuti riciclati. Quello che offriamo è un assortimento di moda mare che non teme confronti». E per l’uomo?«È senza dubbio la categoria che cresce di più perché l’uomo sta cambiando abitudini d’acquisto, compra direttamente e soprattutto scopre dei prodotti nuovi che hanno anche caratteristiche tecniche particolari. Questa settimana lanciamo un pari gamba invisibile da uomo, che indossi e dimentichi di avere, senza cuciture, pelle d’uovo leggerissima, completamente traspirante, antibatterico, tecnologicamente ha tutto. È invisibile per chi porta pantaloni trasparenti o attillati, un prodotto che fra le donne è comune mentre fra gli uomini inizia ora a essere conosciuto. È un mercato in grande crescita per questo. Per l’uomo, prima, era la donna che comprava. Oggi lui fa da solo e giustamente ha le sue esigenze. È, finalmente, un acquisto consapevole».
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.