2018-05-15
L’assalto al Palazzo dei Balducci boys. Spadafora e Panebianco erano amici dell’uomo della Cricca
Il pentastellato che segue come un'ombra Luigi Di Maio era vicinissimo al capo della cricca degli appalti e adesso prepara lo sbarco a Palazzo Chigi attraverso un ex 007 che farà da tramite tra M5s e Finanza.È partita la scalata dei Balducci boys a Palazzo Chigi. Tra i nomi nuovi che starebbero per entrare nella stanza dei bottoni ci sono anche uomini che sono stati in stretti rapporti con Angelo Balducci, l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici considerato a capo della cosiddetta cricca degli appalti del G8, il celebre «sistema gelatinoso». A febbraio il Tribunale di Roma lo ha condannato a 6 anni e 6 mesi per associazione per delinquere, mentre nel 2017 lo Stato gli ha confiscato 9 milioni di euro (27 unità immobiliari tra ville, appartamenti di pregio e terreni). Balducci, ex gentiluomo del Papa, nel 2010 venne travolto dalle polemiche anche per gli incontri gay a pagamento che si faceva organizzare da un corista nigeriano del Vaticano. Ebbene, nelle carte di quell'inchiesta, finirono almeno due personaggi (non indagati) che presto potrebbero ricoprire ruoli di primo piano con i 5 stelle al governo.Per esempio, negli atti della Procura di Firenze e nelle annotazioni dei carabinieri del Ros, compare più volte il nome di Vincenzo Spadafora, 44 anni, originario di Afragola, un deputato del M5s considerato il braccio destro di Luigi Di Maio. Gli investigatori parlano di «numerose conversazioni telefoniche fra Vincenzo Spadafora e Angelo Balducci, sintomatiche di un loro rapporto di amicizia».Va ricordato che i giudici che gli hanno confiscato i beni hanno recentemente dato questo giudizio su Balducci: «Risulta avere pervicacemente approfittato delle proprie funzioni apicali in seno alle amministrazioni, titolari di enormi poteri di spesa in ordine all'assegnazione di appalti pubblici, per procedere in modo sistematico e sfrontato all'arricchimento proprio, dei familiari e dei complici con i quali abitualmente operava; (…) si deve rilevare che le dichiarazioni difensive del Balducci sono sfacciatamente false (…), a conferma della pericolosità del proposto e della totale assenza di qualunque resipiscenza…». Le chiacchierate con Balducci dimostrano che Spadafora è uno di quei soggetti che sa farsi concavo e convesso. Il che in politica può essere pure un pregio. Sicuramente, prima di atterrare sul pianeta grillino, è stato un enfant prodige della cosa pubblica, diventando prima il segretario particolare del governatore campano Andrea Losco, dell'Udeur di Clemente Mastella e poi dell'ex ministro dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Nel 2006 è capo «della segreteria del senatore Francesco Rutelli», come scrivono i Ros. Nel 2008 viene nominato presidente dell'Unicef Italia e, dal governo di centrodestra, Garante per l'infanzia. A quell'epoca la sua voce è intercettata mentre si scappella di fronte al grand commis di turno. Il 12 ottobre 2009 Balducci chiama Spadafora e lui risponde: «Agli ordini». Balducci chiede di anticipare l'appuntamento del mattino successivo. Spadafora: «Certo, 8 e mezza». Balducci: «Scusa». Spadafora: «Presidente è un piacere ... se vuole anche verso le 6… 6 e un quarto (ride). Ciao presidente». Annotano gli investigatori: «L'incontro fissato fra i due per la mattina del 13 ottobre, precede di qualche giorno (…) la firma da parte di Filippo Balducci (figlio di Angelo, ndr) di un contratto di assunzione presso l'Unicef di cui, come già accennato, Spadafora è presidente».Il braccio destro di Di Maio nel 2009 fa anche da intermediario tra Barbara Palombelli e Balducci per il contratto di un comune amico. Per questo inoltra al presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici un sms che ha ricevuto dalla moglie di Rutelli: «Il famoso contratto di (…) non è stato ancora mai firmato. Ci dobbiamo preoccupare?», si legge nel messaggino. In un'altra intercettazione i membri della Cricca si preparano a partecipare a un convegno dell'Unicef organizzato da Spadafora: «C'è Veltroni... c'è Filippo Balducci» trillano, per sottolineare l'importanza dell'evento. Balducci si preoccupa anche di far incontrare Spadafora, «il giovanissimo presidente dell'Unicef Italia», con l'allora direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Il giornalista non trova controindicazioni nell'abboccamento e autorizza Balducci a farlo contattare. Quando apprende la notizia, Spadafora è felice come un bambino: «Ma veramente? (ride)...ma davvero lo posso fare? … davvero lo posso fare?». In un'altra registrazione Balducci e Spadafora parlano di «argomenti a carattere privato» e poi di un incontro avuto da Balducci, «alla presenza di Rutelli», con l'onorevole Michela Brambilla, la quale è sottosegretaria con delega al Turismo. Balducci riferisce che la Brambilla «ha intenzione di creare un gruppo per la giornata mondiale del turismo a Riva del Garda con a capo tale Panebianco». I carabinieri ci informano che Spadafora e Balducci «spettegolano su questo Panebianco» e che «nel corso della telefonata Angelo parla a un altro telefono con Panebianco e lo rende edotto delle volontà della Brambilla».All'epoca dei fatti Giovanni Panebianco, classe 1970, lavorava a Palazzo Chigi come «referendario» ed era il coordinatore del programma culturale delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma si occupava anche delle ricognizioni dei lavori in vista dei Mondiali di nuoto e del G8, oltre che della promozione delle relative attività nel settore turistico. Panebianco, che è un ufficiale della Guardia di finanza in congedo e un ex 007 del Sismi di Nicolò Pollari, il 6 marzo scorso, due giorni dopo il trionfo elettorale grillino, è stato promosso dal segretario generale di Palazzo Chigi Paolo Aquilanti, fedelissimo di Maria Elena Boschi, da dirigente di seconda fascia a dirigente generale con l'incarico triennale di coordinatore dell'ufficio tecnico-scientifico e affari generali nell'ambito delle politiche antidroga.Nel nuovo ruolo, a quanto risulta alla Verità, Panebianco avrebbe iniziato un'intensa attività di pierre. Ecco che cosa ci ha raccontato un funzionario governativo: «Nei nostri uffici sta sostenendo di essere vicino ai 5 stelle e che in futuro farà da tramite tra i grillini, la Guardia di finanza e Palazzo Chigi, attraverso l'onorevole Spadafora». L'ex 007 avrebbe anche garantito al segretario generale Aquilanti «che si impegnerà a farlo rimanere al suo posto». Nei giorni scorsi Panebianco è stato avvistato pure nella palazzina dello Stato maggiore delle Fiamme gialle. Una visita che non è passata inosservata, soprattutto tra gli ufficiali della Gdf in quota Renzi. Insomma mentre si lavora a un nuovo governo c'è già chi prepara uno spoils system in gelatina grillina.