Con riferimento all'articolo apparso sul vostro giornale in data 28/01/2018 dal titolo L'uomo di Bankitalia portò fondi tossici in Pop Vicenza tengo a precisare, per un'esaustiva informazione dei vostri lettori e a tutela della mia onorabilità, immagine e professionalità, quanto segue: il sottoscritto non ha mai condotto alcuna attività relativa ai fondi offshore ivi citati.
Infatti, come peraltro documentato e appurato in altre sedi, il signor Matta venne in banca accompagnato dal signor Majorano - persona che conoscevo da diversi anni non per motivi di lavoro - nel mese di dicembre 2011. Gli stessi fecero la loro presentazione alla quale assistette tra l'altro, collegato in video conferenza, anche l'allora vicedirettore generale responsabile dell'area finanza e per quello che mi riguarda la cosa fini lì. Sottolineo anche di non aver mai riscontrato né risposto all'email ricevuta nel febbraio 2012 dal signor Majorano né mai veicolato la stessa ad altre strutture della banca a riprova che, a mio avviso, l'operazione non andava eseguita.
Tali mie valutazioni negative in ordine alla prosecuzione dell'operazione furono inoltre comunicate telefonicamente al signor Majorano. Dopo questi episodi personalmente non ho più avuto nessun contatto con il signor Matta. Dichiaro che sia il signor Matta sia gli altri nominativi interessati ai fondi, che sono citati nell'articolo, non li conoscevo prima e non li ho mai conosciuti neanche dopo. Ribadisco pertanto la mia totale estraneità alle decisioni afferenti gli investimenti di Banca popolare di Vicenza nei fondi in questione
Mariano Sommella