2022-05-06
Le Regioni avanzano 13 milioni di dosi. E la riserva centrale resta un mistero
Inutilizzati 12,7 milioni di vaccini Pfizer per circa 200 milioni di euro di valore. Flop Novavax: in magazzino 983.000 fiale.Abbiamo ancora da parte 12,7 milioni di vaccini Pfizer non utilizzati. Ma se guardiamo la cifra delle scorte totali di tutti gli altri vaccini il numero scende a quasi 5 milioni. Come è possibile? Siamo andati a consultare la banca dati del ministero della Salute, il cosiddetto contatore github, e lì i conti sono cominciati a non tornare. Ebbene, su quasi 142 milioni di dosi di vaccini complessivamente nella disponibilità delle Regioni, ne sono state somministrate a ieri poco meno di 137 milioni, con un delta (consegne meno inoculazioni) quindi di 4,95 milioni. Quando si vanno però a considerare i singoli tipi di vaccini i numeri cominciano a ballare. Partiamo da Pfizer/Biontech (per comodità abbiamo messo insieme sia il vaccino pediatrico sia quello per gli over 11): a fronte di 102.066.819 dosi consegnate, ci sono state 89,3 milioni di somministrazioni, con un avanzo appunto di oltre 12,7 milioni. Per stimarne, a spanne, il valore bisogna ricordare che ancora oggi manca una certa trasparenza sul prezzo delle dosi dei vaccini anti Covid perché i contratti sono protetti da clausole di riservatezza. Le elaborazioni dell’Osservatorio Cpi sui dati Anac e Openpolis rivelano comunque due aree di prezzo: una, compresa tra 1,79 e 4,21 euro a dose, relativa ai contratti conclusi nel primo semestre dello scorso anno e legati presumibilmente al vaccino Astrazeneca; e un’altra, tra 14,37 e 22,82 euro, per i contratti stipulati tra dicembre 2020 e aprile 2021 (probabilmente relativa ai vaccini Pfizer e Moderna). Facendo una media e considerando solo le scorte di Pfizer si arriva a una cifra di circa 200 milioni di euro.Ma torniamo al contatore del ministero. Abbiamo considerato anche Astrazeneca e Janssen, che comunque non sono più inoculati, ed è spuntata la prima anomalia. Da github vediamo infatti che per il prodotto di Johnson&Johnson sono circa 342.000 le dosi avanzate, mentre per Az (chiamato Vaxzevria) su 11,5 milioni di consegne risultano 12,1 milioni di somministrazioni. Ovvero ci sono 651.000 dosi inoculate. Da dove saltano fuori? Sulla banca dati non viene data alcuna spiegazione. Probabilmente è stato attinto alla riserva centralizzata di Pratica di Mare. Su quante fiale sono rimaste nell’hub della Difesa e sul numero di quelle extra che sono state utilizzate dalle Regioni (quando e perché) però non abbiamo alcuna informazione. L’ultima indicazione ufficiale sulla riserva era arrivata dall’ormai ex commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo lo scorso 19 novembre, che aveva parlato di 2,5 milioni di dosi di vaccini mRna della riserva centralizzata. Poi, il buio. Il «bug» diventa però assai più evidente per Moderna. Perché se alle Regioni risultano arrivate 25,4 milioni, ne sono state somministrate 33,8 milioni. Ovvero 8,4 milioni in più di quelle disponibili. Sono arrivate da Pratica di Mare? Non si sa. Bisogna ricordare che le Pfizer sono sempre state consegnate direttamente alle Regioni, mentre sia Az sia Moderna sono sempre arrivate direttamente a Pratica di Mare e da lì poi distribuite sul territorio. Di certo, gran parte delle dosi di Moderna sono state utilizzate per i fragili e anche per le terze dosi. Una parte dell’anomalìa numerica può essere spiegata con il fatto che i vaccini ora vengono usati per i booster e i richiami a dose ridotta (quanto questo pesi effettivamente è molto difficile da valutare), resta però il «buco nero» delle scorte centrali, così come non si ha una statistica chiara sulle dosi scadute o in scadenza in questi mesi. Lampante è, invece, la conferma del flop di Novavax. Sul totale di 1.023.000 vaccini consegnati da fine febbraio, ne sono stati utilizzati solo 39.942 con una scorta di 983.058. Ciò significa che l’obiettivo di convincere lo zoccolo duro dei novax a ricevere la prima dose con il nuovo prodotto è in gran parte fallito. Soprattutto in alcune Regioni dove le fiale usate di Novavax, che non viene usato per terze e quarte dosi, si contano sulle dita di una mano. Prima di lasciare l’incarico scaduto il 31 marzo, Figliuolo ha dato mandato alle Regioni di censire le dosi in giacenza per comunicare la disponibilità alla donazione ai Paesi bisognosi. Ma sul risultato di questo censimento non si hanno ancora notizie. Lo scorso 3 marzo, l’ex commissario aveva scritto ai governatori che buona parte delle dosi di vaccino mRna in afflusso nella seconda metà di marzo e nel mese di aprile era stata resa disponibile alle donazioni, «sia per supportare Paesi in difficoltà, sia per non generare surplus di vaccino superiore alle esigenze previsionali», sottolineando di aver comunque fornito alle Regioni/Province autonome «un quantitativo di dosi tali da permettere, unitamente a quelle mantenute a livello centrale, una prima risposta a un’eventuale allargamento della platea della quarta dose». Quarta dose, fin qui riservata solo ai soggetti immunocompromessi, che però procede al rallentatore: secondo i dati della Fondazione Gimbe diffusi ieri, l’hanno ricevuta solo circa 383.000 persone, con ampie diseguaglianze regionali. Stessa musica per il terzo shot: restano scoperti quasi 2,7 milioni di persone che possono riceverlo subito, pari al 5,6% della platea, mentre 5,65 milioni di italiani devono aspettare in quanto guariti da meno di 120 giorni.
(Totaleu)
«Tante persone sono scontente». Lo ha dichiarato l'eurodeputato della Lega in un'intervista al Parlamento europeo di Strasburgo.