2023-12-05
Raid a tappeto e tank nel Sud di Gaza. Usa al lavoro col Qatar per gli ostaggi
Israele estende l’offensiva: «Colpiti 200 obiettivi jihadisti». Antony Blinken media con Doha per il rilascio dei rapiti e il cessate il fuoco. Recep Tayyip Erdogan minaccia: «Dura reazione se Gerusalemme colpisce Hamas in Turchia».I carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf) che sono dispiegati nel Sud della Striscia di Gaza ieri si sono diretti verso l’area agricola a Est di Khan Yunis. Secondo i media israeliani i blindati sono entrati nei villaggi di Karara, Khuzaa ed Abassan, dove due giorni fa la popolazione locale aveva ricevuto dall’Idf l’ordine di evacuazione immediata. L’operazione è in linea con le direttive del governo di Gerusalemme che vuole distruggere l’organizzazione jihadista palestinese, compresa l’eliminazione dei suoi capi, alcuni dei quali si troverebbero in quest’area. Secondo il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller, «gli Stati Uniti vedono un miglioramento da parte di Israele nel restringere gli obiettivi a Gaza». Per tutto il giorno, ieri, le sirene d’allarme sono suonate anche a Tel Aviv (nei dintorni) e anche a Be'er Sheva (capoluogo del Distretto meridionale), e nelle comunità vicine. Mentre scriviamo le intercettazioni dell’Iron Dome hanno evitato ancora una volta vittime israeliane. Evidente come la pioggia di missili lanciati su Israele sia la risposta di Hamas agli oltre 200 attacchi lanciati nella notte contro obiettivi di Hamas a Gaza. L’Idf in una nota ha spiegato che «è stata distrutta un’infrastruttura di Hamas a Beit Hanoun nel Nord dell’enclave palestinese, utilizzata per attaccare i nostri soldati, mentre nel complesso della scuola le truppe hanno trovato armi e due ingressi di tunnel uno dei quali era una trappola esplosiva». L’agenzia palestinese Wafa (alle dipendenze di Hamas) ha riferito che «almeno 50 cittadini sono stati uccisi e centinaia feriti» in due distinti attacchi degli aerei israeliani «su due scuole che ospitavano sfollati nel quartiere al-Daraj di Gaza City». Secondo la stessa fonte, «è stata colpita la scuola Salah al-Din,» affiliata all’Unrwa. Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha rivelato durante il punto con la stampa, che il comandante del battaglione di Hamas denominato «Shati» è stato ucciso in un attacco aereo nella Striscia di Gaza: «Sotto il suo comando sono stati attuati i raid del 7 ottobre, lui era uno degli ideatori». Stessa sorte è toccata ad Alaa al-Nazal, elemento di spicco delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa dell’organizzazione terroristica di al-Fatah a Qalqilya. Nonostante la tregua sia fallita e siano ripresi i combattimenti a Gaza il segretario di Stato Antony Blinken continua a lavorare affinché non si spezzi l’esile filo della diplomazia come ha scritto ieri su X: «Ho parlato con il primo ministro del Qatar Al Thani degli sforzi in corso per facilitare il ritorno in sicurezza di tutti gli ostaggi e per aumentare ulteriormente i livelli di aiuto ai civili a Gaza». Anche il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby ha garantito che gli Stati Uniti «stanno lavorando molto duramente per la ripresa dei negoziati». Purtroppo, il governo israeliano ha confermato che 15 dei 137 ostaggi ancora prigionieri sono morti. Gli Stati Uniti hanno anche invitato Israele «a fare di più per proteggere i civili ed evitare nuovi e significativi spostamenti di massa e a fare entrare più carburante a Gaza». Intanto la Casa Bianca ha annunciato che sta arrivando in Israele una delegazione di alti funzionari dell’amministrazione Biden che discuteranno con gli israeliani la «pianificazione del dopoguerra a Gaza». La delegazione Usa guidata da Phil Gordon, consigliere per la Sicurezza nazionale della vicepresidente Usa Kamala Harris, Ilan Goldenberg, consigliere di Harris per il Medio Oriente, insieme ad altri. Secondo il portale israeliano Walla, la delegazione statunitense incontrerà in Cisgiordania il presidente del Consiglio di sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi e il ministro degli affari strategici Ron Dermer insieme al presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas. Sempre nella giornata di ieri l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, è stato contestato al 25esimo Forum Ue-Ong per i diritti umani: mentre parlava alcune persone in segno di protesta hanno lasciato la sala. Lo spagnolo si è difeso affermando: «Le persone stanno lasciando la sala? Perché? Probabilmente ho detto qualcosa di scomodo, ma le Nazioni unite hanno detto chiaramente che quello che è successo in un caso era stato riconosciuto come carneficina e quello che sta succedendo a Gaza è un altro caso di carneficina». Sempre nella giornata di ieri la Turchia ha avvertito Israele: «Se tentate di eliminare gli alti funzionari di Hamas nel nostro territorio, le conseguenze saranno gravi». Dagli Stati Uniti è arrivata la notizia secondo la quale Hamas potrebbe aver speculato in Borsa prima dell’attacco del 7 ottobre vendendo allo scoperto società israeliane nei giorni precedenti al massacro. Lo si legge in uno studio pubblicato sulla rivista Ssrn da Robert J. Jackson Jr. della New York University School of Law e Joshua Mitts della Columbia Law School, secondo cui i trader che apparentemente avevano conoscenze approfondite hanno guadagnato miliardi di dollari. Infine, la missione di Israele all’Onu ha organizzato una riunione al Palazzo di vetro sulle provate accuse di violenza sessuale (almeno 1.500) commesse il 7 ottobre dai terroristi di Hamas. In una nota, l’organizzazione jihadista come ennesimo affronto, ha respinto le accuse: «Le campagne sioniste promuovono bugie e accuse infondate per demonizzare la resistenza palestinese. Queste bugie sono le ultime di una serie». Orrore senza fine.
Nel riquadro Roberto Catalucci. Sullo sfondo il Centro Federale Tennis Brallo
Sempre più risparmiatori scelgono i Piani di accumulo del capitale in fondi scambiati in borsa per costruire un capitale con costi chiari e trasparenti. A differenza dei fondi tradizionali, dove le commissioni erodono i rendimenti, gli Etf offrono efficienza e diversificazione nel lungo periodo.