Un lettore parla di «metamorfosi» del nostro giornale, ma non siamo ammattiti: condanniamo i crimini del Cremlino e allo stesso tempo diffidiamo di chi vuol trascinarci in un conflitto che ci sarebbe fatale.
I danneggiati dal vaccino (quindi non i «no vax») inseguono il politico impegnato a presentare il suo libro. «Torna qui, voglio risposte», gli dice un uomo sulla sedia a rotelle. Invece di gridare alla persecuzione, l’ex ministro dia conto del suo operato.
Per i media italiani, ma anche per i politici europei, la carneficina al teatro è manna per il Cremlino che prepara un’escalation del conflitto. Ma serve maggior equilibrio.