2024-07-22
Quante menzogne sui vaccini obbligatori
Non è vero che hanno eliminato malattie mortali: la difterite per esempio è scomparsa anche dove non si usavano i sieri. Ed è falso dire che non ci sono rischi: l’autismo come effetto collaterale è indicato nelle schede tecniche, così pure encefaliti e morti improvvise.«Il vaso di Pandora» è un modo di dire che nasce dalla mitologia greca: lo si apriva e tutti i mali si riversavano nel mondo. Scoperchiare il vaso di Pandora vuol dire parlare di qualcosa che, se appurato, scatenerebbe un tale scompiglio da mettere in crisi un sistema. Il rapporto tra autismo e vaccini è una fantasticheria? L’autismo sta aumentando in maniera esponenziale: quasi sconosciuto all’inizio del secolo scorso, ora in alcune sciagurate contrade arriva a un caso ogni 40 bambini. Per quale motivo i pediatri e le società di pediatria non stanno usando tutto il loro tempo e la loro energia a cercare di capire le cause dell’aumento dell’autismo? C’è quasi una ritrosia, come se si fosse terrorizzati dal rischio di scoperchiare il vaso di Pandora. Le grandi accusate, se non altro per banali motivi statistici, sono le vaccinazioni a tappeto, in particolare le polivalenti, i vaccini coltivati su cellule di feto umano per il rischio ci contaminazioni con Dna umano (morbillo, e quindi la trivalente mma, morbillo parotite rosolia), i cosiddetti vaccini coniugati, e il glifosato. Per motivi di prudenza non bisognerebbe immediatamente sospendere le vaccinazioni e vietare il glifosato?Per motivi di prudenza occorrerebbe somministrare i vaccini uno alla volta, separati da almeno un mese di distanza e dopo aver verificato che il bambino sia stato in ottima salute nelle quattro settimane precedenti. Per motivi di prudenza non si dovrebbe vaccinare bambini con microcefalia, precedenti di convulsioni, anamnesi familiare positiva per autismo. I bambini delle popolazioni che non vaccinano hanno tassi di autismo bassissimi: per esempio gli Amish negli Stati Uniti e i bambini dei campi nomadi in Italia non sono vaccinati contro niente, e tra l’altro non abbiamo registrato ecatombi per tetano, morbillo, difterite o pertosse. Ci spiegano che chiunque affermi che ci sia una correlazione è un analfabeta e/o un completo idiota che vuole che i bambini muoiano come mosche senza vaccini. Senza vaccini i bambini non muoiono. Un bambino ben nutrito con un sistema immunitario normale è in grado di tenere testa a malattie che erano temibili nella prima metà del secolo scorso, ma non più ora. I genitori disperati che mostrano sul cellulare il video del bambino prima e dopo la polivalente, allegro e normale prima, chiuso e immobile dopo, sono trattati da aspiranti profittatori. L’autismo come possibile effetto collaterale è serenamente indicato sulla scheda tecnica del vaccino Tripedia (tetano, difterite pertosse), insieme ad altre patologie come encefalite, porpora trombocitopenica e morte improvvisa del lattante. Ci spiegano che è stato scritto su foglietto illustrativo per precauzione, perché si sono verificati casi dopo l’inoculazione, non perché sia stata dimostrata scientificamente la correlazione. Il fatto che dopo l’inoculazione si siano verificati casi di patologie terrificanti mi sembra parecchio inquietante. Vorrei aggiungere che il 50% delle morti in culla avviene entro la settimana successiva a una inoculazione vaccinale. Durante il lockdown si sono fatte pochissime vaccinazioni e il numero delle morti in culla è diminuito. E, soprattutto, il fatto che qualcosa non sia stato «dimostrato scientificamente» non vuol dire che sia falso. «Dimostrato scientificamente» è una dizione che si può usare solo dove è stato possibile fare studi in doppio cieco oppure studi su correlazioni citologiche e biochimiche. Se questi studi non sono finanziati da nessuno, non possono essere fatti. Chi dovrebbe finanziarli? Oggi sono solo le case farmaceutiche che finanziano gli studi. Si ipotizza in più di un articolo una correlazione tra i vaccini detti coniugati e autismo. Dato che la regressione autistica potrebbe essere favorita in caso di crisi epilettiche o familiarità si consiglia in questo caso un calendario vaccinale estremamente prudente. Molti autori consigliano sempre l’inoculazione di un solo vaccino alla volta. Molti studi hanno dimostrato che alcuni vaccini causano demielinizzazione, la perdita di mielina delle fibre nervose. Nel suo l How to End the Autism Epidemy, J.B. Handley riporta studi che collegano i vaccini all’autismo attraverso un fenomeno di attivazione di stimolazione immunitaria, altri studi imputano il disastro ai sali di alluminio presenti nei vaccini. Il punto fondamentale è un altro. Per un principio di prudenza i vaccini dovrebbero essere somministrati solo dopo che è stato scientificamente dimostrato che non può esserci correlazione tra la somministrazione di vaccini e l’autismo. La frase che questa correlazione non è scientificamente dimostrata, potrebbe voler dire solo che nessuno ha tirato fuori i fondi necessari per fare gli studi. La frase senza la quale i vaccini non dovrebbero poter essere somministrati, soprattutto in maniera obbligatoria, è: «È stato scientificamente dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che per nessun motivo e per nessuna sfortunata serie di sfortunati eventi, si può instaurare una sindrome di tipo autistico in conseguenza a una somministrazione di vaccini». Secondo il premio Nobel Luc Montagnier la tachipirina somministrata dopo i vaccini può favorire l’autismo, abbattendo il glutatione. Un altro disastro. Parlare di effetti collaterali dei vaccini vuol dire aprire il vaso di Pandora. Quanti risarcimenti verrebbero chiesti agli Stati e alle case farmaceutiche? Per inciso, perché vacciniamo contro tetano, difterite e pertosse? Cominciamo dalla difterite. La risposta standard è: perché è una malattia mortale e il vaccino la previene. La difterite era una malattia mortale nella prima metà del secolo scorso, ora siamo in grado di curarla, e il vaccino non la previene. Lo studio più completo sull’incidenza nulla che la vaccinazione antidifterica ha sull’andamento della malattia è quello del 1954 del dottor Robert Rendu, ex vicedirettore di clinica della facoltà di medicina di Lione. Ha messo in evidenza come dopo l’acme degli anni Venti e Trenta, il declino della difterite è sensazionale. Questa spettacolare regressione è coincisa con l’estensione della vaccinazione, dando l’impressione che ne fosse una conseguenza. Se si analizzano i dati con gruppi di controllo, però, ci si rende conto che la difterite è diminuita nella stessa maniera dove si vaccinava e dove non si vaccinava. L’esempio migliore in Svizzera. Il cantone di Ginevra ha reso la vaccinazione obbligatoria nel ‘32, quello di Vaud, contiguo, nel ‘44 e nei dodici anni in cui un cantone era vaccinato e l’altro no i dati sono sovrapponibili, dimostrando l’assoluta inutilità della vaccinazione. A Berlino dopo l’abbandono della vaccinazione la mortalità per difterite è diminuita più che in altre capitali dove si vaccinava. Ripeto la domanda: ma chi ha mai dimostrato che la vaccinazione antidifterica previene difterite? In Giappone la campagna di vaccinazione cominciata nell’ottobre 1948 fu sospesa nel 1949 dopo una quarantina di incidenti mortali (40 bambini sani che sono morti) e fu ripresa nel 1950, ma per fortuna c’era poco vaccino e hanno vaccinato pochi bambini. In Giappone la malattia è praticamente eradicata. La vaccinazione antidifterica ha causato una strage a Gruaro, nel 1933, quando cioè la malattia già stava scomparendo spontaneamente ovunque. Si è trattato di una vaccinazione sperimentale e obbligatoria, i bambini dei contadini poveri di Gruaro hanno fatto da cavie. Ne sono morti 28. su 250, più del 10%, e altri hanno subito danni irreversibili. I morti sono stati solo 28 perché ci fu un medico coraggioso che rifiutò di eseguire gli ordini, il dottor Sergio Borellini, il medico condotto, che al tempo operava tra Giussago e Lugugnana, seppe resistere agli ordini perentori del regime fascista. Il dottor Borellini ebbe la carriera distrutta.
Getty Images
Le manifestazioni guidate dalla Generazione Z contro corruzione e nepotismo hanno provocato almeno 23 morti e centinaia di feriti. In fiamme edifici istituzionali, ministri dimissionari e coprifuoco imposto dall’esercito mentre la crisi politica si aggrava.
La Procura di Torino indaga su un presunto sistema di frode fiscale basato su appalti fittizi e somministrazione irregolare di manodopera. Nove persone e dieci società coinvolte, beni sequestrati e amministrazione giudiziaria di una società con 500 dipendenti.