Ancora online il video di un incontro fra i due nel 2014: «Parli per chi ha distrutto l'Italia».
Ancora online il video di un incontro fra i due nel 2014: «Parli per chi ha distrutto l'Italia».Per curiosità e per rinfrescarmi la memoria, sono andato a rivedermi su Youtube il filmato dell'incontro tra Beppe Grillo e un Matteo Renzi da poco divenuto presidente del Consiglio, il 19 febbraio del 2014. Che spasso. Si tratta di dieci minuti di puro divertimento. Il neo premier inizia la riunione ringraziando il comico per la sua presenza e cerca di dire che cosa abbia intenzione di fare il suo governo. Neppure il tempo di iniziare, che quell'altro lo interrompe con un secco «non sono venuto qui per i programmi» e poi gli dice in faccia che non concederà mai la fiducia a una persona come il Rottamatore. «Tu rappresenti le banche, i poteri forti. Dici una cosa e poi la smentisci il giorno dopo. Sei un ragazzo giovane, ma allo stesso tempo un vecchio. Io ti ho preso molto in giro e se ti sei offeso mi dispiace».È evidente, dal filmato, che Renzi non si aspettava quel fiume in piena che lo interrompe e non lo lascia parlare e per fermare l'onda che lo sta travolgendo prova a fare qualche battuta, ma l'altro prosegue imperterrito. «Noi siamo all'opposto vostro. Noi siamo i conservatori. Noi vogliamo l'acqua pubblica e tu la vuoi privatizzare. Vuoi vendere l'Eni e l'Enel. Vuoi svendere la nostra sovranità e noi la vogliamo mantenere. Tu parli di Europa, ma l'Europa va cambiata, perché si cambia in Europa per cambiare l'Italia». Di fronte a una requisitoria tanto incalzante, Renzi non trova le parole. Soprattutto non riesce a interrompere il soliloquio di Grillo. Prova a fare un accenno al trailer dello spettacolo del comico, chiedendogli se abbia bisogno di farsi pubblicità per aumentare le prevendite. In soccorso del presidente del Consiglio va anche Graziano Delrio, che durante l'incontro gli siede di fianco. Ma Grillo lo stoppa invitandolo a occuparsi della raccolta differenziata di Reggio Emilia e poi prosegue la sua cavalcata contro Renzi. «Fai tu gli spettacoli. Ogni volta che giro canale ci sei e fai la macchietta. Mai fare le scarpe a Letta, e poi… Mai andare al governo senza elezioni… Non sei più credibile, perché rappresenti della gente… Noi siamo nemici fisici di questa gente». Il neo premier prova a riprendersi la parola, ma senza successo. Grillo lo stoppa con un «io non ti faccio parlare» e prosegue a randellarlo: «Io sono venuto per rappresentare la nostra totale indignazione a ciò che tu rappresenti, il sistema che rappresenti. A noi non interessa parlarti. Faremo errori, ma noi siamo coerenti con quello che diciamo».Renzi riprova a stopparlo, ma ancora una volta fallisce. «Tu non sei più credibile, rappresenti De Benedetti, rappresenti gli industriali, gente che ha disintegrato questo Paese. L'altra volta ti ho sentito dire non facciamo rinfreschi e hai speso soldi quando eri presidente della Provincia». Ulteriore tentativo del presidente del Consiglio di arginare l'onda che gli si sta riversando addosso, ma lo tsunami grillino non si arresta: «La nostra stima non ce l'hai. Vogliamo la sanità pubblica e tu vuoi fare la Tav». Delrio torna a dare soccorso al compagno di partito e premier, ma è respinto un'altra volta. «Non ho tempo per te» gli ribatte Grillo, che poi va giù pesante: «Io non sono democratico con voi». E poi di nuovo rivolto a Renzi: «Sei un ragazzo che rappresenta un potere marcio». Infine: «Ti comunico con gioia che non abbiamo nessuna fiducia in te e nel tuo sistema». Giù il sipario, lo spettacolo è finito con un Renzi che chiedeva di parlare almeno un minuto delle cose che voleva fare al governo e un comico che gli negava anche il minuto. Così il dialogo fra 5 stelle e Pd terminò. Passati cinque anni, il sipario si rialza e questa volta è Grillo che vuole ascoltare quello che Renzi e compagni hanno da dire, per poi fare un esecutivo con loro.«Non vogliamo Renzi e la Boschi nel governo» dichiara Di Maio. Eh già, i grillini vogliono solo i loro voti. E magari pensano pure che Renzi e la Boschi glieli diano gratis. Chissà, forse pensano che quelli che rappresentavano i poteri marci, De Benedetti, le banche e così via oggi si siano purificati. Forse credono che da persona non credibile Renzi sia diventato improvvisamente credibile e coerente con quello che dice. Che non voglia più privatizzare l'acqua e nemmeno svendere la nostra sovranità. Sì, Renzi è cambiato e forse anche Grillo e i grillini sono cambiati. È bastato un anno di governo per credere alle favole. O per credere ai sondaggi, quei sondaggi che secondo il Corriere, in caso di elezioni, darebbero il Movimento 5 stelle fra il 7 e l'8%.
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.