Dopo gli smacchi, Putin è furibondo. Telefonata col Papa e con The Donald

Dopo gli smacchi, Putin è furibondo. Telefonata col Papa e con The Donald
Vladimir Putin (Ansa)
Il capo del Cremlino ringrazia Leone per l’aiuto a risolvere la crisi, però rifiuta un faccia a faccia con Zelensky. «Voglio la diplomazia, lui cerca l’escalation». Trump: «Reagirà ai blitz ucraini, la pace non sarà immediata».
  • Dopo la crisi finanziaria del 2008, la Cina avrebbe potuto correggere il suo modello orientato all’export, sostenendo reddito e consumi. Invece ha puntato sugli investimenti immobiliari, finiti presto fuori controllo.
  • La produzione manifatturiera di Pechino resta sovradimensionata rispetto alla domanda interna. Se gli Usa cedono su Taiwan perdono le chiavi del Pacifico.
  • L’alta tecnologia è un volano di sviluppo, ma ha anche valenza strategica. Per questo il governo ha deciso di scommetterci. Accettando qualche «effetto collaterale».

Lo speciale contiene due articoli

Ecco che cosa gira in rete in vista dell'intervento di Beppe Sala

Elena Buscemi presidente del Consiglio comunale di Milano, Silvia De Dea fa parte del gabinetto del sindaco.

Carlo Cottarelli: «Se non c’è l’accordo sui dazi non va alzata la spesa militare»
Carlo Cottarelli (Ansa)
L’economista: «Ora bisogna negoziare, sbagliate le minacce di Macron. Tariffe al 30% non sarebbero comunque una catastrofe. Il riarmo contro la Russia è ingiustificato».
Nicola Bertinelli: «Agli agricoltori fa più male Ursula dei dazi di Trump»
Nicola Bertinelli (Ansa)
Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano: «Se si volesse davvero investire in sicurezza, si tutelerebbe chi produce cibo».
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