2024-07-31
La psicopandemia di aviaria soccorre il business in crisi dei vaccini a mRna
Il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus (Getty Images)
Ecco a che serviva l’allarme per una manciata di casi nell’uomo: l’Oms lancia un piano per produrre gli antidoti nei Paesi poveri.Tanto rumore per un vaccino a mRna. Lunedì, l’Oms ha lanciato un progetto per sviluppare nei Paesi a basso e medio reddito dei farmaci, basati sulla stessa tecnologia di quelli anti Covid e in grado di immunizzare dal virus dell’influenza aviaria. Finalmente si è capito a cosa serviva tutto quel clamore per una manciata di casi di contagio di esseri umani: negli Usa se ne contano 14, quasi tutti concentrati in Colorado, che per precauzione ha ordinato controlli settimanali sul latte bovino. Nel giro di un anno, nell’intero pianeta, sono state confermate 1.568 infezioni, di cui 616 sarebbero risultate fatali. Diciamo «sarebbero», perché rimane il dilemma sul ruolo del microrganismo nell’esito infausto della malattia. Circa due mesi fa, al sottotipo H5N2 era stata attribuita una prima vittima in Messico, ma le autorità avevano prontamente smentito la notizia, segnalando che il cinquantanovenne classificato come «caso fatale» dall’Oms, benché positivo al patogeno, era «morto per un’altra causa»: complicazioni derivanti dal diabete e dall’insufficienza renale. Per un attimo, era sembrato di rivedere il film del 2020: morti per il coronavirus o morti con il coronavirus? L’H5N1 dovrà impegnarsi di più per diventare «la prossima pandemia», che il direttore dell’agenzia Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus, considera questione di tempo. Il programma di trasferimento tecnologico dell’mRna, che l’Organizzazione mondiale della sanità ha elaborato insieme al Medicines patent pool (Mpp), avrà come partner l’azienda argentina Sinergium Biotech: quest’ultima ha già individuato alcuni possibili vaccini e si accinge a elaborare delle prove di fattibilità in modelli preclinici. Una volta raccolti dati a sufficienza, li condividerà con altri partner, in modo da avviare la produzione. «Questa iniziativa», ha commentato Adhanom, «esemplifica il motivo per cui l’Oms ha istituito il programma di trasferimento tecnologico dell’mRna», nel luglio 2021. Non per garantire continuità alle uova d’oro della gallina farmaceutica, bensì per «promuovere una maggiore ricerca, sviluppo e produzione nei Paesi a basso e medio reddito, in modo che quando arriverà la prossima pandemia, il mondo sarà meglio preparato a mettere in atto una risposta più efficace e più equa». In mancanza di capacità divinatorie che consentano di prevedere quale sarà la fonte dell’imminente focolaio globale, gli esperti hanno selezionato il patogeno più «promettente». Oppure quello per cui si hanno a disposizione gli studi in fase più avanzata.Nulla in contrario a preoccuparsi di proteggere le nazioni povere, eh. Ma nella fase storica della medicalizzazione galoppante, pensar male è inevitabile: ormai viene prima la cura della malattia.Il business dei vaccini a mRna, con la fine dell’emergenza Covid, si è drasticamente ridotto. Il Nobel ai loro scopritori, Katalin Karikó e Drew Weissman, ha comunque trasmesso un messaggio chiaro: non si è trattato semplicemente di un riconoscimento al merito, ma anche di un’indicazione sulle prospettive dell’industria. L’aspettativa messianica, che i media hanno alimentato attorno all’antidoto per i tumori dell’epidermide, ha confermato che Big pharma sta giocando parecchie fiches sull’mRna. E quale miglior veicolo delle paure per un possibile contagio planetario, in quella che Ursula von der Leyen ha chiamato «era delle pandemie», allo scopo di riservare altro spazio vitale alla tecnologia del futuro?L’Europa, dal canto suo, si è mossa in anticipo. A inizio giugno, ha siglato dei contratti per procurarsi 665.000 dosi di un vaccino anti aviaria, con l’opzione per arrivare a una fornitura di 40 milioni di fiale. Sebbene l’ex direttore della Prevenzione al nostro ministero, Gianni Rezza, avesse «prenotato» i medicinali, l’arrivo di Orazio Schillaci ha comportato un cambio di linea: l’Italia si è chiamata fuori dall’accordo e ha annunciato che sborserà i quattrini solamente se e quando dovesse essere necessario. In parole povere, solo se l’aviaria, da psicopandemia, si trasformasse in reale emergenza di salute pubblica.Per il momento, nessuno degli acquirenti pensa a inventare assurdi obblighi di iniezione. Si comincia con la solita raccomandazione, rivolta alle categorie esposte: i lavoratori che operano a contatto con gli animali. Oltre a contribuire alla salvezza dei vaccini a mRna, l’influenza dei polli ha un altro vantaggio: si presta alla narrazione ambientalista, quella che vuole gli esseri umani, inclini a invadere ogni nicchia ecologica, colpevoli dei salti di specie dei virus. Dove non dovesse arrivare la natura, poi, potrebbe arrivare qualche fuga da un laboratorio…
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.