2025-05-10
Anche stavolta vaticanisti a farfalle. Il conclave di carta è andato in fumo
Il sondaggio «Youtrend» ai super esperti dava Prevost solo al 3%. Ennesimo flop.Il candidato giusto era Tobin, come la tassa sui ricchi. Cardinale William Tobin. Lo diceva la Reuters, lo riportava Sky Tg24. Per il resto, vaticanisti ed esperti vari avevano escluso categoricamente che un porporato statunitense potesse succedere a papa Bergoglio. A conferma che se Dio confonde coloro che vuol perdere, gli altri li fa vaticanisti. Come sempre, però, il mortale scrivano ci mette del suo e anche questa volta è stato ampiamente dimostrato che raccontare l’elezione del pontefice come un congresso di partito a Fiuggi e trattare i cardinali come tanti Clemente Mastella, non è un’idea luminosa (una lezione che si poteva imparare anche guardando a come era finita nel 2013).Poche ore prima della votazione decisiva, un sondaggio Youtrend sui vaticanisti dava Pietro Parolin al 38%, Matteo Zuppi al 15%, Pierbattista Pizzaballa al 14% e Luis Antonio Tagle al 13%. Robert Francis Prevost, Il futuro Leone XIV raccoglieva il 3% dei consensi. I principali concorrenti dei vaticanisti, ovvero i bookmaker inglesi, offrivano Prevost con la papalina a 50 volte la posta. E anche se nelle ultime ore era uscito dalle retrovie, restava nel gruppo «altri», che complessivamente raccoglieva meno del 25% delle preferenze. I sapienti d’Italia erano tutti per Parolin. Qualcuno lo ha anche fatto Papa per sbaglio. Giovedì pomeriggio, tra la fumata bianca e la comunicazione urbi et orbi del nome del pontefice, su Radio 24 il direttore del Sole, Fabio Tamburini, ha affermato: «È meglio sempre, me l’hanno insegnato fin da piccolo, mai cercare di anticipare le notizie [...] ma io credo di poter dire che insomma tutto fa convergere verso un nuovo papa Parolin». Sì, le famose convergenze parallele. E poi ha aggiunto: «Che è entrato come il più papabile e quindi sarebbe confermato». E infatti, il conclave, pur meno complicato, è come l’elezione del presidente della Confindustria: prevedibile.La scorsa settimana, Massimo Gaggi spiegava in prima pagina sul Corriere della Sera «perché è improbabile un Papa americano». Secondo il corrispondente, «la chiesa Usa è divisa tra una maggioranza conservatrice che ha cavalli di razza come il cardinale Raymond Burke, oltre a Timothy Dolan, e l’ala progressista che schiera i vescovi di Chicago e Newark, Blase Cupich e Joseph Tobin». E Prevost? Citato, male, più avanti: «Due possibili candidati Usa di mediazione, il camerlengo Kevin Farrell e il prefetto del Dicastero per i vescovi, Robert Prevost, che potrebbero emergere in caso di un stallo prolungato nelle votazioni, dovrebbero probabilmente fare i conti anche con questo handicap (soprattutto Prevost, accusato di scarsa vigilanza durante gli incarichi a Chicago e in Perù). Nei giorni scorsi, anche il vaticanista Piero Schiavazzi, che insegna alla Link university, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica aveva escluso i cardinali Usa perché «sono tutti divisi tra loro». Invece alla Vita in diretta, sulla Rai, quando è arrivata la fumata banca stavano parlando dei biscotti preferiti da Parolin, con una diretta da Schiavon, il paese natale del cardinale. Singolare anche il destino di Jacopo Scaramuzzi, l’unico vaticanista che aveva fatto il nome giusto, ospite di Propaganda Live. Diego Bianchi, alias Zoro, gli ha riso in faccia con la consueta eleganza: «Eccolo, il nome che nun c’avevamo ancora», ha biasciato in romanesco. Il cardinal Prevost era stato ignorato perfino da chi aveva immaginato un pontefice statunitense. L’agenzia Reuters (28 aprile) non escludeva l’ipotesi un po’ remota di un papa Tobin, imitata da Sky Tg24, sottolineando che è un porporato progressista. Anche l’Ansa ha quasi indovinato, ma solo la nazione. Il 30 aprile ha lanciato l’ipotesi Tobin, definito nel titolo «progressista pro gay e pro cardinali donne». Due temi determinati e che com’è noto sono assolutamente al centro dell’agenda della Chiesa.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)