2018-12-04
Le relazioni del nuovo commissario di Piaggio Aero: da Unicredit a Sorgenia
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Vincenzo Nicastro, estratto a sorte lunedì al ministero per lo Sviluppo Economico per risollevare l'azienda ligure con 620 milioni di euro di debiti, ha lavorato in passato in Unicredit con Alessandro Profumo, attuale amministratore delegato di Leonardo. Non solo. E' sindaco di Sorgenia, il colosso energetico un tempo della famiglia De Benedetti, dove il presidente è Chicco Testa, già vice di Ads, azienda fallita ma che nel 2015 faceva affari con piazza Montegrappa. Piaggio Aerospace ha un nuovo commissario straordinario. Si chiama Vincenzo Nicastro, è un avvocato di Milano, nato nel 1947, con una lunga esperienza nel nostro sistema bancario, da Unicredit a Consorzio bancario sir, e nei delicati intrecci dell'industria italiana. Nella pagina web del ministero dello Sviluppo Economico, i collaboratori del ministro Luigi Di Maio sottolineano più volte che la nomina è avvenuta per estrazione, con «procedura disciplinata da una direttiva emanata dal ministro Di Maio nel luglio scorso e prevede che una commissione di esperti selezioni una rosa di non meno di cinque candidati parimenti idonei tra tutti coloro che hanno risposto all'apposito avviso pubblico pubblicato sul sito del ministero». Sarà il caso, ma Nicastro sembra proprio essere l'uomo giusto al posto giusto per l'azienda ligure che lavora con la nostra aeronautica militare e produce droni, alle prese da anni con una difficile trattativa con Leonardo, la nostra ex Finmeccanica. Del resto, non sarà difficile per l'ex membro del comitato di controllo di Unicredit avere contatti con il suo ex amministratore delegato, ovvero Alessandro Profumo, al momento numero uno di piazza Montegrappa. I due hanno lavorato per anni insieme in piazza Cordusio a Milano e avranno di certo modo per discutere del debito di quasi 620 milioni di euro di Piaggio Aerospace come dell'interesse da parte di Leonardo sulla divisione motori dell'azienda ligure. Ma non terminano qui i contatti tra Nicastro e il mondo della difesa. Caso vuole che il nuovo commissario straordinario di Piaggio Aerospace sia anche sindaco di Sorgenia, colosso dell'energia un tempo della famiglia di Carlo De Benedetti, salvata tre anni fa dal fallimento grazie a un intervento del governo di Matteo Renzi e delle banche (tra cui Mps, Intesa Sanpaolo e la stessa Unicredit). Sempre la sorte fa sì che il presidente di Sorgenia sia Chicco Testa, che nel 2016 era anche vicepresidente di Ads (Assembly data system), azienda di Pietro Biscu che fu portata a esempio delle politiche sul lavoro renziane ma che adesso è fallita. Ebbene proprio nel 2015 Ads acquistò Ants, piccola azienda attiva nel business dell'information technology nella galassia Leonardo, per la modica cifra di 100 mila euro. Fu un'operazione autorizzata dall'ex numero uno della cybersecurity Andrea Biraghi, ora allontanato da Profumo, e dall'ex amministratore delegato Mauro Moretti. Nel 2015 si parlò anche di un interessamento della Ads di Testa a Vitrociset, l'azienda strategica della Difesa dove pochi mesi fa proprio Leonardo ha fatto valere la prelazione. Per la cronaca ora Ants è finita ai francesi di Aubay. In fin dei conti si tratta di incroci che possono capitare nel capitalismo italiano, ma che stanno preoccupando i sindacati che non hanno ancora incontrato Nicastro: l'incontro ci sarà venerdì. Per di più il nuovo commissario straordinario è stato anche coinvolto in un'inchiesta sul fallimento di MyAir, piccola compagnia aerea di Vicenza, ma ne è uscito prosciolto alla prima udienza preliminare. Di lui sul web si ricorda anche di una multa ricevuta da Consob sulla questione derivati più di dieci anni fa. Giovanni Toti, governatore della Liguria, è stato il primo a parlare con il commissario. «Mi sono già sentito questa mattina con il commissario Vincenzo Nicastro, che mi ha ribadito di aver avuto dal governo un mandato non di liquidazione dell'azienda ma di salvataggio e di rilancio». Da subito bisognerà chiarire la questione stipendi che devono essere ancora pagati. Poi bisognerà capire cosa farà Leonardo. «Dobbiamo capire come evolverà la situazione e poi faremo le valutazioni del caso», ha spiegato Profumo la settimana scorsa. L'arrivo di Nicastro può di sicuro agevolare ogni tipo di valutazione.
(Arma dei Carabinieri)
Nella serata del 25 novembre i Carabinieri della Compagnia di Milano Duomo hanno arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti due bergamaschi, un palermitano e un soggetto di nazionalità spagnola, rispettivamente di 28, 32, 29 e 54 anni.
I militari dell'Arma, nel corso di un più ampio servizio di prevenzione generale organizzato per le vie di Milano, insospettiti da un autoarticolato con targa spagnola di dubbia provenienza, dopo una prima fase di monitoraggio fino alla provincia di Bergamo, hanno sorpreso i soggetti mentre scaricavano 10 borsoni dal mezzo, all’interno di un capannone.
Alla perquisizione, sono stati trovati 258 chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno e termosigillati.
L’autoarticolato, sottoposto a sequestro, è risultato dotato di un doppio fondo utilizzato per nascone la droga.
Nel corso dei successivi accertamenti sviluppati nelle abitazioni degli indagati, sono stati rinvenuti in casa del 28enne altri 86 chili di hashish, termosigillati e nascosti all’interno di un congelatore oltre a materiale per il confezionamento, due pistole cariche con matricola abrasa, munizioni e materiale riconducibile ad altri reati tra cui t-shirt riportanti la scritta «Polizia», un paio di manette, una maschera per travestimento, il tutto ancora ancora al vaglio degli inquirenti. Per il 28enne è scattato l’arresto anche per detenzione abusiva di arma clandestina. Nell’abitazione del 29enne sono stati invece trovati altri 4 chilogrammi di droga, anche questi custoditi in un congelatore, suddivisi in panetti da 100 grammi ciascuno e termosigillati. Complessivamente, sono stati sequestrati circa 348 chilogrammi di hashish.
Su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bergamo, i quattro sono stati portati nel carcere di San Vittore di Milano in attesa dell’udienza di convalida.
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Brian Hughes (Getty Images)
Nel riquadro Francesco Morcavallo (iStock)
(Ansa)
Il ministro degli Esteri: «Stiamo lavorando per riportare a casa lui e gli altri detenuti politici. L’altro giorno il nostro ambasciatore ha avuto la possibilità di incontrare Alberto Trentini e un altro italiano detenuto in Venezuela, e ha parlato con loro. Trentini è sì detenuto, ma è stato trovato in condizioni migliori rispetto all’ultima volta in cui era stato visto». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando dell’attivista trattenuto in Venezuela, a margine dell’assemblea di Noi Moderati in corso a Roma. «La famiglia è stata informata – ha aggiunto – e questo dimostra che stiamo seguendo la vicenda con la massima attenzione. Il ministero degli Esteri, come tutto il governo, se ne occupa con grande scrupolo. Stiamo lavorando per riportarlo a casa. Non è un’impresa facile: basta guardare la situazione internazionale».