2023-08-03
Pfizer tifa contagi: «Altri soldi a settembre»
Albert Bourla, ad della compagnia farmaceutica, prova a sedurre gli investitori dopo il calo dei profitti: «I casi saliranno, venderemo i vaccini aggiornati». Intanto i Cdc americani si svegliano: «Prima di nuove inoculazioni, gli anziani si rivolgano al loro medico».Finito il tempo delle vacche grasse, per Pfizer. Dopo il boom di utili registrato in pandemia grazie al vaccino anticovid, nel secondo trimestre 2023 la multinazionale dei farmaci ha riportato entrate che non sono state all’altezza delle stime degli analisti: 12,73 miliardi di dollari, contro 13,27 miliardi di dollari previsti. Le vendite record dei prodotti anticovid - il vaccino, per l’appunto, e l’antivirale Paxlovid - si sono ormai esaurite. I dati sono indicativi: Pfizer ha registrato un utile netto di 2,33 miliardi di dollari, pari a 41 centesimi per azione, contro 1,73 dollari per azione del 2022: un calo del 77%. La multinazionale dei farmaci accusa il colpo soprattutto perché sono i prodotti contro il Covid a non tirare più, come confermato dallo stesso vicepresidente e direttore finanziario Dave Denton. Il vaccino mRna ha portato a casa 1,4 miliardi di dollari di vendite, in calo di circa l’83% rispetto agli 8,8 miliardi di dollari generati nel secondo trimestre dello scorso anno, mentre Paxlovid ha generato solo 143 milioni di dollari di vendite mondiali per il secondo trimestre, in calo del 98% rispetto agli 8,1 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo nel 2022. Colpisce che non siano andate bene neanche le vendite dei vaccini Prevenar, calate nell’ultimo trimestre del 2%. Il risultato è stato definito dall’azienda «particolarmente deludente» dopo il lancio di Prevenar 20 per bambini, ma Pfizer probabilmente paga (soprattutto nei prodotti pediatrici) un calo complessivo della credibilità e della reputazione dopo i comportamenti dei suoi vertici durante la pandemia.Tutto assolutamente prevedibile, fin qui, se non fosse per l’intervento dell’amministratore delegato che, per convincere gli investitori, ha rilasciato una dichiarazione poco opportuna: «Ci aspettiamo - ha detto Albert Bourla - che una nuova ondata di covid inizi negli Stati Uniti questo autunno e questa aspettativa è supportata dall’aumento dei tassi di infezione». Una vera e propria «gufata», che il ceo Pfizer ha formulato riferendosi a un leggero aumento dei casi di Covid segnalati ai Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) nelle ultime settimane. Non a caso, Pfizer si aspetta che le entrate dei nuovi prodotti di quest’anno si accumulino «in gran parte nella seconda metà del 2023», alla luce dei lanci di nuovi prodotti che l’azienda lanciato alla fine del secondo trimestre, tra cui il nuovo vaccino Covid aggiornato, quello che, secondo l’azienda, dovrebbe coprire la sottovariante omicron XBB.1.5. La società prevede di immetterlo sul mercato a settembre, dando per scontato che la Food and Drug Administration (Fda) lo renda disponibile al pubblico entro la fine di agosto. Fda ha, come sempre, approvato senza problemi il nuovo vaccino alla fine di maggio, ma qualche ostacolo potrebbe venire dai Cdc che, nel raccomandare il farmaco agli adulti dai 60 anni in su, hanno inaspettatamente suggerito alla popolazione anziana di «consultare il proprio medico di base» prima di sottoporsi all’inoculazione. Una misura precauzionale che ci saremmo aspettati sin da fine 2020, quando è cominciata la distribuzione dei nuovi farmaci che hanno causato così tanti eventi avversi: non è mai arrivata. Il suggerimento dei Cdc, viceversa, non è del tutto inaspettato dopo le dimissioni di Rochelle Walensky. La ex direttrice si è dimessa dai Cdc lo scorso 30 giugno, chiudendo la sua esperienza con un pesante interrogatorio cui si è dovuta sottomettere in commissione covid del Congresso Usa per le sue dichiarazioni rilasciate in pandemia: «Le persone vaccinate non s’infettano e non si ammalano», aveva dichiarato Walensky parlando ai cittadini americani a inizio 2021, ma la pubblicazione di alcune mail interne ha dimostrato che l’ex direttrice aveva mentito. Non stupisce che il nuovo corso dei Cdc sia improntato a un allentamento della pressione sulla popolazione, ma Pfizer non l’ha presa bene: «Questa decisione di consultare i medici» - ha detto Denton - «probabilmente rallenterà la diffusione del vaccino negli Stati Uniti». Un vero peccato.Le contromosse dell’azienda per far fronte al calo delle entrate partono innanzitutto da un taglio dei costi che Pfizer non ha ancora specificato, se non annunciando il licenziamento di alcune posizioni nell’Illinois. La multinazionale deve anche affrontare i costi per il ripristino dello stabilimento in North Carolina, andato distrutto dopo un tornado. Pfizer cercherà di governare l’incertezza vendendo i vaccini commercialmente anziché attraverso contratti governativi, cosa che, secondo Bourla, dovrebbe rendere meno incerta la domanda. Il prezzo dei preparati, che ha oltrepassato i 30 dollari a dose negli Stati Uniti, è però probabile che aumenti ulteriormente, una volta che i contratti cesseranno. Lo sviluppo del vaccino Pfizer è stato finanziato con ingenti risorse pubbliche, ma ora la pacchia sembra davvero finita.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.