Nel 2022 il gruppo ha donato oltre 13 milioni. Fra i beneficiari anche enti che si occupano di cardiologia e di oncologia, ovvero di quelle patologie che sono aumentate dopo le inoculazioni. Fondi pure ai pediatri.
Nel 2022 il gruppo ha donato oltre 13 milioni. Fra i beneficiari anche enti che si occupano di cardiologia e di oncologia, ovvero di quelle patologie che sono aumentate dopo le inoculazioni. Fondi pure ai pediatri.Quanti soldi regala Pfizer alla comunità scientifica italiana! L’azienda farmaceutica ha messo a libro paga gran parte del mondo della medicina e della ricerca: nel solo 2022, ha elargito, tra sponsorizzazioni, consulenze e donazioni, 11 milioni 973.197 euro a medici, università e ospedali, associazioni, federazioni e fondazioni, cui si aggiunge un altro milione e mezzo di euro donati alle associazioni di pazienti. Ciò che balza agli occhi scorrendo la tabella delle sovvenzioni dell’ultimo anno è che nel 2022, due anni dopo l’inizio della vaccinazione di massa effettuata in Italia a partire dal 27 dicembre 2020, Pfizer ha rivolto le sue premure soprattutto alle organizzazioni scientifiche che si occupano di patologie cardiache e oncologiche. Casualmente, si tratta delle stesse patologie segnalate frequentemente come «eventi avversi» post vaccinazione anti Covid. Abbiamo più volte segnalato, sulle pagine de La Verità, l’allarme degli esperti internazionali di oncologia riguardo la crescita di tumori e recidive di melanomi dopo la terza dose. L’ultimo appello affinché si vietino le somministrazioni dei preparati anti Covid a mRna è giunto pochi giorni fa dall’autorevole oncologo britannico Anglus Dalgleish. Gli hanno fatto eco gli esperti statunitensi di genomica del cancro Phillip Buckhaults e Kevin McKernan e lo ha ribadito anche l’epidemiologo Harvey Risch dell’università di Yale, che ha riscontrato un aumento dei tumori nei giovani. Spetta certamente alla ricerca scientifica trovare le evidenze: fino a quando non saranno trovate sarà quantomeno imprudente dichiarare che «il vaccino non provoca il cancro», come ha asserito il redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi, Daniele Banfi. A proposito, la Fondazione è proprio uno dei beneficiari delle elargizioni Pfizer del 2022, avendo ricevuto 120.000 euro per il progetto Io vivo sano - Prevenzione vaccini. È lecito chiedersi, a questo punto, se la comunicazione sulla sicurezza dei vaccini sia davvero imparziale. È altrettanto preoccupante trovare, nel diario di bordo del colosso farmaceutico americano, una lista infinita di associazioni e istituti che si occupano di patologie oncologiche: si parte da quella che ha fatto l’en plein, l’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), che ha ricevuto ben 570.500 euro in sponsorizzazioni. Seguono l’Istituto europeo di oncologia (Ieo) che ne ha avuti 236.948, l’onlus Europadonna Italia (230.000 euro), l’onlus Komen Italia (218.660 euro), l’onlus Incontradonna (167.600 euro), l’Istituto nazionale tumori (150.000 euro), l’Associazione italiana contro le leucemie - Ail (131.585 euro), la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) cui sono stati donati 45.000 euro, la onlus Walce (59.400 euro) e numerose altre.Quali di queste approfondiranno gli studi sulle correlazioni tra vaccinazione e tumori? E chissà se analisi di questo genere saranno mai avviate dagli atenei che hanno ricevuto finanziamenti a pioggia da Pfizer: l’Università Bocconi (donazione di 271.686 euro), l’Humanitas university diretta dal luminare Alberto Mantovani (sponsorizzazione di 40.846 euro), la Fondazione Policlinico Gemelli (donazione di 82.000 euro), l’Università del Sacro Cuore (44.440 euro in donazioni), l’Università di Torino (164.336 euro), quella di Genova (136.456 euro), l’Università di Verona (87.007 euro) e a seguire gli atenei di Ferrara, Firenze, Modena, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Roma La Sapienza, Salerno, Campania, e Vita salute Milano. A occhio e croce, sembra ancora lontano il giorno in cui qualche istituzione pubblica italiana, prendendo atto delle crescenti denunce dei cittadini, si deciderà a verificare se la relazione tra vaccinazione anti Covid mRna e tumori è dimostrabile, come sostengono diversi scienziati: al momento, tutto tace. Lo stesso discorso vale per le miocarditi e le pericarditi, ormai ammesse dalla stessa Pfizer, e l’impennata di arresti cardiaci riscontrata, secondo uno studio di Nature, dopo la somministrazione del vaccino anti Covid. Diversi scienziati ne parlano da oltre un anno: sarà certamente un caso che Pfizer sia andata a rimpinguare le casse di tutte le associazioni italiane che si occupano di patologie cardiache e cardiovascolari, dall’Associazione nazionale medici e cardiologi ospedalieri che ha ricevuto 561.644 euro, alla Società italiana cardiologia (Sic), sovvenzionata per 135.400 euro, per non parlare della Società italiana cardiologia ospedalità accreditata (Sicoa), cui sono stati elargiti 59.500 euro e la Fondazione Italiana per il cuore (20.665 euro). Un capitolo a parte meritano la Società italiana pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) che hanno avuto da Pfizer rispettivamente 20.000 e 121.800 euro e hanno caldeggiato l’inutile vaccinazione anti Covid a bambini e giovani. Anche tra loro sono stati segnalati effetti collaterali gravi e malori inspiegabili in questa fascia di età: le segnalazioni si impennano proprio dai 20 anni in su (fonte Aifa). Ma sarà difficile saperne di più finché le associazioni che si occupano della salute dei giovani continueranno a essere legate a doppio filo all’industria farmaceutica.
- Il gruppo armato Jnim avanza seminando morte e bloccando strade e commercio. Le forze governative, sostenute dai russi, annaspano.
- Ag Ghaly è riuscito in ciò che nessun capo tuareg aveva mai ottenuto: trasformare la lotta per l’autonomia in una crociata globale in nome di Maometto. Finanziandosi attraverso il controllo delle rotte di esseri umani.
Lo speciale contiene due articoli.
Dario Fabbri (Ansa)
L’esperto Dario Fabbri: «Se l’Ucraina in futuro cambiasse regime, diventerebbe un cavallo di Troia dei russi. La corruzione? A quelle latitudini è normale. Putin ha ottenuto solo vittorie tattiche, adesso gli serve la caduta di Zelensky».
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 17 novembre con Flaminia Camilletti
Benjamin Netanyahu (Ansa)
Colpi sulle forze Onu in Libano. Gerusalemme: «Abbiamo confuso i soldati per sospetti a causa del maltempo». E l’esercito avverte: «Se necessario operazioni a Gaza».
Ennesimo attacco alle stazioni Unifil in Libano da parte dell’Idf, ennesimo rimpallo di responsabilità. «Le forze israeliane (Idf) hanno aperto il fuoco contro peacekeeper di Unifil da un tank Merkava nei pressi di una postazione allestita da Israele in territorio libanese» ha denunciato Unifil ieri mattina, precisando che «i colpi sono arrivati a circa cinque metri dai peacekeeper, che erano a piedi» e sono stati costretti a mettersi al riparo. «I caschi blu hanno chiesto alle Idf di cessare il fuoco tramite i canali di collegamento di Unifil. Sono riusciti ad allontanarsi in sicurezza circa trenta minuti dopo, quando il carro armato Merkava si è ritirato all'interno della postazione delle Idf. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito». Poco dopo l’Idf si è difeso chiarendo di non aver «sparato deliberatamente» contro le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano. Hanno affermato di aver scambiato i soldati per «sospetti» a causa «delle cattive condizioni meteorologiche».





