2018-11-02
Per la sanità spuntano 5 miliardi ma il taglio del ticket parte nel 2020
Il fondo nazionale nel 2019 arriva a 114,4 miliardi per poi salire a 118 nel 2021. Servirà però un accordo Stato-Regioni per riorganizzare le spese e la rete dell'offerta ospedaliera. 26 miliardi destinati all'edilizia.Secondo la bozza in via di definizione, le società di calcio di Serie A e B che vogliono avere i proventi generati dai diritti tv dovranno avere i conti in ordine.Tra le novità dell'ultima legge di bilancio c'è n'è una che interessa le Regioni e le Province autonome.C'è anche la la norma sull'incentivo all'assunzione dell'innovation manager da tempo promessa dal governo.Chi non è più giovanissimo potrà chiedere fino a un massimo di 200.000 euro per aprire un'attività imprenditoriale nel Mezzogiorno.Lo speciale contiene cinque articoliIl testo della manovra è ormai approdato in Parlamento. Arriveranno emendamenti soprattutto sul tema delle pensioni d'oro, mentre il comparto sanità dovrebbe essere definito e non si attendono sorprese né agguati in Aula. Come già annunciato dal ministro della Salute, Giulia Grillo, il fondo sanitario nazionale si attesterà a 114,4 miliardi rispetto ai 113 dell'anno corrente. Una cifra destinata a crescere nei prossimi anni. Il pacchetto verrà infatti incrementato di due miliardi per il 2019 e per l'anno 2021 di ulteriori 1,5. Per il taglio del ticket bisognerà aspettare il 2020. «Questi aumenti, però, sono subordinati, alla stipula entro il 31 gennaio 2019 di una specifica intesa in Stato Regioni», spiega quotidianosanità.it, «per il Patto per la salute 2019-2021 che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi». Si tratta di misure che riguardano la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria a carico degli assistiti al fine di promuovere maggiore equità nell'accesso alle cure. Il rispetto degli obblighi di programmazione a livello nazionale e regionale in coerenza con il processo di riorganizzazione delle reti strutturali dell'offerta ospedaliera e dell'assistenza territoriale, con particolare riferimento alla cronicità e alle liste d'attesa. Ma anche la valutazione dei fabbisogni del personale del servizio sanitario nazionale e riflessi sulla programmazione della formazione di base e specialistica e sulle necessità assunzionali, ricomprendendo l'aggiornamento del parametro di riferimento relativo al personale. Passano, infine, da 24 a 26 miliardi le risorse destinate all'edilizia sanitaria. Anche in questo caso le parti in causa dovranno trovare un accordo per definire l'implementazione di infrastrutture e modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del servizio sanitario che consentiranno di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale tenendo conto delle infrastrutture già disponibili nell'ambito del sistema tessera sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico. Per il resto, si ingrandisce il menù della manovra da 37 miliardi e che comprende - come si evince nell'ultima versione - tutta una serie di misure, tra cui le più importanti il reddito di cittadinanza e l'introduzione della quota 100 per il superamento della riforma Fornero, per i quali la legge di bilancio istituisce due appositi fondi. Tali interventi arriveranno però in un secondo momento tramite provvedimenti ad hoc, probabilmente nei ddl collegati. Gli eventuali risparmi rispetto agli stanziamenti dei due fondi, potranno essere usati in compensazione, redistribuendo le risorse tra reddito e pensioni, ma si lascia la strada aperta anche ad un'altra destinazione delle risorse, a partire dal contenimento del deficit. Nell'ultima versione spunta il bonus per le assunzioni di giovani eccellenze. L'incentivo è riconosciuto ai datori di lavoro privati che, dal 1 gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato laureati o dottori di ricerca, ed è concesso sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi Inail, per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro per ogni assunzione effettuata. Il bonus è riconosciuto anche per assunzioni a tempo parziale, purché con contratto subordinato di tipo indeterminato e anche nei casi di trasformazione, avvenuta tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Da segnalare infine la cabina di regia, Investitalia. Nata come entità alternativa per rafforzare il potere del Mef a discapito del ministero guidato da Danilo Toninelli, nell'ultima versione è diventata una nuova struttura con soli 25 milioni di dotazione e compito molto teorici da realizzare: dallo stimolo agli investimenti fino alla razionalizzaizone dei centri di spesa.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/per-la-sanita-spuntano-5-miliardi-ma-il-taglio-del-ticket-parte-nel-2020-2617193522.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="diritti-tv-piu-ricchi-se-giocano-italiani" data-post-id="2617193522" data-published-at="1758018560" data-use-pagination="False"> Diritti tv più ricchi se giocano italiani Torna nella legge di bilancio una norma inizialmente presentata nel decreto sicurezza e poi stralciata. «A partire dalla stagione sportiva 2019-2020», si legge nell'ultima bozza della manovra all'interno della sezione «disposizioni in materia di sport, possono accedere alla ripartizione della quota dei diritti audiovisivi da assegnare ai partecipanti ai campionati di calcio di Serie A e B solo le società, quotate e non quotate, che abbiano sottoposto i propri bilanci alla revisione legale svolta da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili, la quale, limitatamente a tali incarichi, è soggetta alla vigilanza della commissione nazionale per le società e la Borsa», la Consob. In parole povere, secondo la bozza in via di definizione, le società di calcio di Serie A e B che vogliono avere i proventi generati dai diritti tv dovranno avere i conti in ordine. In realtà, la norma impatterà di più sui club della Serie B. Nuova rivoluzione in vista per la Legge di Bilancio è però contenuto anche un comma che potrebbe modificare radicalmente la distribuzione, ponendo l'accento sui giovani italiani. La novità va a dimezzare l'impatto di audience e spettatori che dovrebbe scendere al 10% per lasciare spazio a un nuovo criterio: il minutaggio dei giovani calciatori di scuola italiana. «La quota del 10%», si legge, «è determinata sulla base dei minuti giocati negli ultimi tre campionati dai giocatori cresciuti nei settori giovanili italiani».Gianluca Baldini <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/per-la-sanita-spuntano-5-miliardi-ma-il-taglio-del-ticket-parte-nel-2020-2617193522.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="via-i-vitalizi-o-tagli-agli-enti-locali" data-post-id="2617193522" data-published-at="1758018560" data-use-pagination="False"> Via i vitalizi o tagli agli enti locali Tra le novità dell'ultima legge di bilancio c'è n'è una che interessa le Regioni e le Province autonome. Se non si procederà al taglio dei vitalizi di presidenti e consiglieri regionali e assessori, il governo taglierà dell'80% i fondi in arrivo da Roma. L'unica eccezione su questi tagli riguarderà la Sanità, le scuole per i disabili e, più in generale, tutti i servizi ritenuto essenziali. La nuova regola è stata trattata all'articolo 75 della legge di bilancio alla voce «Riduzione dei costi della politica nelle regioni a statuto speciale, ordinario e nelle province autonome». Nel testo si spiega che, «ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica, a decorrere dall'anno 2019» e entro «quattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ovvero sei mesi qualora occorra procedere a modifiche statutarie», le Regioni dovranno «rideterminare la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale». La norma, annunciata più volte dal vicepremier Luigi Di Maio, rappresenta il passo successivo al taglio dei vitalizi al Senato e prevede quindi il taglio dei vitalizi per tutte le figure apicali dell'apparato regionale di governo. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/per-la-sanita-spuntano-5-miliardi-ma-il-taglio-del-ticket-parte-nel-2020-2617193522.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="aiuti-per-assumere-il-manager-digitale" data-post-id="2617193522" data-published-at="1758018560" data-use-pagination="False"> Aiuti per assumere il manager digitale Infilata nell'ultima versione della legge di bilancio c'è anche la la norma sull'incentivo all'assunzione dell'innovation manager da tempo promessa dal governo. Il modo per spingere le aziende ad essere più innovative è quello di offrire un voucher del valore massimo di 40.000 euro che rappresenti al massimo il 50% dei costi sostenuti nel 2019 e nel 2020 per rivolgersi a un esperto di innovazione che aiuti le imprese a «sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal piano nazionale Impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell'impresa, compreso l'accesso ai mercati finanziari e da quello dei capitali». La cifra elargita attraverso il voucher può raddoppiare nel caso in cui a farne richiesta sia una rete di imprese. Quali devono essere le caratteristiche di questo esperto di innovazione? Come spiega la norma all'interno della legge di bilancio, l'esperto di innovazione deve essere «in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco», una lista che sarà creata entro marzo dal ministero dello Sviluppo economico. Secondo questa novità, l'incentivo è nel regime «de minimis» e quindi cumulabile con altri incentivi diversi dagli aiuti di Stato. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/per-la-sanita-spuntano-5-miliardi-ma-il-taglio-del-ticket-parte-nel-2020-2617193522.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="bonus-fino-a-45-anni-per-restare-al-sud" data-post-id="2617193522" data-published-at="1758018560" data-use-pagination="False"> Bonus fino a 45 anni per restare al Sud Novità nella manovra anche per la misura «Resto al Sud», allargando la platea anche a chi ha tra i 36 e i 45 anni di età. Fino a prima della manovra, i fondi erano destinati solo a chi aveva tra i 18 e i 35 anni di età. In parole povere, ora anche chi non è più giovanissimo potrà chiedere fino a un massimo di 200.000 euro per aprire un'attività imprenditoriale nel Mezzogiorno. Inoltre, la norma viene estesa ai liberi professionisti, rimasti inizialmente esclusi all'interno del provvedimento «Resto al Sud» varato dalla legge «Mezzogiorno» e regolata dal decreto ministeriale 174/2017. La nota negativa è che i fondi destinati agli imprenditori del Sud restano gli stessi. Non cambia, infatti, il limite di 715 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Hanno diritto ad accedere alle agevolazioni i progetti presentati da residenti nelle regioni del sud o che trasferiscono la residenza nel Meridione entro 60 giorni dalla presentazione della domanda (120 giorni se residenti all'estero). Ogni progetto imprenditoriale può ottenere fino a 50.000 euro. Nel caso in cui l'istanza sia presentata da più soggetti costituiti in società o cooperative, l'importo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ogni socio fino ad un massimo complessivo di 200.000 euro.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.
Antonella Bundu (Imagoeconomica)