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All'incontro tra Sefano Patuanelli e sindacati delineata la newco pensata dal governo per la nazionalizzazione: flotta ridotta all'osso, a rischio 7.500 dipendenti su 11.500. L'ipotesi di coinvolgere i lavoratori nel cda.
In Europa, dove si prevedono un milione di nuove assunzioni per un giro d’affari di 100 miliardi di euro l'anno, la corsa all'atomo è già iniziata. Il gruppo italiano Walter Tosto è tra i protagonisti delle sfide del piano nucleare.
Il nucleare è tornato al centro della scena politica del Continente per la risoluzione delle necessità energetiche e, come risorsa pulita in grado di ridurre le emissioni di CO2, può garantire all’industria manifatturiera una produzione «green». Oggi in Europa rappresenta il 25% della produzione di energia elettrica, ed è l’unica tecnologia disponibile a supporto delle rinnovabili che dipendono da fattori esterni. Il volume d’affari è di 100 miliardi di euro annui, dove si prevede di occupare un milione di persone. Ad oggi sono operativi 103 impianti, molti dei quali dovranno essere sostituiti nel 2050 e l’Europa chiederà l’installazione di circa 100 nuovi grandi reattori e 300 di piccola taglia (SMAR/AMR). La Francia è già partita con un piano che prevede l'installazione di 6 (più altri eventuali 8) reattori per cui mancheranno 60.000 professionisti del settore solamente per avviare i progetti entro il 2030. Nel 2040, a livello globale, si stima che verranno effettuate più di 4 milioni di nuove assunzioni nel settore nucleare e questo «boom» occupazionale farà lievitare sensibilmente il Pil dei singoli Paesi.
Luca Tosto, il Ceo della Walter Tosto S.p.A riconosce di aver fatto molta strada, tanto da essere considerato oggi tra i leader mondiali del settore dove il gruppo è stato premiato recentemente con la commessa di 100 apparecchi critici per impianti nucleari per la centrale nucleare Hinkley Point C nel Somerset, Inghilterra . Il gruppo di Chieti è impegnato nel nucleare dal 2010 quando un piccolo gruppo di lavoro si è impegnato in attività di ricerca. La crescita è stata costante nel know-how tecnologico degli impianti di quarte ed ultima generazione, fino all'ingresso dell'azienda nel progetto internazionale «Iter» per lo studio della fusione nucleare. Il portafoglio ordini nucleare del Gruppo oggi ammonta a 300 milioni di euro e la Walter Tosto, una realtà industriale da 1.200 dipendenti, prevede di aggiudicarsi una buona fetta delle installazioni di impianti da 150 GW di nuova generazione, portando il totale ordini dai 300 milioni già acquisiti fino a 600 milioni di euro. Afferma Tosto: «Il successo deriva nell’aver creduto per primi nel settore e di aver fatto consistenti investimenti nella formazione di giovani laureati. In una prima fase ci siamo concentrati sugli impianti di ricerca scientifica, poi sui componenti per la fusione a confinamento magnetico, successivamente su grandi apparecchiature di nuova generazione. Insomma siamo stati tra i primi a credere nella supply chain e oggi per questo motivo veniamo presi come esempio».
La Walter Tosto, fondata nel lontano 1960, è attualmente impegnata nella Contea di Suffolk, sempre in Inghilterra, per la costruzione della centrale nucleare di Sizewell C, un impianto da 3,2 Gigawatt simile a Hinkley Point C, che potrà alimentare 6 milioni di abitazioni per 60 anni, permettendo di tagliare ben 9 milioni di tonnellate di CO2. Il portafoglio ordini nucleare dell'azienda italiana oggi ammonta a 300 milioni di euro e il gruppo abruzzese prevede di aggiudicarsi una buona fetta delle installazioni di impianti da 150 GW di nuova generazione, portando il totale ordini dai 300 milioni già acquisiti a 600 milioni di euro.
Il Gruppo Tosto dispone di tecnologie all’avanguardia ed i più alti standard qualitativi necessari per operare in un settore come il nucleare grazie agli investimenti che l'azienda ha da sempre affrontato con le proprie forze ed afferma di essere pronto ad aiutare l’Europa nella risoluzione del problema energetico facendo contemporaneamente crescere l’occupazione giovanile, rallentando le fughe all’estero degli addetti alla ricerca di stipendi commisurati alla loro alta specializzazione.
Nel mondo c’è grande fame di energia e l’azienda è già pronta a risolvere le richieste di Inghilterra, Francia, Polonia e Romania, dove sono in atto progetti già molto avanzati. Stati come Belgio e Svizzera che fino a poco tempo fa volevano abbandonare il nucleare, ora stanno sviluppando programmi molto ambiziosi. L’Italia, che 40 anni fa ha fermato la corsa del nucleare, dovrà necessariamente ripartire e Luca Tosto è pronto ad illuminare il proprio Paese partendo da due valori fortemente consolidati: la grande esperienza maturata e la tecnologia super collaudata.
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