2021-08-05
Il pensiero unico manipola e censura i dati sull’efficacia delle iniezioni
La propaganda a favore dell'immunizzazione forzata ne elenca con zelo i benefici. Ma tace sulle 17.000 morti correlate al farmaco, sui contagi tra vaccinati e sull'aumento dei casi nei Paesi più avanti nelle campagne.Vediamo di diradare il polverone sollevato ad arte sul green pass. I pennivendoli del mainstream starnazzano che, a quel che dicono gli avversari (quelli che concepiscono come avversari), anche l'obbligo delle cinture di sicurezza e il divieto di fumare al cinema dovrebbero essere anticostituzionali. E, siccome la battuta gli piace, moltiplicano gli esempi. Ma con gli esempi non si dimostra nulla; serve la logica. Quel che gli improvvidi stanno suggerendo è una qualche forma dell'argomentazione seguente.Premessa maggiore: se una misura pubblica si rivela sicura ed efficace nel proteggere la comunità da gravi danni, è legittimo imporla per legge (in assoluto o in circostanze da determinare). Premessa minore: i vaccini Covid (cui per semplicità riduciamo la questione del green pass) sono una misura sicura ed efficace per proteggere la comunità da gravi danni. Conclusione: quindi, è legittimo imporli per legge (in assoluto o in circostanze da determinare). L'argomentazione è valida: la conclusione segue logicamente dalle premesse. Il principio che funge da premessa maggiore è difficilmente contestabile, e io lo approvo: so che ci sono libertari i quali rivendicano il diritto di andare in macchina senza cintura di sicurezza o in motocicletta senza casco; io rispetto la loro opinione ma non la condivido. Per decidere se l'argomentazione, oltre che valida, sia corretta (cioè se la conclusione, oltre a seguire dalle premesse, sia vera) occorre dunque stabilire la verità della premessa minore; e qui i pennivendoli fanno gesti confusi e scomposti in direzione di un'evidenza scientifica che darebbe loro ragione. In realtà, quel che da tempo sta succedendo è che un esercito di guastatori sta lavorando accanitamente per dare l'impressione che abbiano ragione, con l'esercizio di un livello di manipolazione e censura delle informazioni che sarebbe l'invidia di qualsiasi regime totalitario. Il tema è delicato, perché nessuno sostiene che i vaccini siano sicuri ed efficaci al 100%; è necessario operare con abilità sui numeri per provare che i benefici superano i rischi. Per quanto riguarda i rischi, con tutta la buona volontà del mondo, la situazione è triste; come ho riferito in un articolo precedente, le due agenzie governative, statunitense ed europea, che raccolgono passivamente (cioè senza andarli a cercare) i relativi dati riportano rispettivamente 6.000 e 17.000 morti associate ai vaccini Covid, molte di più di quante ne siano state associate a tutti gli altri vaccini messi insieme nell'ultimo quarto di secolo. Ma i guastatori lavorano comunque, per non far salire troppo questi numeri. In un caso di cui sono stato personalmente testimone, una paziente oncologica settantenne è stata convinta a fare il vaccino e pochi giorni dopo è morta per un'epatite fulminante che non aveva nessuna relazione con il suo tumore. La famiglia voleva l'autopsia ma l'ospedale non ha dimostrato in proposito nessun interesse; avrebbero dovuto farla a spese loro e anche un semplice consulto con un medico legale per accertare eventuali errori terapeutici poteva costare 2.000 euro. La famiglia non si poteva permettere nulla del genere; autopsia e consulto non si sono fatti e la morta non è stata segnalata come possibile reazione avversa al vaccino. Con metodi simili, sembra un miracolo che qualche caso venga segnalato. Passando ai benefici, è assodato che i vaccini non impediscono contagi, casi gravi e morti. Sulla portaerei Queen Elizabeth tutti avevano ricevuto due dosi di vaccino ed erano al largo sull'oceano, eppure 100 marinai si sono contagiati. È un caso interessante, per la natura limitata e isolata della popolazione in oggetto: una specie di esperimento naturale. Per lo stesso motivo, sono interessanti i casi di nazioni come l'Islanda, il Bhutan e Cipro, dove in seguito a campagne vaccinali a tappeto si è verificato un aumento vertiginoso di contagi. Notizie analoghe arrivano dall'Inghilterra, e in Israele, selezionato da Pfizer per condurre uno studio sul proprio prodotto e vaccinato quasi in toto, le ospedalizzazioni per Covid riportate nella prima metà di luglio fra persone vaccinate sono state 176 e i morti 9. Nella settimana dal 18 al 24 luglio, ultima per la quale sono disponibili dati, si sono aggiunte 136 nuove ospedalizzazioni di vaccinati e ora il governo non esclude un nuovo lockdown a settembre. (Si noti che Israele ha meno abitanti della Lombardia.) A questo punto i pennivendoli si attestano su una posizione di retroguardia e asseriscono che i vaccinati si contagiano «in modo più lieve» dei non vaccinati. Purtroppo per loro, non è vero: Anthony Fauci, grande burattinaio americano della campagna influenzale prima e vaccinale poi, ha dichiarato pubblicamente che, in presenza della variante Delta, la faringe di un vaccinato infetto contiene la stessa carica virale di quella di un non vaccinato. Attenti a parlare, però, se non siete l'onnipotente Fauci! Il New York Times e il Washington Post, forse nostalgici di quando una volta facevano ancora giornalismo, hanno riportato che il virus si diffonde ugualmente tra vaccinati e non vaccinati ma sono stati severamente castigati dallo gnomo della Casa Bianca Ben Wakana il quale, in un tweet del 30 luglio, ha ingiunto loro di mettere queste notizie nel contesto appropriato (?). Riassumendo, i vaccini non sono efficaci: non proteggono dal virus o da sue eventuali gravi complicazioni. È un fatto, punto e basta. Poi ci sono le opinioni, di scienziati autorevoli, i quali affermano che le varianti sono causate dai vaccini. Ma possiamo lasciarle da parte. In presenza di un'efficacia prossima allo zero, non basterebbero anche «solo» alcune migliaia di morti per concludere che la premessa minore dell'argomentazione dei pennivendoli è falsa? E che con i loro riferimenti a cinture di sicurezza e divieti di fumo al cinema non stanno dimostrando niente?
Alberto Stefani (Imagoeconomica)
(Arma dei Carabinieri)
All'alba di oggi i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti, con il supporto operativo dei militari dei Comandi Provinciali di Pescara, L’Aquila e Teramo, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia de L’Aquila, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un quarantacinquenne bengalese ed hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 19 persone, tutte gravemente indiziate dei delitti di associazione per delinquere finalizzata a commettere una serie indeterminata di reati in materia di immigrazione clandestina, tentata estorsione e rapina.
I provvedimenti giudiziari sono stati emessi sulla base delle risultanze della complessa attività investigativa condotta dai militari del NIL di Chieti che, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno fatto luce su un sodalizio criminale operante fin dal 2022 a Pescara e in altre località abruzzesi, con proiezioni in Puglia e Campania che, utilizzando in maniera fraudolenta il Decreto flussi, sono riusciti a far entrare in Italia diverse centinaia di cittadini extracomunitari provenienti prevalentemente dal Bangladesh, confezionando false proposte di lavoro per ottenere il visto d’ingresso in Italia ovvero falsificando gli stessi visti. L’associazione, oggi disarticolata, era strutturata su più livelli e si avvaleva di imprenditori compiacenti, disponibili a predisporre contratti di lavoro fittizi o società create in vista dei “click day” oltre che di di professionisti che curavano la documentazione necessaria per far risultare regolari le richieste di ingresso tramite i decreti flussi. Si servivano di intermediari, anche operanti in Bangladesh, incaricati di reclutare cittadini stranieri e di organizzarne l’arrivo in Italia, spesso dietro pagamento e con sistemazioni di fortuna.
I profitti illeciti derivanti dalla gestione delle pratiche migratorie sono stimati in oltre 3 milioni di euro, considerando che ciascuno degli stranieri fatti entrare irregolarmente in Italia versava somme consistenti. Non a caso alcuni indagati definivano il sistema una vera e propria «miniera».
Nel corso delle indagini nel luglio 2024, i Carabinieri del NIL di Chieti hanno eseguito un intervento a Pescara sorprendendo due imprenditori mentre consegnavano a cittadini stranieri documentazione falsa per l’ingresso in Italia dietro pagamento.
Lo straniero destinatario del provvedimento cautelare svolgeva funzioni di organizzazione e raccordo con l’estero, effettuando anche trasferte per individuare connazionali disponibili a entrare in Italia. In un episodio, per recuperare somme pretese, ha inoltre minacciato e aggredito un connazionale. Considerata la gravità e l’attualità delle esigenze cautelari, è stata disposta la custodia in carcere presso la Casa Circondariale di Pescara.
Nei confronti degli altri 19 indagati, pur sussistendo gravi indizi di colpevolezza, non vi è l’attualità delle esigenze cautelari.
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, da anni, è impegnato nel fronteggiare su tutto il territorio nazionale il favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, fenomeno strettamente collegato a quello dello sfruttamento lavorativo.
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