2024-07-31
I pediatri diventano terroristi del clima «Rinchiudete i bimbi»
Follie sulla rivista della Società italiana: «All’aperto li pungono gli insetti tropicali. Teneteli in casa con l’aria condizionata».«È strano come dei tempi passati non abbiamo memoria per quello che riguarda le situazioni atmosferiche e siamo pronti a giurare che questa che stiamo vivendo sia la prima stagione senza regole, senza passato», scriveva nell’agosto del 2012 su Avvenire Maria Romana De Gasperi, figlia di Alcide. La primogenita dello statista trentino, biografa e studiosa deceduta nel marzo del 2022, ricordava che, da ragazza, «non esistevano “le previsioni del tempo”» e che il padre annotava «l’andamento del tempo» su una parete di legno: «1939: a Roma 40 gradi […] 1942: siccità. In casa poca acqua, solo quella che scende dal prato». Ieri, nella Capitale, la Protezione civile segnalava bollino rosso per 36 gradi alle ore 14.37 gradi come temperatura massima percepita tenendo conto anche dell’umidità. «Ondata di calore. Allerta dei servizi sanitari e sociali», indicava.Non siamo stati catapultati nei gironi infernali, checché ne dica l’Oms e la sua grancassa, ovvero gli attivisti per il clima e le prefiche del disastro ambientale. L’estate calda, rovente lo è da sempre nei nostri ricordi, sempre che sia abbia l’onesta di ammetterlo. Invece, non potendo insistere troppo su allarme varianti Covid, influenza aviaria o zanzare killer, si preferisce atterrire con catastrofiche descrizioni degli effetti del caldo. Destinatari degli avvertimenti sono soprattutto anziani e bambini, quindi i genitori dei pargoli. Non è da meno l’ultimo numero della rivista della Società italiana di pediatria (Sip), che dedica un articolo alla «Crisi climatica e vulnerabilità dei bambini». In Pediatria vengono elencate una serie di minacce provocate dall’innalzamento delle temperature che nulla hanno a che vedere con la situazione italiana, eppure i dottori abbondano in annunci allarmanti. «I bambini all’aria aperta sono più vulnerabili alle punture di vettori, che possono causare malattie come Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile Fever, e di zecche (malattia di Lyme)», si legge nel magazine. Che cosa dovrebbero fare mamma e papà, tenere i figlioletti chiusi in casa o farli uscire con guanti e mascherine, meglio se in tute insetto repellenti? Tra le pareti domestiche, però, mica sarebbero tanto al sicuro se la famiglia è di ceto medio-basso perché «i bambini che vivono in case senza aria condizionata sono a rischio», avverte la Sip. E se un genitore non può permettersi di pagare la bolletta del consumo di apparecchi che rinfrescano gli ambienti, deve sentirsi pure in colpa per non pensare alla salute dei più piccoli? I ventilatori sono forse diventati oggetti inutili? I piccoli hanno sempre reagito al caldo e al freddo adattandosi, simili avvertenze sono ridicole soprattutto nel nostro Paese.Attenzione anche agli acquazzoni, segnala l’associazione dei pediatri, perché i guai non arrivano solo con il gran caldo. «La crisi climatica provoca piogge sempre più frequenti e intense, inondazioni e tempeste, con aumento del rischio di incidenti e annegamenti, ma anche della comparsa di inquinanti e germi patogeni nelle acque potabili o in quelle dove i bambini nuotano e giocano». Le forti piogge e le esondazioni non giustificano l’allarmismo, nemmeno vivessimo in un Paese dell’Africa Sub-Sahariana dove la già scarsa qualità e disponibilità dell’acqua si stanno deteriorando.Purtroppo queste raccomandazioni estremizzate sono brutte copie delle notizie Unicef contenute nell’ultimo rapporto Beat the heat: child health amid heatwaves in Europe and Central Asia, dove leggiamo che «la metà dei bambini che vivono in 50 Paesi in Europa e Asia centrale è esposta a frequenti ondate di calore, il doppio della media globale di un bambino su 4». E che «oltre 92 milioni di bambini sono già esposti a frequenti ondate di calore in una regione in cui le temperature stanno aumentando a un ritmo più rapido che in qualsiasi altra regione del mondo». Peccato che non ci siano dati relativi all’Europa, per giustificare tanta apprensione. Apprendiamo solo che «circa 9,5 milioni di bambini in Uzbekistan (il 91% dei piccoli) sono esposti a ondate di calore indotte dal clima e si prevede che il Paese sarà uno dei primi dieci al mondo colpiti da stress da calore nel 2030».Non può bastare, per affermare che «le temperature in aumento aumenteranno il rischio di stress da calore nei bambini di 23 Paesi». Non si comprende perché la rivista ufficiale dei pediatri italiani debba veicolare tanto allarmismo tra le famiglie italiane. Addirittura affermando che «i bambini e gli adolescenti sono particolarmente sensibili a eventi climatici estremi, anche dal punto di vista emotivo e mentale, e possono sviluppare ansia, depressione, fobie, disturbo da stress post-traumatico e altri disturbi mentali».Non c’era la stessa preoccupazione per la salute dei più piccoli da parte della Sip, quando caldeggiava vaccinazioni per tutti. «Anche i bambini senza patologie pregresse sono a rischio di ospedalizzazione a causa del Covid e non sembra esserci correlazione tra lo sviluppo della Mis-C e la presenza di condizioni pregresse, quindi anche i ragazzi senza patologie pregresse necessitano di essere protetti dalla vaccinazione», raccomanda ancora sul sito ufficiale.E tra le Faq si legge: «Coloro che soffrono di miocardite, dopo la prima dose di vaccino, possono prendere in considerazione la seconda dose», così pure che «il vaccino si è dimostrato efficace contro tutte le varianti Sars-Cov-2 dopo la seconda dose». Forse il fior fiore dei medici dei bambini dovrebbe aggiornare la piattaforma Sip.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.