2023-02-22
Rissa per le primarie a Gragnano: deputato «sequestrato» nell’ufficio
Marco Sarracino (Imagoeconomica)
Ombre di brogli, Marco Sarracino chiuso in una stanza. Polemiche per lo spoglio in chiesa.Partono davvero bene le primarie del Pd in Campania. Il congresso del partito a Gragnano, il paese della pasta, ha visto un parlamentare bloccato in una stanza, al buio e al freddo, per una ventina di minuti. E poi urla, spintoni, accuse reciproche di brogli e scorrettezze tra militanti e responsabili, con preannuncio di denunce e querele incrociate. Domenica si vota ai gazebo e forse andrà meglio: difficile segregare qualcuno all’aperto e davanti a tutti. I fatti sono di una decina di giorni fa, riportati per primo dal quotidiano locale Metropolis e dall’edizione napoletana di Repubblica. Il deputato Marco Sarracino, segretario provinciale uscente del partito napoletano, va a Gragnano per il congresso degli iscritti insieme a Lorenzo Fattori di Articolo 1. Visto che lì il Pd non ha una sede, ci si riunisce nell’ufficio di Antonio Marinaro, consigliere comunale. Sarracino viene subito attaccato da Silvana Somma, segretaria del circolo, che gli rinfaccia di non aver concesso l’uso del simbolo del partito alle ultime amministrative, in quanto contrario a un eventuale accordo con una formazione civica del centrodestra. Non solo, ma i sostenitori locali della mozione Bonaccini parlano anche di brogli e di false iscrizioni al partito, denunciando un sospetto boom di tessere nel circolo di Gragnano. Sarracino, sostenitore della mozione Schlein, inizia a rispondere ma, con le vecchie ruggini, gli animi si scaldano subito e partono le urla e gli insulti. E non ci si ferma alle male parole. Pare che a Sarracino venga chiesto di andarsene, ma il valoroso deputato resta seduto. A quel punto vengono staccate la luce e il riscaldamento e sarebbe anche stata sbarrata la porta, mentre alcuni compagni venivano trascinati fuori di peso e altri si barricavano con Sarracino. Il racconto di Fattori è questo: «A un certo punto abbiamo capito che non ci avrebbero fatto celebrare il congresso perché hanno staccato la corrente, siamo rimasti al buio e senza neanche la stufetta che ci riscaldava. E hanno bloccato l’ingresso. Insomma non si poteva né uscire né entrare». Diversa la versione degli altri gragnanesi, che raccontano di essersi solo difesi da un’aggressione. La segretaria Somma spiega: «Non rinnoverò la tessera dopo 15 anni a causa di Sarracino. Ho denunciato i brogli del tesseramento, ho visto persone che non hanno mai votato Pd, ragazzi che si sono ritrovati tesserati. Mi hanno aggredito verbalmente e abbiamo pure un video che lo dimostra». Somma però non ha negato la storia del deputato chiuso a chiave e si è giustificata così: «Si è andati ben oltre la dialettica politica e Marinaro mi ha difesa. Io sono serena». Dopo il fattaccio del mezzo «rapimento», si è deciso di spostarsi e il congresso si è celebrato con questi mirabolanti risultati: 42 voti a Elly Schlein e zero a Stefano Bonaccini. Sarracino, per parte sua, ha detto al Corriere: «Quello che è successo a Gragnano è gravissimo ed è il Pd che bisogna mandare in soffitta. Due settimane fa ho chiesto al presidente della commissione di Napoli di intervenire anche per assicurare il corretto svolgimento delle primarie». Domenica ci sarà da ridere, a Gragnano, specie se dovessero aver ragione i sostenitori della mozione Bonaccini e si dovessero presentare a votare i famosi compagni dell’ultima ora o a propria insaputa. Comunque, la scorsa settimana era andato proprio tutto storto. Il luogo scelto per celebrare il congresso dopo la «segregazione» di Sarracino non è stato un posto qualunque, ma un locale della parrocchia. E pare che il parroco non sia stato bene informato della natura della riunione. La denuncia arriva da Annarita Patriarca, deputato di Forza Italia, che protesta: «E’ inaccettabile che le votazioni per il congresso del Pd si siano tenute nei locali della parrocchia di Gragnano». Si tratta di una proprietà comunale data in uso alla parrocchia e secondo Patriarca il sacerdote non sarebbe stato informato in modo corretto. In ogni caso, visto come si era svolta la prima parte del congresso, la vicinanza a un luogo sacro potrebbe essere stata un modo per non scannarsi come al solito.
Kim Jong-un (Getty Images)
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È stato pubblicato sul portale governativo InPA il quarto Maxi Avviso ASMEL, aperto da oggi fino al 30 settembre. L’iniziativa, promossa dall’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali (ASMEL), punta a creare e aggiornare le liste di 37 profili professionali, rivolti a laureati, diplomati e operai specializzati. Potranno candidarsi tutti gli interessati accedendo al sito www.asmelab.it.
I 4.678 Comuni soci ASMEL potranno attingere a queste graduatorie per le proprie assunzioni. La procedura, introdotta nel 2021 con il Decreto Reclutamento e subito adottata dagli enti ASMEL, ha già permesso l’assunzione di 1.000 figure professionali, con altre 500 selezioni attualmente in corso. I candidati affrontano una selezione nazionale online: chi supera le prove viene inserito negli Elenchi Idonei, da cui i Comuni possono attingere in qualsiasi momento attraverso procedure snelle, i cosiddetti interpelli.
Un aspetto centrale è la territorialità. Gli iscritti possono scegliere di lavorare nei Comuni del proprio territorio, coniugando esigenze professionali e familiari. Per gli enti locali questo significa personale radicato, motivato e capace di rafforzare il rapporto tra amministrazione e comunità.
Il segretario generale di ASMEL, Francesco Pinto, sottolinea i vantaggi della procedura: «L’esperienza maturata dimostra che questa modalità assicura ai Comuni soci un processo selettivo della durata di sole quattro settimane, grazie a una digitalizzazione sempre più spinta. Inoltre, consente ai funzionari comunali di lavorare vicino alle proprie comunità, garantendo continuità, fidelizzazione e servizi migliori. I dati confermano che chi viene assunto tramite ASMEL ha un tasso di dimissioni significativamente più basso rispetto ai concorsi tradizionali, a dimostrazione di una maggiore stabilità e soddisfazione».
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Roberto Occhiuto (Imagoeconomica)