2023-12-28
Il pd Ruotolo frigna per Sea Watch: «Troppo lontana Marina di Carrara»
Sandro Ruotolo (Imagoeconomica)
Assalto a Lampedusa, ecco altri 800 clandestini. Spari su un peschereccio: un morto.L’ondata migratoria post natalizia ha portato a Lampedusa altri 791 migranti: 482 sono giunti lunedì dalle coste tunisine con 14 barconi, altri 333, anche loro salpati dai principali porti della Tunisia (Mahdia, Zuara e Sfax) sono approdati ieri con sette imbarcazioni di fortuna. L’hotspot di contrada Imbriacola ha così raggiunto quota 815. In 300 però già ieri sera hanno lasciato la struttura per raggiungere Porto Empedocle. Altri 24 migranti sono stati rintracciati sulla terraferma a Cala Maluk di Lampedusa. Appena approdati con un barchino di sette metri si erano allontanati dalla spiaggia.In 54, invece, hanno rischiato grosso: il motore del barcone con il quale hanno viaggiato da Zuara è esploso durante la navigazione. Sono riusciti ad arrivare al largo della costa spinti dalla corrente. Una tragedia si è consumata invece su un peschereccio: un migrante è morto, probabilmente per un colpo partito da un’arma da fuoco, e uno è rimasto ferito a una gamba (il tutto sarebbe accaduto poco dopo la partenza da Zuara). A bordo c’erano 47 persone, tra egiziani e pakistani. Sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia di finanza. La Procura ha aperto un fascicolo e il barcone è stato sequestrato. È stata particolarmente frenetica anche l’attività dei taxi del mare. La Sea Eye 4 viaggia per Brindisi, porto assegnato dalle autorità italiane dopo la mancata risposta del centro per i soccorsi in mare di Malta. Ha raccolto a bordo 106 migranti (tra i quali ci sono 40 minorenni) in due operazioni in zona Sar maltese. I due barconi erano partiti dalla Tunisia nella notte tra Natale e Santo Stefano. La nave dovrebbe raggiungere la città pugliese nel pomeriggio di venerdì. L’Ong Sea Eye ha già annunciato di prevedere di effettuare nove missioni nel nuovo anno, sottolineando che «le donazioni non sono ancora sufficienti». «Abbiamo una nave pronta a partire e una squadra forte a terra e in mare», fanno sapere da Sea Eye, «ora è solo questione di riuscire a finanziare tutte le missioni nel prossimo anno». «Siamo consapevoli dei crescenti venti contrari politici», ha detto Gorden Isler, presidente di Sea Eye, «tuttavia non ci arrenderemo, continueremo a fare affidamento sulla solidarietà dei nostri sostenitori». La Sea Watch 5, invece, arriverà oggi a Marina di Carrara con 119 passeggeri a bordo (26 dei quali minorenni). Il taxi del mare al momento sta risalendo il Mar Tirreno. È il nono approdo del 2023 di una nave Ong nello scalo di Marina di Carrara, per un totale di 1.100 sbarcati. «Non esistono pause o festività. Come sempre, Carrara si farà trovare pronta e darà il proprio contributo a tutte le operazioni coordinate dalla Prefettura», ha affermato ieri il sindaco Serena Arrighi. Dopo le belle parole sull’accoglienza, però, il sindaco si è lagnato per la scelta del governo e non ha perso l’occasione per farci politica: «Sottolineo come non abbia molto di umano costringere a un ulteriore viaggio in mare di oltre 1.100 chilometri 119 persone appena soccorse, tra cui donne e bambini. Una decisione incomprensibile». Sulla Sea Watch è intervenuto anche l’ex senatore pd, e attuale membro della direzione nazionale, Sandro Ruotolo che, sui social, ha scritto: «Cara Sea Watch, fai bene a polemizzare con il governo del mio Paese che fa di tutto per mettersi di traverso contro le Ong che salvano vite umane in mare. Mandarvi al porto di Marina di Carrara a 1.150 chilometri dal luogo dove avete salvato 119 immigrati è disumano». Arringa che però è stata duramente contestata dagli utenti. Ora a pattugliare il mare in cerca di migranti è rimasta solo la Geo Barents di Medici senza frontiere. Dopo una pausa abbastanza lunga, il mare calmo ha riattivato anche la rotta per la Sardegna. Tra la notte del 26 e ieri mattina sono approdati tre barconi con complessivamente 48 migranti. Il primo barcone è arrivato a Teulada, in località Perdalonga. I migranti, che hanno cercato subito di allontanarsi, sono stati rintracciati dalle forze dell’ordine e portati al centro di accoglienza di Monastir. Il secondo sbarco si è verificato a Porto Pino, nel territorio di Sant’Anna Arresi. In questo caso i migranti, invece, hanno trovato già sul posto carabinieri e polizia.
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