2021-04-04
Pd e M5s affossano la norma anti scafisti
Bocciata la proposta di Fdi di consentire regolari richieste d'asilo nelle ambasciate dei Paesi d'origine come alternativa ai barconi. Un protocollo applicato dalla Spagna, che poi respinge i clandestini. Il rischio, avendolo bloccato, è di favorire i ricatti delle Ong.I francesi serrano le frontiere, centinaia di stranieri ammassati in strada a Ventimiglia.Lo speciale contiene due articoli.La sensazione che a sinistra tifassero per l'immigrazione di massa e senza limiti, oltre che per far lavorare i loro amici delle Ong, c'era da tempo. Ora però abbiamo le prove. Sì, perché non si spiega altrimenti quello che è accaduto giovedì mattina in Parlamento, in sede di esame del disegno di legge di delegazione europea, con la bocciatura di un ordine del giorno che avrebbe potuto avviare una fondamentale riforma, per l'Italia, nella gestione dei flussi migratori.Stiamo parlando della proposta avanzata da Andrea Delmastro Delle Vedove, di Fratelli d'Italia, la quale, in sintesi, chiedeva al governo italiano una cosa: d'impegnarsi «a proporre agli altri partner dell'Unione la creazione di un sistema comune di presentazione delle domande di asilo e di protezione internazionale direttamente presso le rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati europei site negli Stati di origine e di transito dei migranti». Il deputato del partito di Giorgia Meloni ha predisposto tale atto sulla base di un esempio concreto: quello iberico.A differenza dell'Italia, alla Spagna sono infatti consentiti i respingimenti di massa dei migranti. Una disparità di trattamento che, a livello comunitario, poggia su un pronunciamento preciso: quello reso il 13 febbraio 2020 dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo sul caso N.D. e N.T. c. Spagna. In pratica, i giudici europei hanno fissato un principio, e cioè che nella misura in cui uno Stato - in questo caso quello spagnolo - consente ai richiedenti asilo di avanzare le domande presso ambasciate e consolati in Africa, mettendo perciò in condizione chi ne ha titolo di migrare in modo regolare, dopo può effettuare respingimenti di massa.Tutto ciò per un motivo semplice: perché ai richiedenti asilo viene data una valida e concreta alternativa ai barconi. Alla luce di tale pronunciamento europeo, Delmastro Delle Vedove ha pensato di predisporre un ordine del giorno che, attenzione, non avrebbe avuto alcun potere vincolante - come per esempio ha un emendamento, che incide direttamente sul testo di una norma -, ma sarebbe comunque stato un passo in avanti per fare in modo che l'Italia, sull'esempio spagnolo, potesse sì continuare ad accogliere a braccia aperte i richiedenti asilo, quelli veri - una quota minima sul totale dei migranti - iniziando però a tagliare fuori gli altri che, una volta approdati sulle nostre coste, come noto, è complicatissimo rimpatriare.Non solo. Con questa proposta, si sarebbe tolto parecchio lavoro - se non tutto - sia agli scafisti sia alle Ong. Perché mai, infatti, un richiedente asilo munito di regolare permesso di raggiungere l'Europa ottenuto tramite ambasciate e consolati, dovrebbe poi mettersi nelle mani di scafisti senza scrupoli, sborsando migliaia di euro per una traversata peraltro assai pericolosa? Cercherebbe altre vie, giustamente. La proposta dell'esponente di Fdi, insomma, non era contraria all'immigrazione tout court. Era invece volta da un lato a sottrarre i flussi migratori al controllo della criminalità organizzata e, dall'altro, a consentire all'Italia di fermare quella che, da anni, somiglia tanto a una invasione. E invece niente.Pur riconosciuto ammissibile, il documento Delmastro Delle Vedove, incassato il parere negativo del governo, è stato bocciato da Pd e Movimento 5 stelle, con l'astensione di Lega e Forza Italia. Comprensibilmente, il deputato di Fdi non l'ha presa benissimo. «La bocciatura del mio ordine del giorno mostra quale sia l'inconfessabile proposito della sinistra italiana boldrinizzata», ha spiegato alla Verità, «ossia utilizzare i pochi veri richiedenti asilo come “scudi umani" per l'immigrazionismo di massa». «In questo modo», continua il deputato, «la sinistra ha infatti gettato la maschera mostrando il suo volto disumano, volto a protrarre la tragedia che si perpetua ogni giorno in mare, pur di poter continuare a garantire l'invasione con la sua interminabile scia di opachi interessi che, come insegna il caso Casarini, cominciano già nel nostro Mediterraneo».Parole molto forti, senza dubbio. Ma non sono forse vere? Non è forse evidente che, applicando il modello spagnolo, l'Italia potrebbe da un lato ridurre drasticamente il traffico degli scafisti e delle Ong sul Mediterraneo - salvando così innumerevoli vite - e, dall'altro, consentire a chi ne abbia il titolo di essere accolto, curato e integrato? In effetti, non serve a questo punto essere indovini né fini politologi per capire che ciò che sta a cuore alla sinistra italiana - la stessa che, Enrico Letta docet, non perde occasione per rilanciare il tormentone dello ius soli - non è l'integrazione dei migranti bensì la disintegrazione del tessuto sociale. Dopotutto, la bocciatura della proposta di Delmastro Delle Vedove è solo l'ultimo tassello di un mosaico già definito da tempo.Basti pensare alla solerzia dimostrata dai politici progressisti nel voler smontare pezzo per pezzo i decreti Sicurezza voluti da Matteo Salvini; analogamente, costoro trovano tutte le scuse possibili per evitare i respingimenti dei migranti economici, spendendosi perché di fatto l'Italia non abbia più frontiere. Certo, c'era sempre la speranza che le batoste elettorali rimediate a vari livelli avessero insegnato qualcosa a Pd e M5s. Una speranza purtroppo vana. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/pd-m5s-affossano-norma-antiscafisti-2651354340.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="al-collasso-lhotspot-di-lampedusa-e-altri-300-sono-pronti-a-sbarcare" data-post-id="2651354340" data-published-at="1617488952" data-use-pagination="False"> Al collasso l’hotspot di Lampedusa. E altri 300 sono pronti a sbarcare L'arrivo della stagione primaverile ha dato nuova linfa agli sbarchi di clandestini nelle coste italiane. Sono gli stessi profili delle Ong sui social network, specialmente su Twitter, ad annunciare tutti gli spostamenti che avvengono nel Mediterraneo. Uno degli ultimi post è stato pubblicato dall'account di Alarm Phone: «Il gruppo di 100 persone che ci chiama da Sud Ovest Lampedusa è nel panico. Dicono che le onde sono molto alte e avanzano a stento. Le navi Anna and Ns Chalenger sono vicine e potrebbero soccorrerli. @guardiacostiera & @Armed_Forces_MT (account delle forze armate maltesi, ndr) non lasciateli annegare!». Il messaggio ne rilanciava uno precedente di Sea Watch: «3 imbarcazioni in pericolo avvistate oggi da #Moonbird (velivolo ultraleggero della Ong tedesca, ndr) in zona Sar maltese. A bordo 270 persone. Sono in contatto con @alarm_phone». Dunque, poco meno di 300 persone potrebbero sbarcare sulle coste italiane. «Vicino a due delle imbarcazioni», prosegue il post, «navi mercantili che potrebbero soccorrerle. Non possono passare la notte in mare, devono essere salvate». Ieri pomeriggio Alarm Phone è tornata alla carica: «Sulla barca con 100 persone a bordo, due sono svenute e l'uomo al telefono riusciva a parlare a malapena. Hanno finito acqua e cibo da 40 ore. La non assistenza di @Armed_Forces_MT (account delle forze armate maltesi, ndr) è brutale e faremo sì che siano responsabili di quanto sta avvenendo in mare». L'obiettivo dei post sembra fin troppo evidente: mettere pressione sulle autorità per sbloccare le operazioni di soccorso. Come detto, in questa settimana, principalmente a causa delle favorevoli condizioni climatiche, gli arrivi sono stati ingenti. Soprattutto a Lampedusa, dove nelle ultime 72 ore sono arrivate 477 persone. Senza dimenticare le 600 giunte sulla piccola isola siciliana nel periodo compreso fra il 20 e il 30 marzo. Va da sé che l'hotspot di contrada Imbriacola, il quale può ospitare al massimo 92 migranti, è al collasso. Una situazione complicata, sulla quale è intervenuto il rappresentante della Lega sull'isola, Attilio Lucia: «Noi a casa con una Pasqua che festeggeremo da soli, senza nemmeno i genitori e il nostro porto aperto a chiunque. Sappiamo benissimo che molti di quelli che arrivano hanno il Covid, la variante nigeriana scoperta a Catania è arrivata proprio a Lampedusa con un migrante». La pressione dei migranti non si fa sentire solo sull'isola, ma anche dall'altra parte dell'Italia, al confine con la Francia. Per la precisione a Ventimiglia (Imperia), dove ogni notte 300 persone stazionano per strada. La maggior parte di loro cerca di approdare nel Paese transalpino che puntualmente li respinge. Per fronteggiare la situazione negli ultimi mesi si era ipotizzata l'apertura di un nuovo centro di transito per stranieri, ma al momento la procedura sembra in alto mare. Quasi una beffa, visto che nella città ligure poco meno di un anno fa, il 31 luglio 2020, è stato smantellato il centro di accoglienza Campo Roja.
Jose Mourinho (Getty Images)