2022-09-29
Pasticcio Viminale: rientrano Bossi e altri
L’ultimo fallimento di Luciana Lamorgese è il balletto degli eletti dovuto all’aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali. Secondo il ministero non cambiano i numeri totali. Ripescati Giulio Centemero e Marianna Madia. In Umbria dentro M5s e Fi, fuori un Pd e un Fdi.Per fortuna che Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, era corsa a raccontare in televisione domenica sera che le elezioni si erano svolte in modo ordinato. Chissà cosa sarebbe successo diversamente, dal momento che ieri, con alcuni veri e propri colpi di scena, il Viminale ha annunciato una nuova ripartizione dei seggi. Rientrano così in parlamento il fondatore delle Lega Umberto Bossi e il tesoriere Giulio Centemero, la cui esclusione aveva creato malumori nel partito di Matteo Salvini. Ora il quadro è cambiato. Salvini parla di «quante parole al vento», ricordando il dibattito interno in via Bellerio delle ultime 24 ore. Il riconteggio rimescola anche i rapporti di forza in parlamento tra 5 Stelle e Partito democratico, ma anche tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. In Calabria il Pd perde così un seggio a vantaggio dei grillini. Mentre nella circoscrizione Lazio 1 plurinominale 01, nel listino con capolista Nicola Zingaretti, scattano ora, nella versione corretta, due seggi anziché uno. Oltre a Zingaretti al Pd andrà quindi un altro seggio: la seconda risulta Marianna Madia, una delle plurielette, mentre terzo il segretario cittadino del Pd Andrea Casu a cui sarà attribuito il secondo seggio. Anche Marco Simiani è stato eletto alla Camera per il Pd nel collegio plurinominale di Arezzo-Siena-Grosseto-Livorno Era stato dato per escluso. «In poche ore», ha scritto Simiani su Facebook, «la mia amarezza si è trasformata in sorpresa. Poi in gioia»È il fallimento del ministero dell’Interno targato Lamorgese, che viene raccontato da piazza del Viminale, «come un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali della Camera dei deputati in alcuni collegi plurinominali» anche «a seguito di indicazioni fornite dall'Ufficio elettorale centrale nazionale presso la Corte di cassazione». Il dipartimento per gli affari interni e territoriali ha tenuto anche a precisare che «resta invariato il dato relativo al totale dei seggi attribuiti, a livello nazionale, a tutte le coalizioni e alle liste della Camera dei deputati, anche per i collegi uninominali, nonché la ripartizione dei seggi relativa al Senato della Repubblica». Certo, la pubblicazione definitiva e la proclamazione ufficiale avverrà nei prossimi giorni, ma appare evidente che gli allarmi lanciati da o +Europa lunedì si sono rivelati fondati. «Le notizie di queste ultime ore, con il balletto di eletti annunciati e poi corretti dal Viminale, conferma le nostre riserve e le nostre perplessità su quanto sta avvenendo attorno al conteggio dei voti», ha spiegato Giordano Masini, coordinatore della segreteria del partito di Emma Bonino. «Sembra che tutto ruoti attorno ai dati del Viminale diffusi sul sito Eligendo, ma si tratta - è doveroso ricordarlo - di dati provvisori e ufficiosi. Sicuramente non spetta al Viminale indicare e proclamare gli eletti, che non possono che risultare al termine del conteggio ufficiale che avviene nelle Corti d’appello. E a maggior ragione, dopo le correzioni di queste ore, i dati non devono essere usati dalle commissioni elettorali presso le Corti d’appello come strumento semplificatorio per rilevare incongruenze, dal momento che contengono già essi stessi evidenti incongruenze». Cambia così il quadro degli eletti in Umbria alla Camera con il plurinominale in base a quanto riporta l’aggiornamento del sito Eligendo. Vengono infatti indicati ora Emma Pavanelli (M5s) Emanuele Prisco (Fdi), Anna Ascani (Pd) e Catia Polidori (Fi). Una prima indicazione riportava invece due deputati per Fratelli d’Italia, Prisco e Chiara La Porta, e altrettanti per il Pd, Ascani e Pierluigi Spinelli, che invece scendono ora a un solo candidato eletto. Anche in Calabria il discorso è lo stesso. Sulla base di un aggiornamento della ripartizione dei seggi proporzionali, il Partito democratico perde appunto un seggio a vantaggio del Movimento 5 stelle. In Parlamento entra così il pentastellato Riccardo Tucci, uscente, a scapito della dem Enza Bruno Bossio che lascia la Camera dei deputati dove era entrata nel 2013. Per effetto della nuova ripartizione, dunque, i deputati 5 stelle eletti al proporzionale - all’uninominale è stata eletta l’uscente Anna Laura Orrico - sono 3: oltre a Tucci, sono l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e Vittoria Baldino. Nel Pd, invece, i deputati da due passano a uno, Nicola Stumpo, in quota Articolo 1. Cambia anche l’elenco degli eletti alla Camera nel plurinominale per la Circoscrizione Campania 1: scompare il nome di Guido Milanese (Forza Italia), entra quello di Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra). In caso di conferma definitiva gli eletti in regione del centrodestra scenderebbero da 22 a 21, quelli del centrosinistra passerebbero da 7 a 8. Le critiche per la gestione degli scrutini elettorali non arrivano solo da +Europa, ma anche dalla Lega di Matteo Salvini che nel nuovo governo di centrodestra punta proprio al Viminale. «L’elezione di Umberto Bossi è un atto di giustizia e l’equivoco causato dal Viminale conferma nuovamente l’inadeguatezza del ministro, che finalmente cambierà. Le persone che nei giorni scorsi hanno attaccato il Segretario regionale della Lega oggi dovrebbero invece pubblicamente ringraziarlo, e mi aspetto che lo facciano», diceva ieri Stefano Bolognini, segretario provinciale della Lega di Milano.
Martha Argerich (Michela Lotti)