2021-02-10
Partiti e associazioni di sinistra morosi a Roma per 8,5 milioni
I movimenti hanno accumulato debiti con il Comune per gli affitti non pagati.Predicano l'accoglienza ad ogni costo, si sentono i detentori della morale, ma quando occorre restituire - mettendo mano al portafogli - alla comunità ciò che le spetta, i compagni preferiscono accumulare debiti. Uno schema consolidato soprattutto in un ente laziale, l'Ater (Azienda territoriale per l'edilizia residenziale). Le morosità relative a immobili del Comune di Roma concessi in locazione a partiti politici, organizzazioni sindacali e associazioni, fino allo scorso 31 gennaio, ammontano a 8.537.614 euro. Un buco nella maggior parte dei casi attribuibile alla gestione delle persone legate alla galassia della sinistra romana. Che, come è noto, nelle ultime tornate elettorali ha registrato i suoi picchi nel I municipio della Capitale (quello che raggruppa le zone ricche e centrali), dove guarda caso si trovano anche molti immobili Ater. Ma andiamo con ordine. Nel corso del tempo i partiti hanno accumulato debiti per 2.032.515 euro. Gli inquilini peggiori? Il circolo Pd associazione Kappadue onlus, che è fuori di 414.855 euro. Altri 195.870 li deve Sel per il centro di via Silvano; di poco inferiore il buco dell'Udc per il locale di via Anagni (158.746); stesso discorso per una delle sedi del Psi (93.438 euro). E ancora: l'ex sede Pci di piazza Mosca (63.667) e quella della Federazione romana democratici proletari (58.392). Eppure la parte più consistente del debito (4.577.612 euro) è stata contratta dalle associazioni. In alcuni casi, almeno formalmente, hanno interessi assai distanti dalla politica: per esempio la Guardia nazionale ambientale che vanta arretrati per 210.631 euro. Spesso, però, dietro questi enti si nascondono realtà politiche. Come per Lavatoio contumaciale, sede del Pd in piazza Perin del Vaga, quartiere Flaminio (secondo municipio, a poca distanza dal Foro italico). Per questa proprietà i dem hanno «dimenticato» di pagare 143 euro. Somma che dovrebbe essere alla portata di uno tra i principali partiti nazionali. Degne di particolare attenzione sono Obiettivo Roma e Gama dance, entrambe si stanno accordando con Ater per restituire gli arretrati. Spulciando su internet si scopre che la seconda «è stata fondata nel 2000 nello storico rione Testaccio da Yuri Trombetti (torneremo fra poco su di lui ndr) che a tutt'oggi ne è presidente. […] Fedele con la propria vocazione solidaristica, l'associazione ha ideato e promosso la manifestazione Testaccio in festa […] Completamente gratuita per i partecipanti, è stata supportata da enti quali il municipio I Roma centro storico, Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio». Chi è Trombetti? Lo storico responsabile casa del Pd, il quale sempre a Testaccio gestisce un centro Caf e patronato. E non è finita qui: perché con il suo contributo esterno all'aula, la Regione guidata da Nicola Zingaretti, lo scorso luglio ha approvato la sanatoria per gli occupanti abusivi delle case popolari. Infatti, grazie all'asse Pd-M5s, il 10% del patrimonio immobiliare è stato concesso anche a chi inizialmente veniva escluso perché non in possesso della cittadinanza italiana. Ieri sul caso Ater è stata presentata un'interrogazione dal consigliere regionale della Lega, Laura Corrotti: «Nel corso degli anni (Ater ndr) ha accumulato tassi di morosità quantificati intorno all'85%, con un debito nei confronti dell'amministrazione finanziaria per 120 milioni con ipoteche e sigilli apposti nelle strutture sparse per tutto il territorio della Capitale». E intanto il costo per i cittadini aumenta.
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