2024-04-22
Olimpiadi nel mirino del terrorismo islamico. Ora la Francia trema
Macron osserva il modello dello stadio del nuoto di Parigi 2024 (Ansa)
Isis, Al Qaeda e altre sigle jihadiste danno l’ordine di colpire. Macron ostenta calma, ma alza la sicurezza al livello «emergenza attacco».Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, subito dopo la strage di Mosca dello scorso 22 marzo ha incontrato i servizi di intelligence per valutare la minaccia terroristica in previsione delle Olimpiadi che si terranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto 2024, a 100 anni esatti dall’ultima volta che la città ha ospitato l’evento. In precedenza, il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, aveva convocato all’Eliseo un Consiglio di difesa e sicurezza nazionale. Viste le recenti notizie e le connesse minacce che gravano sulla Francia, è stato deciso di elevare il piano di sicurezza «Vigipirate» al livello di «attacco d’emergenza» su tutto il territorio a partire da domenica 24 marzo 2024. Gli organizzatori dei Giochi a Parigi si trovano di fronte a una sfida significativa per garantire la sicurezza della cerimonia di apertura prevista per il 26 luglio. Sarà una cerimonia all’aperto senza precedenti, la prima nella storia olimpica a non svolgersi in uno stadio, ma a bordo di una flottiglia di 94 barche lungo un percorso di 6 chilometri sulla Senna. Questo evento coinvolgerà migliaia di atleti, seguiti da altre 80 barche dedicate a media e sicurezza, con una folla di circa 222.000 persone lungo le rive e 200.000 spettatori dagli edifici circostanti. Per assicurare la sicurezza dell’evento saranno impiegati oltre 45.000 agenti di polizia, con unità di cecchini posizionate sui tetti e forze d’élite a bordo delle imbarcazioni. Lo spazio aereo entro un raggio di 150 chilometri attorno a Parigi sarà chiuso durante la cerimonia per prevenire potenziali minacce di un attacco con i droni che potrebbero essere utilizzati dai terroristi legati all’Isis, ad Al Qaeda, ad Hamas o a Hezbollah. La presenza di atleti israeliani, russi e americani rappresenta nel contesto attuale un problema ulteriore per gli apparati di sicurezza, che oltretutto devono fare i conti con numerosi casi di radicalizzazione al loro interno. Darmanin ha assicurato che la polizia francese e i l’intelligence sono preparati per questa operazione straordinaria di sicurezza e dato che i Giochi rappresentano un potenziale obiettivo per i terroristi sono stati dedicati ingenti risorse per garantire operazioni di sicurezza e intelligence su vasta scala. Un recente sondaggio realizzato da Elabe per BfmTv ha mostrato che, nonostante l’80% dei cittadini francesi nutra preoccupazione per la minaccia terroristica, il 59% è fiducioso che la Francia sarà in grado di garantire la sicurezza durante i Giochi. Inoltre, il 57% ritiene che la cerimonia di apertura debba svolgersi all’aria aperta. Secondo il ministero dell’Interno le autorità di intelligence francesi stanno monitorando un numero che arriva fino al milione di individui, inclusi atleti, personale, volontari e residenti nelle vicinanze di infrastrutture strategiche. Lo Stato islamico da mesi chiede ai suoi adepti di organizzarsi in modo da colpire i Giochi olimpici e lo stesso ha fatto nelle scorse ore Al Qaeda che con l’Isis è in competizione nella galassia islamista. Céline Berthon, capo dell’intelligence interna francese, ha dichiarato alla commissione del Senato che il rischio terrorismo è in aumento da più di un anno. Ha parlato del ritorno della minaccia del terrorismo islamico legato ai teatri esterni che «non dobbiamo perdere di vista, in un contesto geopolitico teso con organizzazioni terroristiche che prendono di mira l’Occidente e senza dubbio, con l’avvicinarsi dell’evento, coglieranno l’opportunità che i Giochi sono». Esiste anche il rischio di attacchi informatici: hacker che prendono di mira i cronometri in occasione di eventi a tempo o che attaccano sistemi informatici più ampi o infrastrutture di trasporto. L’avvertimento di Vincent Strubel, direttore generale dell’Agenzia francese per la sicurezza informatica (Anssi), arriva nel momento in cui le relazioni diplomatiche tra Francia e Russia sono tese a causa della guerra in Ucraina. Strubel ha dichiarato all’Afp: «Chiaramente, i Giochi olimpici saranno un obiettivo. Ci stiamo preparando per tutti i tipi di attacchi: tutto ciò che vediamo quotidianamente, ma più grande, più numeroso e più frequente». In Francia, il fascicolo delle segnalazioni per la prevenzione della radicalizzazione di carattere terroristico (Fsprt) elenca solo le persone denunciate per radicalizzazione ed è quindi molto preciso. Ad oggi in totale sono 20.120 le persone registrate presso l’Fsprt e il loro numero continua ad aumentare. Per quanto riguarda le persone registrate in questo fascicolo, 4.263 di loro sono stranieri, di cui 2.852 residenti legalmente nel territorio. Il ministro dell’Interno, però, ha chiesto ai prefetti un «nuovo esame approfondito» dei 2.852 iscritti all’Fsprt in situazione regolare. Altro gigantesco problema è quello relativo agli estremisti islamici che dopo aver scontato la pena tornano in libertà e a questo proposito il ministero della Giustizia prevede che circa 196 detenuti condannati per terrorismo islamico saranno liberati entro il 2027 e tra loro ci sono 70 terroristi che verranno liberati tra il 2024 e il 2025. In totale, includendo le previsioni formulate dalla Corte dei conti per il periodo 2020-2022, dal 2018 sono stati scarcerati quasi 2.800 detenuti radicalizzati per terrorismo islamico che oggi, insieme agli altri, minacciano la Francia.
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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